In questo elaborato vengono presentate le ultime scoperte fatte sulle cellule staminali e il loro possibile utilizzo nel campo della medicina rigenerativa per la cura del morbo di Parkinson. Nel primo capitolo viene esposta una descrizione anatomica riguardante i gangli della base, utile a comprendere come una lesione a tali organi possa portare ad una patologia degenerativa come il Parkinson. Nel secondo capitolo vengono presentate e analizzate epidemiologia, clinica, ipotesi eziopatogenetiche e strategie terapeutiche riguardanti tale patologia. Il terzo capitolo rappresenta un'introduzione alle cellule staminali e prosegue con una descrizione dettagliata sui loro relativi stadi di sviluppo e classificazione. Infine il quarto ed ultimo capitolo rimanda alla terapia cellulare, descrivendo gli esistenti sottotipi di cellule staminali, l'utilizzo che ne viene fatto nell'ambito della medicina rigenerativa e il loro possibile uso per il trattamento di una malattia degenerativa tuttora incurabile come il morbo di Parkinson. Il morbo di Parkinson porta ad una progressiva ed inevitabile degenerazione delle aree colpite dalla malattia, con una conseguente genesi di molti sintomi tipici della patologia. Ad oggi la medicina non è ancora riuscita a trovare una cura per tale disturbo e le uniche tecniche adottate sono utili solo per alleviare i sintomi più invalidanti. Tuttavia negli ultimi decenni si è sviluppato un grande interesse per dei tipi di cellule che sembrano essere ideali per la cura di malattie che, come il Parkinson, non hanno ancora una terapia efficace a lungo termine. L'uso delle staminali nell'ingegneria dei tessuti e nella medicina rigenerativa si basa sul trapianto di tali cellule nel sito lesionato, al fine di ricostruire i tessuti danneggiati. In alternativa l'innesto cellulare può fornire un arricchimento ambientale per attenuare l'apoptosi e salvare i sottotipi cellulari non ancora danneggiati. Ciò nonostante, anche se le speranze riposte su queste cellule sono grandi, la loro sperimentazione e solo agli inizi e molte difficoltà devono essere ancora superate per avere concreti benefici e sviluppare una terapia efficace senza rischi per i pazienti.
Approccio clinico alla cura del morbo di Parkinson con cellule staminali
BAROFFIO, ERIK
2011/2012
Abstract
In questo elaborato vengono presentate le ultime scoperte fatte sulle cellule staminali e il loro possibile utilizzo nel campo della medicina rigenerativa per la cura del morbo di Parkinson. Nel primo capitolo viene esposta una descrizione anatomica riguardante i gangli della base, utile a comprendere come una lesione a tali organi possa portare ad una patologia degenerativa come il Parkinson. Nel secondo capitolo vengono presentate e analizzate epidemiologia, clinica, ipotesi eziopatogenetiche e strategie terapeutiche riguardanti tale patologia. Il terzo capitolo rappresenta un'introduzione alle cellule staminali e prosegue con una descrizione dettagliata sui loro relativi stadi di sviluppo e classificazione. Infine il quarto ed ultimo capitolo rimanda alla terapia cellulare, descrivendo gli esistenti sottotipi di cellule staminali, l'utilizzo che ne viene fatto nell'ambito della medicina rigenerativa e il loro possibile uso per il trattamento di una malattia degenerativa tuttora incurabile come il morbo di Parkinson. Il morbo di Parkinson porta ad una progressiva ed inevitabile degenerazione delle aree colpite dalla malattia, con una conseguente genesi di molti sintomi tipici della patologia. Ad oggi la medicina non è ancora riuscita a trovare una cura per tale disturbo e le uniche tecniche adottate sono utili solo per alleviare i sintomi più invalidanti. Tuttavia negli ultimi decenni si è sviluppato un grande interesse per dei tipi di cellule che sembrano essere ideali per la cura di malattie che, come il Parkinson, non hanno ancora una terapia efficace a lungo termine. L'uso delle staminali nell'ingegneria dei tessuti e nella medicina rigenerativa si basa sul trapianto di tali cellule nel sito lesionato, al fine di ricostruire i tessuti danneggiati. In alternativa l'innesto cellulare può fornire un arricchimento ambientale per attenuare l'apoptosi e salvare i sottotipi cellulari non ancora danneggiati. Ciò nonostante, anche se le speranze riposte su queste cellule sono grandi, la loro sperimentazione e solo agli inizi e molte difficoltà devono essere ancora superate per avere concreti benefici e sviluppare una terapia efficace senza rischi per i pazienti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/122355