La melicoltura italiana e nel mondo ha subito nel corso degli anni una notevole evoluzione, portando ad un calo dell’impiego di manodopera, alla riduzione di input chimici utilizzati e ad un crescente controllo sulla qualità della produzione, riducendo i costi sostenuti durante il ciclo colturale e sviluppando tecnologie sempre più all’avanguardia, giungendo così alla costruzione di veri e propri impianti automatizzati. L’insieme di tutti questi fattori ha portato ad un aumento dell’efficienza globale del frutteto, ottenendo maggiore sostenibilità economica ed ecologica. La rapida entrata in produzione dell’impianto frutticolo, un’ottimale intercettazione della luce su tutta la superficie fogliare delle piante, costanza e regolarità di produzione, un buon controllo dello sviluppo vegetativo ed una maggiore sostenibilità ambientale, sono i criteri fondamentali per la scelta di una determinata forma di allevamento rispetto ad un'altra. Anche la densità di impianto, collegata direttamente ad un ottimale intercettazione della luce, gioca un ruolo fondamentale. Esistono diverse forme di allevamento del melo che vengono suddivise in parete ed in volume a seconda dello spazio occupato nell’interfila. Nella tesi vengono descritte una ad una, presentando i punti di forza e gli eventuali aspetti negativi. Vengono anche presentate le prospettive future di allevamento e le forme più idonee ad un allevamento sempre più automatizzato. Sono poi riportati due casi studio specifici. Nel primo articolo del 2015 “Comparison of Gala Must apple quality grown on different tree trellises”, vengono presentate tre diverse strutture di allevamento ad alta densità (slender spindel, sistema a V, sistema a Y) ed il loro effetto in merito alle rese ed alle caratteristiche qualitative sui frutti. L’allevamento a Y e a V consentono caratteristiche più elevate, sia dal punto di vista della maggiore produzione, sia da quello qualitativo, ovvero elevata morbidezza e maggiore calibro dei frutti). Il secondo articolo del 2017 “Influence of training system on physiological performance, biochemical composition and antioxidant parameters in apple tree”, riporta invece le diverse caratteristiche relative ai parametri fisiologici, alla composizione biochimica e all’attività antiossidante presente nelle foglie delle strutture di allevamento ad asse centrale e biasse. Il sistema biasse risulta avere valori più elevati per quasi tutti i parametri presi in considerazione, dovuti principalmente ad una maggiore incidenza di luce che raggiunge le foglie.

Forme di allevamento per la melicoltura

PERRACCHIO, SIMONE
2019/2020

Abstract

La melicoltura italiana e nel mondo ha subito nel corso degli anni una notevole evoluzione, portando ad un calo dell’impiego di manodopera, alla riduzione di input chimici utilizzati e ad un crescente controllo sulla qualità della produzione, riducendo i costi sostenuti durante il ciclo colturale e sviluppando tecnologie sempre più all’avanguardia, giungendo così alla costruzione di veri e propri impianti automatizzati. L’insieme di tutti questi fattori ha portato ad un aumento dell’efficienza globale del frutteto, ottenendo maggiore sostenibilità economica ed ecologica. La rapida entrata in produzione dell’impianto frutticolo, un’ottimale intercettazione della luce su tutta la superficie fogliare delle piante, costanza e regolarità di produzione, un buon controllo dello sviluppo vegetativo ed una maggiore sostenibilità ambientale, sono i criteri fondamentali per la scelta di una determinata forma di allevamento rispetto ad un'altra. Anche la densità di impianto, collegata direttamente ad un ottimale intercettazione della luce, gioca un ruolo fondamentale. Esistono diverse forme di allevamento del melo che vengono suddivise in parete ed in volume a seconda dello spazio occupato nell’interfila. Nella tesi vengono descritte una ad una, presentando i punti di forza e gli eventuali aspetti negativi. Vengono anche presentate le prospettive future di allevamento e le forme più idonee ad un allevamento sempre più automatizzato. Sono poi riportati due casi studio specifici. Nel primo articolo del 2015 “Comparison of Gala Must apple quality grown on different tree trellises”, vengono presentate tre diverse strutture di allevamento ad alta densità (slender spindel, sistema a V, sistema a Y) ed il loro effetto in merito alle rese ed alle caratteristiche qualitative sui frutti. L’allevamento a Y e a V consentono caratteristiche più elevate, sia dal punto di vista della maggiore produzione, sia da quello qualitativo, ovvero elevata morbidezza e maggiore calibro dei frutti). Il secondo articolo del 2017 “Influence of training system on physiological performance, biochemical composition and antioxidant parameters in apple tree”, riporta invece le diverse caratteristiche relative ai parametri fisiologici, alla composizione biochimica e all’attività antiossidante presente nelle foglie delle strutture di allevamento ad asse centrale e biasse. Il sistema biasse risulta avere valori più elevati per quasi tutti i parametri presi in considerazione, dovuti principalmente ad una maggiore incidenza di luce che raggiunge le foglie.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
860542_tesiperracchiosimone.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 2.26 MB
Formato Adobe PDF
2.26 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/122148