The report below seeks to analyze the market, agronomic and nutraceutical effects that may affect the growth prospect of the American giant blueberry. The first part examines the small fruit market in the world. Italy ranks 14th in a very dynamic and continuously growing market that the United States, Canada and Peru influence most with their productions. The prospects in Italy are however encouraging, the demand is strong thanks to the recognized beneficial properties, the areas cultivated with blueberries in recent years have been increasing considerably, also following the downsizing of other crops. Piedmont is the Italian region in which the focus is on this product with half of the national production also thanks to the pedo-climatic characteristics of the foothills that favor its development. The introduction in Italy of this species from America was in the 60s and, from a niche production, it is evolving into specialized and technological systems following the dynamic and competitive market that characterizes it. In the second part the crop management and specialized systems consisting of micro-drip irrigation, mulching, anti-hail and anti-insect nets are then evaluated, the latter has begun to be used in the fight against Drosophila suzukii (order Diptera, family Drosophilidae), introduced in Italy from China in 2009 and which causes serious damage to blueberry berries, but also other species. It is then analyzed how the insect damages the crop and the possible types of integrated pest control to deal with the small fruit fly. Then follows the varietal innovation, essential for improving the characteristics of the final product and expanding the harvest calendar that guarantees the final consumer local products for a long period of the year, without requiring the importation of foreign products. The main variety lists used in Piedmont in 2020 are then examined in detail. Finally, in the field of international bibliography, two articles were considered for further study: • Zoratti L., Jaakola L., Haggman H., Giongo L. 2015. Anthocyanin profile in berries of wild and cultivated Vaccinium spp. Along altitudinal gradients in the Alps. Journal of agricultural and food chemistry, 63 (39), 8641-8650. • DeVetter L.W., Yang W.Q., Takeda F., Korthuis S. & Li C. 2019. Modified over-the-row machine harvesters to improve northern highbush blueberry fresh fruit quality. Agriculture, 9 (1), 13. The first case study analyzes how the anthocyanin content in fruits varies from the point of view of the altitude profile, and therefore how temperature, brightness and pH (of the soil) are relevant in the formation of these compounds. The comparison was also made between the anthocyanidin content present in the American giant blueberry (Vaccinium corymbosum L.) compared to the wild bilberry (Vaccinium myrtillus L.). In the second case study the mechanical harvesting for the fresh blueberry market is evaluated through harvesters OTR (over-the-row) modified with experimental drop surfaces in plates, which are divided into soft neoprene fall surface (SCS) or hard canvas fall surface (HSC). This method copes with the technological development that will be needed by agricultural entrepreneurs over the years.
La relazione qui di seguito cerca di analizzare gli effetti del mercato, agronomici e nutraceutici che possono influire nella prospettiva di crescita del mirtillo gigante americano. Nella prima parte viene esaminato il mercato del piccolo frutto nel mondo. L'Italia si colloca al 14° posto in un mercato molto dinamico e in continua crescita che Stati Uniti, Canada e Perù influenzano maggiormente con le loro produzioni. Le prospettive in Italia sono comunque incoraggianti, la domanda è forte grazie alle riconosciute proprietà benefiche, la superfici coltivate a mirtillo negli ultimi anni stanno aumentando in maniera considerevole, anche a seguito di ridimensionamento aziendale di altre colture. Il Piemonte è la regione Italiana in cui si sta puntando di più a questo prodotto con metà della produzione nazionale anche grazie alle caratteristiche pedo-climatiche delle zone pedemontane che ne favoriscono lo sviluppo. L'introduzione in Italia di questa specie dall'America è stata negli anni '60 e, da produzione di nicchia, sta evolvendo in sistemi specializzati e tecnologici seguendo il mercato dinamico e competitivo che lo caratterizza. Nella seconda parte viene quindi valutata la gestione colturale e gli impianti specializzati costituiti da micro-irrigazione a goccia, pacciamatura, reti antigrandine e antinsetto, quest'ultimo ha iniziato ad essere utilizzato nella lotta alla Drosophila suzukii (ordine Diptera, famiglia Drosophilidae), introdottasi in Italia dalla Cina nel 2009 e che provoca gravi danni alle bacche di mirtilli, ma anche altre specie. Viene quindi analizzato in che modo l'insetto danneggia la coltura e i possibili tipi di lotta integrata per fronteggiare il moscerino dei piccoli frutti. Segue poi l'innovazione varietale, essenziale per migliorare le caratteristiche del prodotto finale e ampliare il calendario di raccolta che garantisce al consumatore finale prodotti locali per un lungo periodo del anno, senza dover rendere necessaria l'importazione di prodotto esteri. Vengono quindi esaminate nel dettaglio le principali liste varietali usate nel Piemonte nel 2020. Infine, nel ambito della bibliografia internazionale, sono stati presi in considerazione per approfondimento due articoli: • Zoratti L., Jaakola L., Haggman H., Giongo L. 2015. Anthocyanin profile in berries of wild and cultivated Vaccinium spp. Along altitudinal gradients in the Alps. Journal of agricultural and food chemistry, 63(39), 8641-8650. • DeVetter L.W., Yang W.Q., Takeda F., Korthuis S. & Li C. 2019. Modified over-the-row machine harvesters to improve northern highbush blueberry fresh fruit quality. Agriculture, 9(1),13. Il primo caso studio analizza come il contenuto delle antocianine nei frutti varia dal punto di vista del profilo altitudinale, e quindi come temperatura, luminosità e pH (del suolo) siano rilevanti nella formazione di questi composti. Il confronto è avvenuto anche tra il contenuto di antocianidine presenti nel mirtillo gigante americano (Vaccinium corymbosum L.) rispetto al mirtillo nero spontaneo (Vaccinium myrtillus L.).Nel secondo caso studio viene valutata la raccolta meccanica per il mercato fresco del mirtillo attraverso raccoglitrici OTR (over-the-row) modificate con superfici di caduta sperimentali in piastre, le quali si dividono in superficie di caduta morbida in neoprene (SCS) o superficie di caduta dura in tela (HSC). Questo metodo fa fronte allo sviluppo tecnologico che negli anni sarà necessario agli imprenditori agricoli.
