Il mirtillo gigante (Vaccinium corymbosum L.) fa parte dell'ordine delle Ericales, famiglia delle Ericaceae e del genere Vaccinium. Le specie di mirtilli che rivestono un interesse commerciale sono diverse, ma il mirtillo gigante ha molto successo nel mercato grazie alle grandi dimensioni del frutto, l'elevata produttività delle piante e la possibilità di raccolta meccanica. In questo elaborato è stata analizzata la propagazione agamica del mirtillo gigante per determinare i vantaggi e gli svantaggi nella scelta di una tecnica rispetto ad un'altra. Per descrivere la propagazione del mirtillo sono stati approfonditi tre articoli. Nel primo studio è stata analizzata l'efficienza del taleaggio su sei cultivar di mirtillo; la capacità di radicazione delle talee di mirtillo varia in modo significativo tra le cultivar, evidenziando l'influenza del genotipo e l'influenza del fitoregolatore di crescita utilizzato. Nel secondo articolo sono state analizzate le diverse componenti ormonali che costituiscono un substrato di coltura, con lo scopo di ottimizzare dei protocolli per la moltiplicazione in vitro. La zeatina (ZT) in concentrazioni elevate e l'acido naftalenacetico (NAA), in concentrazioni molto basse, sono state impiegate per la maggiore induzione di germogli avventizi, mentre l'acido indolbutirrico (IBA) ha mostrato un'induzione alla maggior percentuale di radicazione. Nel terzo articolo è stato impiegato il metodo dell'organogenesi per l'induzione di germogli avventizi. Il numero di germogli e di radici ottenuti, per ciascun espianto, aumentava all'aumentare della concentrazione dell'IBA. Le tecniche di propagazione analizzate si sono dimostrate molto valide per la produzione di nuove piante di mirtillo. La tecnica della coltura in vitro seppur comportando costi iniziali elevati permette una produzione di piantine quantitativamente maggiore rispetto al taleaggio e slegata dalla stagionalità. Inoltre, le tecniche della coltura in vitro garantiscono una fornitura rapida e continua di piante sane e geneticamente identiche durante tutto l'anno che potrebbero soddisfare la domanda mondiale di offerta di mirtilli. Secondo recenti ricerche il settore delle colture in vitro potrebbe essere avvantaggiato dall'automatizzazione del sistema di micropropagazione. Inoltre, altri lavori indicano la possibilità di una maggiore concentrazione di antiossidanti nei frutti prodotti dalle piantine ottenute dalla coltura in vitro. Tutto questo andrebbe ad aumentare le potenzialità e l'aumento di domanda della pianta di mirtillo.

The giant blueberry (Vaccinium corymbosum L.) belong to Ericales order, Ericaceae family and Vaccinium genus. There are numerous commercially interesting blueberry species, but the giant blueberry is very successful in the small fruit market due to the large size of the fruit, the high productivity of the plants and the possibility of mechanical harvesting. There are different agamic propagation techniques with advantages and disavantages. Three articles have been described. In the first study, propagation by cuttings was analyzed and indicated that the rooting capacity of blueberry cuttings varies significantly between cultivars, highlighting the influence of the genotype and the influence of the IBA growth regulator. In the second article, the different hormonal components were analyzed, for the optimization of protocols for in vitro multiplication. Zeatin (ZT) at high concentrations and naphthylacetic acid (NAA), very low concentrations, have been employed for the greater induction of adventitious shoots, while Indolbutyric acid (IBA) higher percentage of rooting. In the third article, the organogenesis method was tested for the induction of adventitious sprouts. The number of shoots and roots obtained, by each explant, increased with increasing concentration of IBA. Vegetative propagation techniques have proven very successful for producing new blueberry plants. The in vitro culture technique, although involving high initial costs, allows a greater production of plants, regardless from seasonality. In addition, in vitro culture techniques ensure a rapid and continuous supply of healthy and genetically identical plants throughout the year, meeting the global demand for blueberry supply. According to recent research, the in vitro culture sector could benefit from the automation of the micropropagation system. Furthermore, other works indicate the possibility of a higher concentration of antioxidants in fruits produced by plants obtained from in vitro culture. All of this would increase the potential and increased demand for the blueberry plant.

Confronto tra le principali tecniche di propagazione agamica nel mirtillo gigante(Vaccinium corymbosum L.)

