The weeding control is a priority both in the agricultural and urban landscape, because it’s linked to production yield, aesthetic and safety issues. The growing focus on environmental sustainability and safety for human health issues has led to a reduction of the authorised phytosanitary products and towards a greater emphasis on research on alternative weed control methods, different from the chemical ones. About the thermal methods, the flame weeding can be a viable solution for the weeding control on many surfaces and areas. The advances in technologies have allowed to get more effective equipments, by reducing the usage costs and the potential risks for the users. The variety of different sizes and power levels of the currently used equipments allows the choice of the proper settings for the treating surface. The potentialities and the limits of the flame treatment have been analysed on many different crops: from the horticultural as tomato and carrot, from tree crops in orchard and vineyard. The results by flame weeding were compared with the ones from the chemical, mechanical and other thermal weed control methods. They have been evidenced the advantages and the critical issues of the analysed methods. It has been indentified, as the key for to get the greatest efficacy of the flame weeding, the treatment using the proper parameters of GPL pressure, feed speed, distance and angle between the burners and the soil. Besides, the flame weeding efficacy is closely linked to phenological stages of the weeds, this can be a critical issue for the larger required treatments to get a satisfaying result. It has been showed the importance of adopting a comprehensive agronomic strategy, which includes every different cultivation operation carried out, to make the non-chemical weeding control competitive. For the weeding control in the urban areas they were been compared the needs and the difficulties of many weeding control methods, with a focus on people’s health and environmental pollution. In this specific area, because of the thoughest hurdles about the treated surfaces and the higher costs, the flame weeding’s efficacy does not allow his large-scale use replacing the herbicides. The consequences of chemical weeding control with herbicides have been taken into consideration, both in agricultural and urban surfaces, and some legislative rules enacted to regulating the characteristics and the ways of using of the phytosanitary products. The issues related to the potential risks for the human health and the environmental pollution make desiderable using alternarive weed control methods whenever possible. Two researches about using the flame weeding and other non-chemical weed control methods in organic horticultural crops have been analysed. The results showed as these methods can ensure high efficacy standards against the infesting plants and satisfying yields. All this is evidence that a larger diffusion of agronomic practices which does not involve the chemical products use is possible, especially in agricultural areas.
Il controllo delle infestanti rappresenta una priorità sia in ambito agricolo che extra agricolo, poiché ad esso sono legate problematiche a livello produttivo, estetico e di sicurezza. La crescente attenzione verso le tematiche di sostenibilità ambientale e di sicurezza per la salute umana ha portato a una riduzione dei prodotti fitosanitari autorizzati e a una maggiore ricerca verso metodi di controllo alternativi al diserbo chimico. Il pirodiserbo può rappresentare una valida soluzione per la gestione delle infestanti in diversi ambiti. Il progresso tecnologico ha permesso di ottenere attrezzature maggiormente efficienti, riducendo i costi d’utilizzo e i possibili rischi per l’operatore. La varietà di dimensioni e dii livelli di potenza delle macchine utilizzate permette di scegliere l’attrezzatura con le caratteristiche ideali per la tipologia di superficie trattata. Sono state analizzate le potenzialità e i limiti del trattamento a fiamma su una vasta gamma di colture: dalle orticole come pomodoro e carota, a colture arboree in frutteto e vigneto. I risultati sono stati confrontati con quelli ottenuti mediante diserbo chimico, meccanico e metodi termici di diversa natura. Sono stati evidenziati gli aspetti vantaggiosi e le criticità dei metodi presi in considerazione. È emerso come risulti fondamentale, per ottimizzare l’efficacia del pirodiserbo, effettuare i trattamenti utilizzando i parametri corretti di pressione del GPL, velocità di avanzamento, inclinazione e distanza dal suolo dei bruciatori. Inoltre, l’efficacia del pirodiserbo è strettamente legata alle caratteristiche fenologiche delle infestanti trattate, ciò può costituire un limite legato all’esigenza di effettuare un numero maggiore di interventi per ottenere un risultato soddisfacente. È stata evidenziata la necessità di realizzare una strategia agronomica articolata, che comprenda le diverse operazioni effettuate nel tempo, per rendere competitiva la gestione non chimica delle infestanti. Per quanto riguarda il controllo delle infestanti in aree urbane sono state confrontate le esigenze e le problematiche legate a diverse tipologie di diserbo, con particolare attenzione verso la salute della popolazione e l’inquinamento ambientale. In questo ambito l’efficacia del pirodiserbo, a causa delle difficoltà maggiori legate alla tipologia di superfici trattate e ai costi più elevati, non consente un impiego su larga scala di tale metodo in sostituzione degli erbicidi. Sono state valutate le conseguenze legate al diserbo chimico, sia in ambito agricolo che urbano, e alcune norme legislative emanate per regolamentare caratteristiche e metodi d’utilizzo di prodotti fitosanitari. Le problematiche legate ai possibili fenomeni di inquinamento ambientale e agli eventuali rischi per la salute umana rendono auspicabile l’utilizzo, dove possibile, di metodi alternativi per la gestione delle infestanti. Sono state analizzate due ricerche legate all’utilizzo del pirodiserbo e altri metodi non chimici all’interno di colture orticole in regime di agricoltura biologica. I risultati hanno evidenziato come tali metodi possano garantire elevati livelli di efficacia nei confronti delle infestanti e rese produttive in linea con le aspettative. Ciò testimonia come sia possibile, soprattutto in ambito agricolo, una maggiore diffusione di pratiche agronomiche che non prevedano il ricorso a prodotti fitosanitari, mantenendo standard qualitativi e quantitativi elevati.
