Background. Differentiated Thyroid Cancer (DTC) is a usually indolent tumor with a good prognosis. In rare cases of metastatic disease, the sites most frequently involved are the regional lymph nodes of the neck, lungs, bones and brain. The parenchymatous organs and, among these, the liver in particular, are rarely affected by DTC metastases. The epidemiological aspects of liver metastases from DTC (LMDTC) are largely unknown, just as the diagnostic and therapeutic process is not defined. However, recognition of LMDTC has a significant impact on subsequent treatment decisions and patient prognosis. Objective of the study. Collect a retrospective case series of all patients belonging to a single level III center diagnosed with DTC who have developed LMDTC, with the aim of describing their clinical characteristics and diagnostic-therapeutic management. Patients and methods. Eight patients were included in the study, diagnosed with LMDTC between 2010 and 2021. For each patient, demographic, DTC clinical and LMDTC clinical-radiological data were collected. Also data on treatment and outcome of LMDTC were collected. The collected data are presented in the form of means/medians for continuous variables and in the form of percentages for categorical variables. The progression-free survival curve of liver disease was calculated using the Kaplan-Meier method. Comparison of survival curves was performed by log rank test. Results. The median age at diagnosis of DTC was 63.5 years, the median time between diagnosis of DTC and finding of LMDTC of 78 months. There was a clear prevalence of Hürthle cell carcinomas (50% of patients) and follicular tumors (37.5%). Seventy-five percent of patients were classified as radioiodine refractory prior to the diagnosis of LMDTC. LMDTCs were diagnosed in 50% of cases with 18F-FDG -PET/CT; in half of the cases they occurred in patients already undergoing systemic therapy with tyrosine kinase inhibitors (TKI). 37.5% of patients underwent specific loco-regional treatments for LMDTC. Fifty percent of patients showed disease progression at follow-up, with a median time to progression of 7 months. The median hepatic progression-free survival (PFS), calculated by the Kaplan-Meier method, was 38 months. Progression-free survival (PFS) was significantly lower in patients diagnosed with LMDTC on systemic TKI therapy than in others (p = 0.028). Conclusions. The Hürthle cell histotype was found to be prevalent in our series and functional investigations with 18F-FGD -PET / CT have shown to have an important role in diagnosing LMDTC. Patients diagnosed with LMDTC while taking systemic TKI therapy have significantly lower local PFS than the rest of the patients. The appearance of LMDTC in this setting (metastatic disease, radioiodine-refractory and deserving of systemic therapy) can be interpreted as a sign of an extremely aggressive and advanced disease, possibly deserving of a targeted loco-regional therapy.

