La tecnica ha contraddistinto e accompagnato l’esistenza dell’uomo sulla terra fin dalle origini grazie allo sviluppo di utensili e strumenti necessari all’accrescimento dell’orizzonte delle possibilità umane, alla sopravvivenza e all’agevolazione della vita stessa. Ripercorrendo gli ultimi 160 anni dell’Unità d’Italia è possibile notare come l’evoluzione della tecnica abbia creato milioni di posti di lavoro nel settore dei servizi, aumentando l’efficienza del settore agricolo e industriale. Lo sviluppo di nuove tecnologie, inserite in un’ecosistema che ne favorisca l’utilizzo, può contribuire ad affrontare le attuali e future sfide del settore agricolo a livello globale, prima tra tutte: l’eliminazione della fame nel mondo. In accordo con questo obiettivo esistono diverse soluzioni di agricoltura 4.0, con relativa maturità commerciale, che supportano lo sviluppo di nuove tecniche di produzione e nuove tecnologie e la loro compatibilità e interoperabilità. Il mercato italiano dell’agricoltura 4.0 rappresenta il 4% di quello globale, dato rilevante se messo a confronto con il PIL italiano rispetto a quello mondiale che è circa il 2%. Sui 540 milioni di euro che costituiscono tale parte di mercato, incidono maggiormente i sistemi di monitoraggio e di controllo di mezzi e attrezzature. L’analisi dati risulta la tecnologia più diffusa nelle soluzioni 4.0 esistenti, che supportano principalmente le attività di coltivazione, semina e raccolta. Le tecnologie 4.0 possono essere raggruppate in tre fasi operative che costituiscono il sistema ciclico rappresentante il paradigma 4.0: acquisizione, analisi e valutazione dei dati e tecnologie di precisione. La prima fase comprende i sistemi satellitari globali di navigazione, le tecnologie di mappatura e le macchine agricole e le loro proprietà. Grazie all’acquisizione dei dati è possibile analizzare e interpretare gli stessi tramite sistemi di delineamento della zona di gestione, sistemi di supporto alle decisioni e sistemi di informazione per la gestione aziendale. L’ultima fase prevede l’utilizzo di tecnologie per l’applicazione di precisione, come l’applicazione rateo-variabile, l’irrigazione e il diserbo fisico di precisione e i sistemi di guida. Un fattore limitante l’adozione di nuove tecnologie, espresso dalle aziende non utilizzatrici, è la paura di un mancato rientro dell’investimento, aspetto non riscontrato da quelle utilizzatrici. Gli investimenti previsti nei prossimi anni sembrano essere indirizzati verso soluzioni in linea con il loro stato di diffusione e adozione: le soluzioni 4.0 in cui investirà la maggior parte delle aziende agricole sono infatti, i sistemi di monitoraggio e controllo di macchine e attrezzature e i servizi di mappatura di coltivazioni e terreni, supportati principalmente dalle tecnologie satellitari. Per fa sì che il paradigma 4.0 attecchisca è importante che le tecnologie e le aziende non vengano considerate come singoli elementi separati, ma come parte integrante di un sistema più complesso che favorisca la comunicazione fra le persone e gli strumenti coinvolti nel settore. I dati risultano l’elemento chiave e l’interoperabilità fra gli strumenti di acquisizione ed elaborazione è la prerogativa fondamentale per uno sviluppo distribuito e consistente dell’agricoltura 4.0.

Agricoltura 4.0

LANDO, GAIA
2019/2020

Abstract

La tecnica ha contraddistinto e accompagnato l’esistenza dell’uomo sulla terra fin dalle origini grazie allo sviluppo di utensili e strumenti necessari all’accrescimento dell’orizzonte delle possibilità umane, alla sopravvivenza e all’agevolazione della vita stessa. Ripercorrendo gli ultimi 160 anni dell’Unità d’Italia è possibile notare come l’evoluzione della tecnica abbia creato milioni di posti di lavoro nel settore dei servizi, aumentando l’efficienza del settore agricolo e industriale. Lo sviluppo di nuove tecnologie, inserite in un’ecosistema che ne favorisca l’utilizzo, può contribuire ad affrontare le attuali e future sfide del settore agricolo a livello globale, prima tra tutte: l’eliminazione della fame nel mondo. In accordo con questo obiettivo esistono diverse soluzioni di agricoltura 4.0, con relativa maturità commerciale, che supportano lo sviluppo di nuove tecniche di produzione e nuove tecnologie e la loro compatibilità e interoperabilità. Il mercato italiano dell’agricoltura 4.0 rappresenta il 4% di quello globale, dato rilevante se messo a confronto con il PIL italiano rispetto a quello mondiale che è circa il 2%. Sui 540 milioni di euro che costituiscono tale parte di mercato, incidono maggiormente i sistemi di monitoraggio e di controllo di mezzi e attrezzature. L’analisi dati risulta la tecnologia più diffusa nelle soluzioni 4.0 esistenti, che supportano principalmente le attività di coltivazione, semina e raccolta. Le tecnologie 4.0 possono essere raggruppate in tre fasi operative che costituiscono il sistema ciclico rappresentante il paradigma 4.0: acquisizione, analisi e valutazione dei dati e tecnologie di precisione. La prima fase comprende i sistemi satellitari globali di navigazione, le tecnologie di mappatura e le macchine agricole e le loro proprietà. Grazie all’acquisizione dei dati è possibile analizzare e interpretare gli stessi tramite sistemi di delineamento della zona di gestione, sistemi di supporto alle decisioni e sistemi di informazione per la gestione aziendale. L’ultima fase prevede l’utilizzo di tecnologie per l’applicazione di precisione, come l’applicazione rateo-variabile, l’irrigazione e il diserbo fisico di precisione e i sistemi di guida. Un fattore limitante l’adozione di nuove tecnologie, espresso dalle aziende non utilizzatrici, è la paura di un mancato rientro dell’investimento, aspetto non riscontrato da quelle utilizzatrici. Gli investimenti previsti nei prossimi anni sembrano essere indirizzati verso soluzioni in linea con il loro stato di diffusione e adozione: le soluzioni 4.0 in cui investirà la maggior parte delle aziende agricole sono infatti, i sistemi di monitoraggio e controllo di macchine e attrezzature e i servizi di mappatura di coltivazioni e terreni, supportati principalmente dalle tecnologie satellitari. Per fa sì che il paradigma 4.0 attecchisca è importante che le tecnologie e le aziende non vengano considerate come singoli elementi separati, ma come parte integrante di un sistema più complesso che favorisca la comunicazione fra le persone e gli strumenti coinvolti nel settore. I dati risultano l’elemento chiave e l’interoperabilità fra gli strumenti di acquisizione ed elaborazione è la prerogativa fondamentale per uno sviluppo distribuito e consistente dell’agricoltura 4.0.
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