Potenzialità di sviluppo della coltura del mirtillo gigante americano in Piemonte
BOTTO, GIACOMO
2019/2020
Abstract
La relazione qui di seguito cerca di analizzare gli effetti del mercato, agronomici e nutraceutici che possono influire nella prospettiva di crescita del mirtillo gigante americano. Nella prima parte viene esaminato il mercato del piccolo frutto nel mondo. L'Italia si colloca al 14° posto in un mercato molto dinamico e in continua crescita che Stati Uniti, Canada e Perù influenzano maggiormente con le loro produzioni. Le prospettive in Italia sono comunque incoraggianti, la domanda è forte grazie alle riconosciute proprietà benefiche, la superfici coltivate a mirtillo negli ultimi anni stanno aumentando in maniera considerevole, anche a seguito di ridimensionamento aziendale di altre colture. Il Piemonte è la regione Italiana in cui si sta puntando di più a questo prodotto con metà della produzione nazionale anche grazie alle caratteristiche pedo-climatiche delle zone pedemontane che ne favoriscono lo sviluppo. L'introduzione in Italia di questa specie dall'America è stata negli anni '60 e, da produzione di nicchia, sta evolvendo in sistemi specializzati e tecnologici seguendo il mercato dinamico e competitivo che lo caratterizza. Nella seconda parte viene quindi valutata la gestione colturale e gli impianti specializzati costituiti da micro-irrigazione a goccia, pacciamatura, reti antigrandine e antinsetto, quest'ultimo ha iniziato ad essere utilizzato nella lotta alla Drosophila suzukii (ordine Diptera, famiglia Drosophilidae), introdottasi in Italia dalla Cina nel 2009 e che provoca gravi danni alle bacche di mirtilli, ma anche altre specie. Viene quindi analizzato in che modo l'insetto danneggia la coltura e i possibili tipi di lotta integrata per fronteggiare il moscerino dei piccoli frutti. Segue poi l'innovazione varietale, essenziale per migliorare le caratteristiche del prodotto finale e ampliare il calendario di raccolta che garantisce al consumatore finale prodotti locali per un lungo periodo del anno, senza dover rendere necessaria l'importazione di prodotto esteri. Vengono quindi esaminate nel dettaglio le principali liste varietali usate nel Piemonte nel 2020. Infine, nel ambito della bibliografia internazionale, sono stati presi in considerazione per approfondimento due articoli: • Zoratti L., Jaakola L., Haggman H., Giongo L. 2015. Anthocyanin profile in berries of wild and cultivated Vaccinium spp. Along altitudinal gradients in the Alps. Journal of agricultural and food chemistry, 63(39), 8641-8650. • DeVetter L.W., Yang W.Q., Takeda F., Korthuis S. & Li C. 2019. Modified over-the-row machine harvesters to improve northern highbush blueberry fresh fruit quality. Agriculture, 9(1),13. Il primo caso studio analizza come il contenuto delle antocianine nei frutti varia dal punto di vista del profilo altitudinale, e quindi come temperatura, luminosità e pH (del suolo) siano rilevanti nella formazione di questi composti. Il confronto è avvenuto anche tra il contenuto di antocianidine presenti nel mirtillo gigante americano (Vaccinium corymbosum L.) rispetto al mirtillo nero spontaneo (Vaccinium myrtillus L.).Nel secondo caso studio viene valutata la raccolta meccanica per il mercato fresco del mirtillo attraverso raccoglitrici OTR (over-the-row) modificate con superfici di caduta sperimentali in piastre, le quali si dividono in superficie di caduta morbida in neoprene (SCS) o superficie di caduta dura in tela (HSC). Questo metodo fa fronte allo sviluppo tecnologico che negli anni sarà necessario agli imprenditori agricoli.File | Dimensione | Formato | |
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