Il pirodiserbo come alternativa per la lotta alle infestanti
VASCHETTI, ROBERTO
2019/2020
Abstract
Il controllo delle infestanti rappresenta una priorità sia in ambito agricolo che extra agricolo, poiché ad esso sono legate problematiche a livello produttivo, estetico e di sicurezza. La crescente attenzione verso le tematiche di sostenibilità ambientale e di sicurezza per la salute umana ha portato a una riduzione dei prodotti fitosanitari autorizzati e a una maggiore ricerca verso metodi di controllo alternativi al diserbo chimico. Il pirodiserbo può rappresentare una valida soluzione per la gestione delle infestanti in diversi ambiti. Il progresso tecnologico ha permesso di ottenere attrezzature maggiormente efficienti, riducendo i costi d’utilizzo e i possibili rischi per l’operatore. La varietà di dimensioni e dii livelli di potenza delle macchine utilizzate permette di scegliere l’attrezzatura con le caratteristiche ideali per la tipologia di superficie trattata. Sono state analizzate le potenzialità e i limiti del trattamento a fiamma su una vasta gamma di colture: dalle orticole come pomodoro e carota, a colture arboree in frutteto e vigneto. I risultati sono stati confrontati con quelli ottenuti mediante diserbo chimico, meccanico e metodi termici di diversa natura. Sono stati evidenziati gli aspetti vantaggiosi e le criticità dei metodi presi in considerazione. È emerso come risulti fondamentale, per ottimizzare l’efficacia del pirodiserbo, effettuare i trattamenti utilizzando i parametri corretti di pressione del GPL, velocità di avanzamento, inclinazione e distanza dal suolo dei bruciatori. Inoltre, l’efficacia del pirodiserbo è strettamente legata alle caratteristiche fenologiche delle infestanti trattate, ciò può costituire un limite legato all’esigenza di effettuare un numero maggiore di interventi per ottenere un risultato soddisfacente. È stata evidenziata la necessità di realizzare una strategia agronomica articolata, che comprenda le diverse operazioni effettuate nel tempo, per rendere competitiva la gestione non chimica delle infestanti. Per quanto riguarda il controllo delle infestanti in aree urbane sono state confrontate le esigenze e le problematiche legate a diverse tipologie di diserbo, con particolare attenzione verso la salute della popolazione e l’inquinamento ambientale. In questo ambito l’efficacia del pirodiserbo, a causa delle difficoltà maggiori legate alla tipologia di superfici trattate e ai costi più elevati, non consente un impiego su larga scala di tale metodo in sostituzione degli erbicidi. Sono state valutate le conseguenze legate al diserbo chimico, sia in ambito agricolo che urbano, e alcune norme legislative emanate per regolamentare caratteristiche e metodi d’utilizzo di prodotti fitosanitari. Le problematiche legate ai possibili fenomeni di inquinamento ambientale e agli eventuali rischi per la salute umana rendono auspicabile l’utilizzo, dove possibile, di metodi alternativi per la gestione delle infestanti. Sono state analizzate due ricerche legate all’utilizzo del pirodiserbo e altri metodi non chimici all’interno di colture orticole in regime di agricoltura biologica. I risultati hanno evidenziato come tali metodi possano garantire elevati livelli di efficacia nei confronti delle infestanti e rese produttive in linea con le aspettative. Ciò testimonia come sia possibile, soprattutto in ambito agricolo, una maggiore diffusione di pratiche agronomiche che non prevedano il ricorso a prodotti fitosanitari, mantenendo standard qualitativi e quantitativi elevati.File | Dimensione | Formato | |
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