The present study deals with FMS test (Functional Movement Screen) reliability, seven movements that evaluate parts of the body functionality and quality, finding possible imbalances and asymmetry during physical activity. In partucular, the propouse focuses on tennis athletes, where at present the use is still not as in other disciplines such as in football. The thesis deals with the history of tennis, until arriving to the biomechanics function and to main technical gestures, them going through more common injures and at last comparing each other the studies published to date about FMS applied on tennis. The method, created in 1995 by Gray Cook and Lee Burton applying it to football, is flanked by corrective exercises FMS, even these developed by them, which are specifical to each movement having the aim to take back in balance the athletic global system correcting asymmetries and original imbalances. The project estimates data and results taken from scientific researches developed to date. The aim is to evaluate, if due to this method, the possible reduction of the injures risk and the increasing contemporary sports performances thanks to a body balance global reorganization. ​
Lo studio in oggetto tratta l'affidabilità dei test FMS (Functional Movement Screen), sette movimenti che valutano la funzionalità e la qualità dei principali distretti corporei, rilevando eventuali squilibri e asimmetrie durante l'esecuzione dell'esercizio fisico. In particolar modo, la proposta si concentra sugli sportivi che rientrano nell'ambito tennistico, dove ad oggi il suo utilizzo sistematico non è ancora a livelli paragonabili a quelli di altre discipline come ad esempio nel football. L'elaborato passa in rassegna la storia di questa disciplina, fino ad arrivare alla funzionalità biomeccanica dei gesti tecnici principali, trattando quindi i più frequenti infortuni ed andando in fine a confrontare tra loro gli studi fino ad oggi effettuati sui test FMS applicati al tennis. Il metodo, creato nel 1995 da Gray Cook e Lee Burton con specificità iniziale d'applicazione al football, viene affiancato da esercizi correttivi FMS, anche questi di loro creazione, applicandoli specificatamente per ogni movimento e che hanno lo scopo di riportare in equilibrio globale l'intero sistema dell'atleta preso in esame correggendone le asimmetrie e gli squilibri di partenza. Il progetto valuta i dati e i risultati derivanti dalle ricerche scientifiche fino ad oggi sviluppate. Il fine ultimo è valutare se, grazie all'ausilio di questo metodo, si ottiene una a riduzione del rischio di infortuni e un contemporaneo incremento della prestazione dello sportivo mediante il riassetto globale dell'equilibrio corporeo.
La valutazione funzionale nel tennis
TARANTOLA, MARTA
2019/2020
Abstract
Lo studio in oggetto tratta l'affidabilità dei test FMS (Functional Movement Screen), sette movimenti che valutano la funzionalità e la qualità dei principali distretti corporei, rilevando eventuali squilibri e asimmetrie durante l'esecuzione dell'esercizio fisico. In particolar modo, la proposta si concentra sugli sportivi che rientrano nell'ambito tennistico, dove ad oggi il suo utilizzo sistematico non è ancora a livelli paragonabili a quelli di altre discipline come ad esempio nel football. L'elaborato passa in rassegna la storia di questa disciplina, fino ad arrivare alla funzionalità biomeccanica dei gesti tecnici principali, trattando quindi i più frequenti infortuni ed andando in fine a confrontare tra loro gli studi fino ad oggi effettuati sui test FMS applicati al tennis. Il metodo, creato nel 1995 da Gray Cook e Lee Burton con specificità iniziale d'applicazione al football, viene affiancato da esercizi correttivi FMS, anche questi di loro creazione, applicandoli specificatamente per ogni movimento e che hanno lo scopo di riportare in equilibrio globale l'intero sistema dell'atleta preso in esame correggendone le asimmetrie e gli squilibri di partenza. Il progetto valuta i dati e i risultati derivanti dalle ricerche scientifiche fino ad oggi sviluppate. Il fine ultimo è valutare se, grazie all'ausilio di questo metodo, si ottiene una a riduzione del rischio di infortuni e un contemporaneo incremento della prestazione dello sportivo mediante il riassetto globale dell'equilibrio corporeo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/122424