PROFICO, COSIMO MATTEO
2019/2020

Abstract

The giant blueberry (Vaccinium corymbosum L.) belong to Ericales order, Ericaceae family and Vaccinium genus. There are numerous commercially interesting blueberry species, but the giant blueberry is very successful in the small fruit market due to the large size of the fruit, the high productivity of the plants and the possibility of mechanical harvesting. There are different agamic propagation techniques with advantages and disavantages. Three articles have been described. In the first study, propagation by cuttings was analyzed and indicated that the rooting capacity of blueberry cuttings varies significantly between cultivars, highlighting the influence of the genotype and the influence of the IBA growth regulator. In the second article, the different hormonal components were analyzed, for the optimization of protocols for in vitro multiplication. Zeatin (ZT) at high concentrations and naphthylacetic acid (NAA), very low concentrations, have been employed for the greater induction of adventitious shoots, while Indolbutyric acid (IBA) higher percentage of rooting. In the third article, the organogenesis method was tested for the induction of adventitious sprouts. The number of shoots and roots obtained, by each explant, increased with increasing concentration of IBA. Vegetative propagation techniques have proven very successful for producing new blueberry plants. The in vitro culture technique, although involving high initial costs, allows a greater production of plants, regardless from seasonality. In addition, in vitro culture techniques ensure a rapid and continuous supply of healthy and genetically identical plants throughout the year, meeting the global demand for blueberry supply. According to recent research, the in vitro culture sector could benefit from the automation of the micropropagation system. Furthermore, other works indicate the possibility of a higher concentration of antioxidants in fruits produced by plants obtained from in vitro culture. All of this would increase the potential and increased demand for the blueberry plant.
ITA
Il mirtillo gigante (Vaccinium corymbosum L.) fa parte dell'ordine delle Ericales, famiglia delle Ericaceae e del genere Vaccinium. Le specie di mirtilli che rivestono un interesse commerciale sono diverse, ma il mirtillo gigante ha molto successo nel mercato grazie alle grandi dimensioni del frutto, l'elevata produttività delle piante e la possibilità di raccolta meccanica. In questo elaborato è stata analizzata la propagazione agamica del mirtillo gigante per determinare i vantaggi e gli svantaggi nella scelta di una tecnica rispetto ad un'altra. Per descrivere la propagazione del mirtillo sono stati approfonditi tre articoli. Nel primo studio è stata analizzata l'efficienza del taleaggio su sei cultivar di mirtillo; la capacità di radicazione delle talee di mirtillo varia in modo significativo tra le cultivar, evidenziando l'influenza del genotipo e l'influenza del fitoregolatore di crescita utilizzato. Nel secondo articolo sono state analizzate le diverse componenti ormonali che costituiscono un substrato di coltura, con lo scopo di ottimizzare dei protocolli per la moltiplicazione in vitro. La zeatina (ZT) in concentrazioni elevate e l'acido naftalenacetico (NAA), in concentrazioni molto basse, sono state impiegate per la maggiore induzione di germogli avventizi, mentre l'acido indolbutirrico (IBA) ha mostrato un'induzione alla maggior percentuale di radicazione. Nel terzo articolo è stato impiegato il metodo dell'organogenesi per l'induzione di germogli avventizi. Il numero di germogli e di radici ottenuti, per ciascun espianto, aumentava all'aumentare della concentrazione dell'IBA. Le tecniche di propagazione analizzate si sono dimostrate molto valide per la produzione di nuove piante di mirtillo. La tecnica della coltura in vitro seppur comportando costi iniziali elevati permette una produzione di piantine quantitativamente maggiore rispetto al taleaggio e slegata dalla stagionalità. Inoltre, le tecniche della coltura in vitro garantiscono una fornitura rapida e continua di piante sane e geneticamente identiche durante tutto l'anno che potrebbero soddisfare la domanda mondiale di offerta di mirtilli. Secondo recenti ricerche il settore delle colture in vitro potrebbe essere avvantaggiato dall'automatizzazione del sistema di micropropagazione. Inoltre, altri lavori indicano la possibilità di una maggiore concentrazione di antiossidanti nei frutti prodotti dalle piantine ottenute dalla coltura in vitro. Tutto questo andrebbe ad aumentare le potenzialità e l'aumento di domanda della pianta di mirtillo.
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