Questo lavoro si propone di svolgere un'analisi e un commento dei versi 126-210 e 453-506 della Teogonia di Esiodo. Si è scelto di prediligere il ¿mito di successione¿, l'ossatura dell'intera opera esiodea, che consiste nel racconto delle vicende di detronizzazione di Urano e Crono da parte dei loro stessi figli. Vi si riscontrano chiaramente l'eredità orientale e il materiale precedente che influenzarono il poeta nella sua composizione, visibili nei numerosi parallelismi tra la Teogonia esiodea e il mito mesopotamico. Esiodo infatti utilizzò nella sua opera, che divenne fondante per la mitologia greca ¿ al pari di quella omerica ¿, tradizioni orientali giunte sul suolo ellenico durante i contatti culturali con il Vicino Oriente. L'argomento è tutt'altro che nuovo, ed è stato ampiamente trattato dagli studiosi fin dall'inizio del secolo scorso, quando la decifrazione della scrittura ittita da parte di Bedřich Hrozný nel 1915 e gli studi sulle mitologie orientali che ne derivarono suggerirono la tesi, oggi ampiamente condivisa, che Esiodo fosse a conoscenza di miti cosmogonici orientali più antichi nel momento in cui compose la sua genealogia degli dei.

Il mito di successione in Esiodo, traduzione e commento dei versi 126 - 210 e 453 - 506 della Teogonia.

ORIGLIA, MONICA
2015/2016

Abstract

Questo lavoro si propone di svolgere un'analisi e un commento dei versi 126-210 e 453-506 della Teogonia di Esiodo. Si è scelto di prediligere il ¿mito di successione¿, l'ossatura dell'intera opera esiodea, che consiste nel racconto delle vicende di detronizzazione di Urano e Crono da parte dei loro stessi figli. Vi si riscontrano chiaramente l'eredità orientale e il materiale precedente che influenzarono il poeta nella sua composizione, visibili nei numerosi parallelismi tra la Teogonia esiodea e il mito mesopotamico. Esiodo infatti utilizzò nella sua opera, che divenne fondante per la mitologia greca ¿ al pari di quella omerica ¿, tradizioni orientali giunte sul suolo ellenico durante i contatti culturali con il Vicino Oriente. L'argomento è tutt'altro che nuovo, ed è stato ampiamente trattato dagli studiosi fin dall'inizio del secolo scorso, quando la decifrazione della scrittura ittita da parte di Bedřich Hrozný nel 1915 e gli studi sulle mitologie orientali che ne derivarono suggerirono la tesi, oggi ampiamente condivisa, che Esiodo fosse a conoscenza di miti cosmogonici orientali più antichi nel momento in cui compose la sua genealogia degli dei.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/122343