The Nazi regime made use of an idiom created for propaganda purposes from 1933 onwards. Hitler, with the help of the propaganda minister, used this new language to convey Nazi ideology to the masses. This dissertation aims to examine the linguistic techniques and mechanisms of this language, as well as the basic concepts on which the regime has focused over the years. The analysis was carried out through two works: Victor Klemperer's essay, entitled "LTI. La lingua del Terzo Reich. Taccuino di un filologo.", an objective account of the changes in this language, and the novel by Bruno Apitz, "Nudo tra i lupi". The concepts that emerge from Klemperer's tragic diary and that characterise the language of the Third Reich are exemplified in Apitz's work, which, however, has as its leitmotiv the feeling of humanity that guides the actions and choices of the deported prisoners in Buchenwald camp. ​
Il regime nazista ha fatto uso di un idioma creato a tavolino ai fini della propaganda. Hitler, con l'aiuto del ministro della propaganda, si è servito di questa lingua nuova per trasmettere l'ideologia nazista tra le masse. Questa tesi si propone di indagare le tecniche linguistiche e i meccanismi di questa lingua, nonché i concetti di fondo su cui il regime ha puntato nel corso degli anni. L'analisi si è svolta attraverso due opere: il saggio di Victor Klemperer, intitolato "LTI. La lingua del Terzo Reich. Taccuino di un filologo.", cronaca oggettiva del cambiamento di questo linguaggio, e il romanzo di Bruno Apitz, "Nudo tra i lupi". I concetti che emergono dal diario tragico di Klemperer e che caratterizzano la lingua del Terzo Reich si possono ritrovare esemplificati nell'opera di Apitz, la quale, tuttavia, ha come filo conduttore il sentimento di umanità che guida le azioni e le scelte dei prigionieri deportati del campo di Buchenwald.
La manipolazione della lingua tedesca durante il nazismo: un'analisi tra oggettività e creazione letteraria
RISSO, DENISE
2019/2020
Abstract
Il regime nazista ha fatto uso di un idioma creato a tavolino ai fini della propaganda. Hitler, con l'aiuto del ministro della propaganda, si è servito di questa lingua nuova per trasmettere l'ideologia nazista tra le masse. Questa tesi si propone di indagare le tecniche linguistiche e i meccanismi di questa lingua, nonché i concetti di fondo su cui il regime ha puntato nel corso degli anni. L'analisi si è svolta attraverso due opere: il saggio di Victor Klemperer, intitolato "LTI. La lingua del Terzo Reich. Taccuino di un filologo.", cronaca oggettiva del cambiamento di questo linguaggio, e il romanzo di Bruno Apitz, "Nudo tra i lupi". I concetti che emergono dal diario tragico di Klemperer e che caratterizzano la lingua del Terzo Reich si possono ritrovare esemplificati nell'opera di Apitz, la quale, tuttavia, ha come filo conduttore il sentimento di umanità che guida le azioni e le scelte dei prigionieri deportati del campo di Buchenwald.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/122869