The WHO considers Sex Education a fundamental right, however no law in Italy officially places it in mandatory school curricula. In this legislative vacuum, nurses are often called upon to evaluate, prepare and administer educational interventions on sex education, a competence confirmed by his Code of Conduct and Professional Profile. This paper helps the management of a high school to prepare a hypothetical educational intervention on sexual and reproductive health, using the nurse's professional knowledge to collect data from which to extrapolate the students' training needs on this topic. The study carried out is a cross-sectional cognitive type carried out with a sample survey using a validated questionnaire obtained from the ISTISAN 00/7 report (a cognitive study in the field of sexual and reproductive health held in 11 Italian regions in 1998 on students attending the first two years of high school), completed anonymously with closed question and multiple choice questions, consisting of 64 items divided into four sections, each exploring the aspects of knowledge, attitudes and behavior towards: • Experiences, opinions and needs regarding sexuality; • Relationships with others; • Feelings in relation to body transformations and sexuality; • Knowledge and attitudes towards reproductive physiology, contraception and sexually transmitted diseases. A sample of 511 students attending the first and second year of the De Amicis high school in Cuneo was selected, with an age range between 14 and 15 years. 228 questionnaires were analyzed, and from these emerged a positive view from the students towards sex education and sexual health being delivered by professionals from outside of their institution. It was also found that the interviewed students mostly refer to their parents and peers for questions and discussions about sexuality and sexual health, making the enhancement of peer exchange and peer education important. The majority of students seems to have a mostly positive and mature approach to sexuality, with acceptable knowledge of the contraceptive and protective methods on the market. Knowledge about STIs and their transmission routes is more lacking.
L'OMS considera l'educazione sessuale diritto fondamentale, tuttavia nessuna legge Italiana la inserisce ufficialmente nei programmi scolastici della scuola dell'obbligo. In questo vuoto legislativo l'infermiere é spesso chiamato a dover valutare, preparare e somministrare interventi educativi sull'educazione sessuale, competenza ribadita da Codice Deontologico e Profilo professionale. Questo elaborato aiuta la Direzione di un Liceo alla preparazione di un ipotetico intervento educativo sulla salute sessuale e riproduttiva, utilizzando la professionalità infermieristica per raccogliere dati dai quali estrapolare i bisogni formativi degli studenti. Questo studio è di tipo conoscitivo trasversale attuato con un'indagine campionaria utilizzando un questionario validato ricavato dal Rapporto ISTISAN 00/7 (studio conoscitivo in ambito di salute sessuale e riproduttiva svoltosi nel 1998 su studenti dei primi due anni delle scuole superiori), compilato anonimamente con domande chiuse e domande a scelta multipla, composto da 64 item articolati in quattro sezioni, ognuna esplorante le conoscenze, attitudini e comportamenti circa: • Esperienze, opinioni ed esigenze riguardo la sessualità; • Relazioni con gli altri; • Vissuti circa trasformazioni corporee e sessualità; • Conoscenze e atteggiamenti su fisiologia riproduttiva, contraccezione e malattie sessualmente trasmesse. È stato selezionato un campione di 511 studenti frequentanti il primo e secondo anno del Liceo De Amicis di Cuneo, con un range fra i 14 e i 15 anni. Sono stati analizzati 228 questionari, e da questi è emersa una visione degli studenti perlopiù positiva dell'educazione sessuale a scuola da parte di professionisti esterni all'istituto. É emerso che gli studenti intervistati si rivolgono principalmente ai genitori e coetanei per fugare dubbi e discutere circa la sessualità e salute sessuale, rendendo importante valorizzare lo scambio fra pari e peer education. La maggioranza degli studenti dimostrerebbe un approccio perlopiù positivo e maturo alla sessualità, con accettabile conoscenza dei metodi contraccettivi e protettivi. Sono più lacunose le conoscenze riguardo alle IST e alle loro vie di trasmissione.
Adolescenti e sessualità, uno studio conoscitivo sulle conoscenze degli studenti dei primi due anni di scuola superiore per la preparazione di un intervento infermieristico educativo mirato
BERRO, LUCA
2019/2020
Abstract
L'OMS considera l'educazione sessuale diritto fondamentale, tuttavia nessuna legge Italiana la inserisce ufficialmente nei programmi scolastici della scuola dell'obbligo. In questo vuoto legislativo l'infermiere é spesso chiamato a dover valutare, preparare e somministrare interventi educativi sull'educazione sessuale, competenza ribadita da Codice Deontologico e Profilo professionale. Questo elaborato aiuta la Direzione di un Liceo alla preparazione di un ipotetico intervento educativo sulla salute sessuale e riproduttiva, utilizzando la professionalità infermieristica per raccogliere dati dai quali estrapolare i bisogni formativi degli studenti. Questo studio è di tipo conoscitivo trasversale attuato con un'indagine campionaria utilizzando un questionario validato ricavato dal Rapporto ISTISAN 00/7 (studio conoscitivo in ambito di salute sessuale e riproduttiva svoltosi nel 1998 su studenti dei primi due anni delle scuole superiori), compilato anonimamente con domande chiuse e domande a scelta multipla, composto da 64 item articolati in quattro sezioni, ognuna esplorante le conoscenze, attitudini e comportamenti circa: • Esperienze, opinioni ed esigenze riguardo la sessualità; • Relazioni con gli altri; • Vissuti circa trasformazioni corporee e sessualità; • Conoscenze e atteggiamenti su fisiologia riproduttiva, contraccezione e malattie sessualmente trasmesse. È stato selezionato un campione di 511 studenti frequentanti il primo e secondo anno del Liceo De Amicis di Cuneo, con un range fra i 14 e i 15 anni. Sono stati analizzati 228 questionari, e da questi è emersa una visione degli studenti perlopiù positiva dell'educazione sessuale a scuola da parte di professionisti esterni all'istituto. É emerso che gli studenti intervistati si rivolgono principalmente ai genitori e coetanei per fugare dubbi e discutere circa la sessualità e salute sessuale, rendendo importante valorizzare lo scambio fra pari e peer education. La maggioranza degli studenti dimostrerebbe un approccio perlopiù positivo e maturo alla sessualità, con accettabile conoscenza dei metodi contraccettivi e protettivi. Sono più lacunose le conoscenze riguardo alle IST e alle loro vie di trasmissione.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
800093_tesiberroluca.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
6.55 MB
Formato
Adobe PDF
|
6.55 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/122955