Introduction and objective of the work - The assisted meal is part of a psycho-nutritional rehabilitation program and requires the patient suffering from an eating disorder to be supported during meals by an operator (the dietician, the professional nurse or the psychologist). The objective is to help support an adequate nutritional intake, assisting the patient in progressively overcoming the fear of food and the abandonment of inappropriate rituals that hinder their intake. The study aims to verify the perception and attitude towards the observed meal by users of the Eating Disorders Center of the ASL CN1. Materials and methods - Using the administration of an anonymous questionnaire, the paper was structured according to a study design corresponding to quantitative research. All patients who participated in the meal observed at the Eating Disorders Center of the ASL CN1 from 13/07/2020 to 13/08/2020 were involved in the study. Results - The research finds a generally positive perception and attitude among patients of the CN1 ASL. In particular, the data obtained highlights the benefits of the treatment in promoting an expansion of the network of social relations and satisfaction with the support received from the healthcare staff. Analysis - Amongst the data obtained the difficulty emerges of working users to integrate the treatment into their daily routine. The uncertain or negative trend inherent in the perception of observed meal benefits with respect to improvement in one's clinical course / relationship with food comes only from a small minority of patients with bulimia nervosa, binge eating disorder (BED) and non-eating disorder otherwise specified (EDNOS). Discussion and conclusion - Research has shown that respondents' general attitude towards service is positive. The small sample limit could be compensated for in the future by integrating additional data from administering the questionnaire to new patients. This strategy could also capture more solid information regarding the perception of the meal observed by subjects suffering from bulimia nervosa, BED and EDNOS. The study also highlighted the difficulties in participating in the service by worker users; it would be useful to discuss adversities and, where possible, to assist patients in adopting new organizational strategies.
Introduzione e obiettivo del lavoro - Il pasto assistito rientra in un programma di riabilitazione psiconutrizionale e prevede che il paziente affetto da disturbi del comportamento alimentare sia supportato durante i pasti da un operatore (il dietista, l'infermiere professionale o lo psicologo). L'obiettivo consiste nel favorire un adeguato apporto nutrizionale, coadiuvando il paziente nel progressivo superamento della paura nei confronti del cibo e nell'abbandono dei rituali inappropriati che ne ostacolano l'assunzione. Lo studio si prefigge di verificare la percezione e l'attitudine nei confronti del pasto osservato da parte degli utenti del Centro dei Disturbi Alimentari dell'ASL CN1. Materiali e metodi - L'elaborato, avvalendosi della somministrazione di un questionario anonimo, è stato articolato secondo un disegno di studio corrispondente alla ricerca quantitativa. All'interno dello studio sono stati coinvolti tutti i pazienti che hanno partecipato al pasto osservato presso il Centro dei Disturbi Alimentari dell'ASL CN1 dal 13/07/2020 al 13/08/2020. Risultati - La ricerca riscontra una percezione ed attitudine generalmente positiva tra i pazienti dell'ASL CN1. In particolare, i dati ricavati evidenziano i benefici del trattamento nel promuovere un ampliamento della rete di relazioni sociali e la soddisfazione rispetto al supporto ricevuto da parte del personale sanitario. Analisi - Tra i dati ricavati emerge la difficoltà da parte degli utenti lavoratori ad integrare il trattamento all'interno della propria routine quotidiana. La tendenza incerta o negativa inerente alla percezione dei benefici del pasto osservato rispetto al miglioramento del proprio decorso clinico/rapporto con il cibo proviene unicamente da una ristretta minoranza di pazienti affetti da bulimia nervosa, disturbo dell'alimentazione incontrollata (BED) e disturbo alimentare non altrimenti specificato (EDNOS). Discussione e conclusione - La ricerca ha dimostrato come l'attitudine generale degli intervistati rispetto al servizio sia positiva. Il limite del campione ridotto potrebbe essere compensato in futuro dall'integrazione di ulteriori dati derivanti dalla somministrazione del questionario a nuovi pazienti. Tale strategia potrebbe inoltre cogliere informazioni più solide inerenti alla percezione del pasto osservato da parte di soggetti affetti da bulimia nervosa, BED e EDNOS. Lo studio ha inoltre evidenziato le difficoltà nella partecipazione al servizio da parte degli utenti lavoratori; risulterebbe utile discutere delle avversità e ove possibile coadiuvare i pazienti nell'adozione di nuove strategie organizzative.
Il pasto osservato nel trattamento dei disturbi del comportamento alimentare in ASL CN1 : una ricerca quantitativa.
RODIGARI, NOEMI
2019/2020
Abstract
Introduzione e obiettivo del lavoro - Il pasto assistito rientra in un programma di riabilitazione psiconutrizionale e prevede che il paziente affetto da disturbi del comportamento alimentare sia supportato durante i pasti da un operatore (il dietista, l'infermiere professionale o lo psicologo). L'obiettivo consiste nel favorire un adeguato apporto nutrizionale, coadiuvando il paziente nel progressivo superamento della paura nei confronti del cibo e nell'abbandono dei rituali inappropriati che ne ostacolano l'assunzione. Lo studio si prefigge di verificare la percezione e l'attitudine nei confronti del pasto osservato da parte degli utenti del Centro dei Disturbi Alimentari dell'ASL CN1. Materiali e metodi - L'elaborato, avvalendosi della somministrazione di un questionario anonimo, è stato articolato secondo un disegno di studio corrispondente alla ricerca quantitativa. All'interno dello studio sono stati coinvolti tutti i pazienti che hanno partecipato al pasto osservato presso il Centro dei Disturbi Alimentari dell'ASL CN1 dal 13/07/2020 al 13/08/2020. Risultati - La ricerca riscontra una percezione ed attitudine generalmente positiva tra i pazienti dell'ASL CN1. In particolare, i dati ricavati evidenziano i benefici del trattamento nel promuovere un ampliamento della rete di relazioni sociali e la soddisfazione rispetto al supporto ricevuto da parte del personale sanitario. Analisi - Tra i dati ricavati emerge la difficoltà da parte degli utenti lavoratori ad integrare il trattamento all'interno della propria routine quotidiana. La tendenza incerta o negativa inerente alla percezione dei benefici del pasto osservato rispetto al miglioramento del proprio decorso clinico/rapporto con il cibo proviene unicamente da una ristretta minoranza di pazienti affetti da bulimia nervosa, disturbo dell'alimentazione incontrollata (BED) e disturbo alimentare non altrimenti specificato (EDNOS). Discussione e conclusione - La ricerca ha dimostrato come l'attitudine generale degli intervistati rispetto al servizio sia positiva. Il limite del campione ridotto potrebbe essere compensato in futuro dall'integrazione di ulteriori dati derivanti dalla somministrazione del questionario a nuovi pazienti. Tale strategia potrebbe inoltre cogliere informazioni più solide inerenti alla percezione del pasto osservato da parte di soggetti affetti da bulimia nervosa, BED e EDNOS. Lo studio ha inoltre evidenziato le difficoltà nella partecipazione al servizio da parte degli utenti lavoratori; risulterebbe utile discutere delle avversità e ove possibile coadiuvare i pazienti nell'adozione di nuove strategie organizzative.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
865020_tesinoemirodigari.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.27 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.27 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/123019