L'elaborato verte sul paragone tra l'attaccamento primario, generalmente nei confronti della figura materna, e i multipli attaccamenti secondari, verso altri adulti significativi. Questo aspetto dello studio dell'attaccamento emerge da quando i bambini trascorrono più tempo nei centri di assistenza all' infanzia , a partire da una giovanissima età. Gli educatori che li accolgono e intraprendono un percorso con loro devono avere delle conoscenze sui loro bisogni fisici e psicologici di base, hanno l'obiettivo di costruire dei rapporti sicuri garantendo loro un miglior adattamento possibile e di comunicare in modo efficace con le famiglie. Il quesito, a cui l'analisi cerca di rispondere descrivendo le interpretazioni di diversi ricercatori, riguarda il rapporto che lega l'attaccamento ai genitori e l'attaccamento agli educatori, sottolineando gli elementi comuni e disuguali. L'attaccamento ai caregivers professionali potrebbe dipendere da quello verso la madre e il padre, poiché ogni bambino, secondo la teoria dell'attaccamento di Bowbly, si creerebbe delle rappresentazioni mentali delle prime relazioni che sperimenta, i Modelli Operativi Interni, e di conseguenza si forma delle aspettative e delle credenze sui contatti successivi che avrà. I bambini adeguerebbero i loro atteggiamenti in base a questi schemi interiorizzati. Bowbly teorizza, anche, che ogni relazione di attaccamento sia il risultato di un'interazione specifica tra un adulto e un bambino, per questo motivo sarebbero gli adulti stessi con le loro caratteristiche a determinare la qualità della relazione. Gli attaccamenti sarebbero, quindi, indipendenti tra loro. La dipendenza e l'indipendenza di questi legami è oggetto di indagine di diversi studiosi e le conclusioni sono miste. Tutte le analisi riconoscono dei punti congruenti e altri disgiunti. Il lavoro, inizialmente, descrive l'origine dello studio sull' attaccamento, con John Bowbly, la centralità del legame tra la madre e il bambino e la possibilità di una rete di figure di riferimento su cui fare affidamento. In seguito, viene delineata la domanda della ricerca e sono presentati quattro articoli che sottolineano il confronto tra i diversi attaccamenti, partendo ognuno da ipotesi diverse e enfatizzando aspetti distinti. Infine, sono mostrati e discussi i risultati ottenuti.
l'attaccamento ai genitori e agli educatori nell'età infantile
RIBEZZO, FEDERICA
2019/2020
Abstract
L'elaborato verte sul paragone tra l'attaccamento primario, generalmente nei confronti della figura materna, e i multipli attaccamenti secondari, verso altri adulti significativi. Questo aspetto dello studio dell'attaccamento emerge da quando i bambini trascorrono più tempo nei centri di assistenza all' infanzia , a partire da una giovanissima età. Gli educatori che li accolgono e intraprendono un percorso con loro devono avere delle conoscenze sui loro bisogni fisici e psicologici di base, hanno l'obiettivo di costruire dei rapporti sicuri garantendo loro un miglior adattamento possibile e di comunicare in modo efficace con le famiglie. Il quesito, a cui l'analisi cerca di rispondere descrivendo le interpretazioni di diversi ricercatori, riguarda il rapporto che lega l'attaccamento ai genitori e l'attaccamento agli educatori, sottolineando gli elementi comuni e disuguali. L'attaccamento ai caregivers professionali potrebbe dipendere da quello verso la madre e il padre, poiché ogni bambino, secondo la teoria dell'attaccamento di Bowbly, si creerebbe delle rappresentazioni mentali delle prime relazioni che sperimenta, i Modelli Operativi Interni, e di conseguenza si forma delle aspettative e delle credenze sui contatti successivi che avrà. I bambini adeguerebbero i loro atteggiamenti in base a questi schemi interiorizzati. Bowbly teorizza, anche, che ogni relazione di attaccamento sia il risultato di un'interazione specifica tra un adulto e un bambino, per questo motivo sarebbero gli adulti stessi con le loro caratteristiche a determinare la qualità della relazione. Gli attaccamenti sarebbero, quindi, indipendenti tra loro. La dipendenza e l'indipendenza di questi legami è oggetto di indagine di diversi studiosi e le conclusioni sono miste. Tutte le analisi riconoscono dei punti congruenti e altri disgiunti. Il lavoro, inizialmente, descrive l'origine dello studio sull' attaccamento, con John Bowbly, la centralità del legame tra la madre e il bambino e la possibilità di una rete di figure di riferimento su cui fare affidamento. In seguito, viene delineata la domanda della ricerca e sono presentati quattro articoli che sottolineano il confronto tra i diversi attaccamenti, partendo ognuno da ipotesi diverse e enfatizzando aspetti distinti. Infine, sono mostrati e discussi i risultati ottenuti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/122441