Dopo una prima analisi dell'evoluzione del concetto di dissociazione a partire dalle prime teorizzazioni di fine Ottocento, di Pierre Janet, considerando poi altre interpretazioni alternative e fornite da nomi eminenti quali Freud o Bromberg, si entra nello specifico della presente trattazione, attraverso l'esame delle patologie caratterizzate da discontinuità nel funzionamento di memoria, coscienza, identità e percezione dell'ambiente esterno, identificate come: disturbi dissociativi. Tra questi particolare attenzione è rivolta all'amnesia dissociativa; descritta prima dal punto di vista clinico, successivamente se ne considerano gli esiti forensi, essendo non di rado protagonista di processi nei quali viene rivendicata in relazione al reato commesso. A dimostrazione dell'attualità e concretezza del problema, vengono esaminati da ultimo, i casi in cui l'amnesia dissociativa diventa cagione del reato stesso, in quella che viene definita nel contesto americano ¿Forgotten Baby Syndrome¿ e che descrive un fenomeno sempre più diffuso e dagli esiti fatali, quale quello del dimenticarsi un bambino in macchina causandone la morte per ipertermia. Nonostante quindi, le molteplici controversie che da sempre hanno accompagnato il concetto di dissociazione e l'amnesia dissociativa (relativamente all'uso confuso che si fa del termine o alla legittimità di inserire tale patologia nella categoria dei disturbi dissociativi), si è dimostrato non solo, che l'amnesia dissociativa non trattandosi di un'ordinaria dimenticanza deve considerarsi una vera e propria patologia seppur priva di un'origine organica, medica o neurologica, ma anche che la sua occorrenza potrebbe essere molto più comune di quanto si possa pensare, essendo a volte susseguente al reato come conseguenza delle forti emozioni ad esso connesse, ma diventando in altre circostanze, causa dello stesso, colpendo indistintamente individui che succubi di ritmi di vita frenetici, potrebbero dimenticarsi di un figlio lasciandolo morire in auto, mentre adempiono alle proprie mansioni quotidiane.

Analisi forense dell'amnesia dissociativa e la sua attualità nella Forgotten Baby Syndrome

CAPPANNELLA, SARA
2017/2018

Abstract

Dopo una prima analisi dell'evoluzione del concetto di dissociazione a partire dalle prime teorizzazioni di fine Ottocento, di Pierre Janet, considerando poi altre interpretazioni alternative e fornite da nomi eminenti quali Freud o Bromberg, si entra nello specifico della presente trattazione, attraverso l'esame delle patologie caratterizzate da discontinuità nel funzionamento di memoria, coscienza, identità e percezione dell'ambiente esterno, identificate come: disturbi dissociativi. Tra questi particolare attenzione è rivolta all'amnesia dissociativa; descritta prima dal punto di vista clinico, successivamente se ne considerano gli esiti forensi, essendo non di rado protagonista di processi nei quali viene rivendicata in relazione al reato commesso. A dimostrazione dell'attualità e concretezza del problema, vengono esaminati da ultimo, i casi in cui l'amnesia dissociativa diventa cagione del reato stesso, in quella che viene definita nel contesto americano ¿Forgotten Baby Syndrome¿ e che descrive un fenomeno sempre più diffuso e dagli esiti fatali, quale quello del dimenticarsi un bambino in macchina causandone la morte per ipertermia. Nonostante quindi, le molteplici controversie che da sempre hanno accompagnato il concetto di dissociazione e l'amnesia dissociativa (relativamente all'uso confuso che si fa del termine o alla legittimità di inserire tale patologia nella categoria dei disturbi dissociativi), si è dimostrato non solo, che l'amnesia dissociativa non trattandosi di un'ordinaria dimenticanza deve considerarsi una vera e propria patologia seppur priva di un'origine organica, medica o neurologica, ma anche che la sua occorrenza potrebbe essere molto più comune di quanto si possa pensare, essendo a volte susseguente al reato come conseguenza delle forti emozioni ad esso connesse, ma diventando in altre circostanze, causa dello stesso, colpendo indistintamente individui che succubi di ritmi di vita frenetici, potrebbero dimenticarsi di un figlio lasciandolo morire in auto, mentre adempiono alle proprie mansioni quotidiane.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
825189_tesisaracappanella.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.37 MB
Formato Adobe PDF
1.37 MB Adobe PDF

Se sei interessato/a a consultare l'elaborato, vai nella sezione Home in alto a destra, dove troverai le informazioni su come richiederlo. I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Usare il seguente URL per citare questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/122632