Background. Il tumore tiroideo differenziato (DTC) è un tumore solitamente indolente con una buona prognosi. Nei rari casi di malattia metastatica, le sedi più frequentemente coinvolte sono i linfonodi regionali del collo, polmoni, ossa e cervello. Gli organi parenchimatosi e, tra questi il fegato in particolare, sono, invece, raramente interessati da metastasi da DTC. Gli aspetti epidemiologici delle metastasi epatiche da DTC (LMDTC) sono perlopiù sconosciuti, così come non definito è l’iter diagnostico e terapeutico. Tuttavia, il riconoscimento di LMDTC ha un significativo impatto sulle successive decisioni terapeutiche e sulla prognosi del paziente. Obiettivo dello studio. Raccogliere una casistica retrospettiva di tutti i pazienti afferenti ad un unico centro di III livello con diagnosi di DTC che hanno sviluppato LMDTC, con lo scopo di descrivere le loro caratteristiche cliniche e la gestione diagnostico-terapeutica. Pazienti e metodi. Sono stati inclusi nello studio 8 pazienti, con diagnosi di LMDTC tra il 2010 e il 2021. Per ogni paziente sono stati raccolti dati anagrafici, clinici sul DTC e clinico-radiologici sulle LMDTC, nonché i dati sul trattamento e l’outcome di queste ultime. I dati raccolti sono presentati sotto forma di medie/mediane per le variabili continue e sotto forma di percentuali per le variabili categoriche. La curva della sopravvivenza libera da progressione di malattia epatica è stata calcolata mediante il metodo di Kaplan-Meier. Il confronto tra curve di sopravvivenza è stato eseguito mediante logrank test. Risultati. L’età mediana alla diagnosi di DTC è stata di 63.5 anni, il tempo mediano tra diagnosi di DTC e riscontro di LMDTC di 78 mesi. Vi era una netta prevalenza di carcinomi a cellule di Hürthle (50% dei pazienti) e di tumori follicolari (37.5%). Il 75% dei pazienti è stato classificato come radioiodio-refrattario prima della diagnosi di LMDTC. Le LMDTC sono state diagnosticate nel 50% dei casi con 18F-FDG -PET/CT; nella metà dei casi sono insorte in pazienti già sottoposti a terapia sistemica con inibitori tirosin-chinasici (TKI). Il 37.5% dei pazienti è stato sottoposto a trattamenti loco-regionali specifici per le LMDTC. Il 50% dei pazienti ha mostrato una progressione di malattia al follow-up, con un tempo mediano di progressione di 7 mesi. La mediana di sopravvivenza libera da progressione (PFS) epatica, calcolata con il metodo di Kaplan-Meier, è stata di 38 mesi. La sopravvivenza libera da progressione (PFS) è risultata significativamente inferiore nei pazienti con diagnosi di LMDTC in corso di terapia sistemica con TKI rispetto agli altri (p=0.028). Conclusioni. L’istotipo a cellule di Hürthle è risultato essere prevalente nella nostra casistica e le indagini funzionali con 18F-FGD -PET/CT hanno mostrato di avere un ruolo importante nel diagnosticare le LMDTC. I pazienti con diagnosi di LMDTC in corso di terapia sistemica con TKI hanno mostrano una PFS locale significativamente inferiore rispetto al resto dei pazienti. La comparsa di LMDTC in questo setting (malattia metastatica, radioiodio-refrattaria e meritevole di una terapia sistemica) può essere interpretato come segno di una malattia estremamente aggressiva e avanzata, possibilmente meritevole di una terapia loco-regionale mirata.

Caratterizzazione clinica e gestione terapeutica delle metastasi epatiche da carcinoma tiroideo differenziato: esperienza di un singolo centro

