Alan W. Watts è stato uno scrittore e filosofo inglese ricordato principalmente come interprete e divulgatore delle religioni e delle filosofie orientali, in particolare il Buddhismo Zen, in Occidente. La peculiarità del suo lavoro come filosofo delle religioni sta nella sua interpretazione delle filosofie orientali come strumento di lettura (e quasi di terapia) delle incertezze e delle instabilità del mondo occidentale a lui contemporaneo. Watts situa tale esegesi entro il progetto di un più ampio incontro tra Oriente e Occidente, tra la scienza occidentale e la filosofia orientale, tra la psicologia e il Buddhismo Zen, con lo sviluppo di un dialogo che mostra le assonanze, le similitudini e le differenze tra visioni del mondo considerate distanti e non conciliabili. Inoltre, alcuni dei temi al centro del suo pensiero sono ancora oggi al centro del dibattito pubblico. E vi sono entrati anche grazie al fenomeno della controcultura americana degli anni '60, entro il quale Watts si è mosso negli ultimi venticinque anni della sua vita, divenendo uno dei suoi principali ispiratori. Proprio per questa sua centralità nell'immaginario sovversivo di quegli anni, l'underground press si rivela uno strumento utile non solo per identificare i maggiori punti di intersezione e impatto tra il pensiero del filosofo inglese e la controcultura americana, ma anche per precisarne il ruolo storico e intellettuale nella formazione e nell'evoluzione delle sue tematiche più caratteristiche. Una presa in considerazione di questi documenti storici risulta quasi necessaria osservando che sono stati sinora abbastanza ignorati dagli studi su Alan Watts e permettono perciò di studiare questo filosofo da una nuova prospettiva.

Alan Watts tra filosofia e politica. La stampa underground americana (1965-1973)

MANZALINI, FABIO
2019/2020

Abstract

Alan W. Watts è stato uno scrittore e filosofo inglese ricordato principalmente come interprete e divulgatore delle religioni e delle filosofie orientali, in particolare il Buddhismo Zen, in Occidente. La peculiarità del suo lavoro come filosofo delle religioni sta nella sua interpretazione delle filosofie orientali come strumento di lettura (e quasi di terapia) delle incertezze e delle instabilità del mondo occidentale a lui contemporaneo. Watts situa tale esegesi entro il progetto di un più ampio incontro tra Oriente e Occidente, tra la scienza occidentale e la filosofia orientale, tra la psicologia e il Buddhismo Zen, con lo sviluppo di un dialogo che mostra le assonanze, le similitudini e le differenze tra visioni del mondo considerate distanti e non conciliabili. Inoltre, alcuni dei temi al centro del suo pensiero sono ancora oggi al centro del dibattito pubblico. E vi sono entrati anche grazie al fenomeno della controcultura americana degli anni '60, entro il quale Watts si è mosso negli ultimi venticinque anni della sua vita, divenendo uno dei suoi principali ispiratori. Proprio per questa sua centralità nell'immaginario sovversivo di quegli anni, l'underground press si rivela uno strumento utile non solo per identificare i maggiori punti di intersezione e impatto tra il pensiero del filosofo inglese e la controcultura americana, ma anche per precisarne il ruolo storico e intellettuale nella formazione e nell'evoluzione delle sue tematiche più caratteristiche. Una presa in considerazione di questi documenti storici risulta quasi necessaria osservando che sono stati sinora abbastanza ignorati dagli studi su Alan Watts e permettono perciò di studiare questo filosofo da una nuova prospettiva.
ITA
ENG
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
839278_alanwattstrafilosofiaepolitica.fabiomanzalini.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 467.58 kB
Formato Adobe PDF
467.58 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/122681