BELLINO, DAISY
2020/2021

Abstract

Background. Il tumore tiroideo differenziato (DTC) è un tumore solitamente indolente con una buona prognosi. Nei rari casi di malattia metastatica, le sedi più frequentemente coinvolte sono i linfonodi regionali del collo, polmoni, ossa e cervello. Gli organi parenchimatosi e, tra questi il fegato in particolare, sono, invece, raramente interessati da metastasi da DTC. Gli aspetti epidemiologici delle metastasi epatiche da DTC (LMDTC) sono perlopiù sconosciuti, così come non definito è l’iter diagnostico e terapeutico. Tuttavia, il riconoscimento di LMDTC ha un significativo impatto sulle successive decisioni terapeutiche e sulla prognosi del paziente. Obiettivo dello studio. Raccogliere una casistica retrospettiva di tutti i pazienti afferenti ad un unico centro di III livello con diagnosi di DTC che hanno sviluppato LMDTC, con lo scopo di descrivere le loro caratteristiche cliniche e la gestione diagnostico-terapeutica. Pazienti e metodi. Sono stati inclusi nello studio 8 pazienti, con diagnosi di LMDTC tra il 2010 e il 2021. Per ogni paziente sono stati raccolti dati anagrafici, clinici sul DTC e clinico-radiologici sulle LMDTC, nonché i dati sul trattamento e l’outcome di queste ultime. I dati raccolti sono presentati sotto forma di medie/mediane per le variabili continue e sotto forma di percentuali per le variabili categoriche. La curva della sopravvivenza libera da progressione di malattia epatica è stata calcolata mediante il metodo di Kaplan-Meier. Il confronto tra curve di sopravvivenza è stato eseguito mediante logrank test. Risultati. L’età mediana alla diagnosi di DTC è stata di 63.5 anni, il tempo mediano tra diagnosi di DTC e riscontro di LMDTC di 78 mesi. Vi era una netta prevalenza di carcinomi a cellule di Hürthle (50% dei pazienti) e di tumori follicolari (37.5%). Il 75% dei pazienti è stato classificato come radioiodio-refrattario prima della diagnosi di LMDTC. Le LMDTC sono state diagnosticate nel 50% dei casi con 18F-FDG -PET/CT; nella metà dei casi sono insorte in pazienti già sottoposti a terapia sistemica con inibitori tirosin-chinasici (TKI). Il 37.5% dei pazienti è stato sottoposto a trattamenti loco-regionali specifici per le LMDTC. Il 50% dei pazienti ha mostrato una progressione di malattia al follow-up, con un tempo mediano di progressione di 7 mesi. La mediana di sopravvivenza libera da progressione (PFS) epatica, calcolata con il metodo di Kaplan-Meier, è stata di 38 mesi. La sopravvivenza libera da progressione (PFS) è risultata significativamente inferiore nei pazienti con diagnosi di LMDTC in corso di terapia sistemica con TKI rispetto agli altri (p=0.028). Conclusioni. L’istotipo a cellule di Hürthle è risultato essere prevalente nella nostra casistica e le indagini funzionali con 18F-FGD -PET/CT hanno mostrato di avere un ruolo importante nel diagnosticare le LMDTC. I pazienti con diagnosi di LMDTC in corso di terapia sistemica con TKI hanno mostrano una PFS locale significativamente inferiore rispetto al resto dei pazienti. La comparsa di LMDTC in questo setting (malattia metastatica, radioiodio-refrattaria e meritevole di una terapia sistemica) può essere interpretato come segno di una malattia estremamente aggressiva e avanzata, possibilmente meritevole di una terapia loco-regionale mirata.
Clinical characterisation and therapeutic management of liver metastases from differentiated thyroid cancer: a case series from a single centre
Background. Differentiated Thyroid Cancer (DTC) is a usually indolent tumor with a good prognosis. In rare cases of metastatic disease, the sites most frequently involved are the regional lymph nodes of the neck, lungs, bones and brain. The parenchymatous organs and, among these, the liver in particular, are rarely affected by DTC metastases. The epidemiological aspects of liver metastases from DTC (LMDTC) are largely unknown, just as the diagnostic and therapeutic process is not defined. However, recognition of LMDTC has a significant impact on subsequent treatment decisions and patient prognosis. Objective of the study. Collect a retrospective case series of all patients belonging to a single level III center diagnosed with DTC who have developed LMDTC, with the aim of describing their clinical characteristics and diagnostic-therapeutic management. Patients and methods. Eight patients were included in the study, diagnosed with LMDTC between 2010 and 2021. For each patient, demographic, DTC clinical and LMDTC clinical-radiological data were collected. Also data on treatment and outcome of LMDTC were collected. The collected data are presented in the form of means/medians for continuous variables and in the form of percentages for categorical variables. The progression-free survival curve of liver disease was calculated using the Kaplan-Meier method. Comparison of survival curves was performed by log rank test. Results. The median age at diagnosis of DTC was 63.5 years, the median time between diagnosis of DTC and finding of LMDTC of 78 months. There was a clear prevalence of Hürthle cell carcinomas (50% of patients) and follicular tumors (37.5%). Seventy-five percent of patients were classified as radioiodine refractory prior to the diagnosis of LMDTC. LMDTCs were diagnosed in 50% of cases with 18F-FDG -PET/CT; in half of the cases they occurred in patients already undergoing systemic therapy with tyrosine kinase inhibitors (TKI). 37.5% of patients underwent specific loco-regional treatments for LMDTC. Fifty percent of patients showed disease progression at follow-up, with a median time to progression of 7 months. The median hepatic progression-free survival (PFS), calculated by the Kaplan-Meier method, was 38 months. Progression-free survival (PFS) was significantly lower in patients diagnosed with LMDTC on systemic TKI therapy than in others (p = 0.028). Conclusions. The Hürthle cell histotype was found to be prevalent in our series and functional investigations with 18F-FGD -PET / CT have shown to have an important role in diagnosing LMDTC. Patients diagnosed with LMDTC while taking systemic TKI therapy have significantly lower local PFS than the rest of the patients. The appearance of LMDTC in this setting (metastatic disease, radioiodine-refractory and deserving of systemic therapy) can be interpreted as a sign of an extremely aggressive and advanced disease, possibly deserving of a targeted loco-regional therapy.
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