Oggetto di questa dissertazione è la relazione tra società, media ed identità. La società postmoderna è caratterizzata dalla liquidità dei legami, dei valori, dei sentimenti, delle emozioni, della vita. I media e i loro messaggi contribuiscono a questa "liquefazione" e in essi si formano e si trasformano le identità degli individui che se non hanno un buon spirito critico per leggerli ed "addomesticarli" rischiano di omologarsi e diventare come chi li guida vorrebbe, dandogli l'illusione di essere degli strumenti democratici. Un'attenzione particolare occorre darla ai soggetti in formazione, a coloro che hanno un'eccellente capacità di usare i media ma non hanno le competenze critiche per abitarli. Sia per i nativi digitali che per gli immigrati digitali, la Media education potrebbe prevenire eventi a volte drammatici di cui si sente parlare sovente: bullismo e cyberbullismo. Questi non dipendono solo ed esclusivamente dai media, ma una vasta letteratura a riguardo conferma che essi hanno un'immensa influenza su episodi di violenza tra i minori, nonostante le misure di tutela prese dagli Organi competenti. I percorsi di Media education insegnano non solo a saper leggere i media ma anche a saperli abitare. Sono tante le iniziative nate per contrastare situazioni di prevaricazione e sopruso messe in atto da una o più persone verso un'altra più debole. Tra queste associazioni come ¿telefono azzurro¿, ¿Polizia Postale¿, ¿InformaGiovani¿, il Governo e tante associazioni no-profit offrono il loro sostegno a chi è interessato o coinvolto, informando, sensibilizzando, dando la possibilità di denunciare anonimamente eventi spiacevoli anche non vissuti direttamente sulla propria pelle.
Adolescenti postmoderni e identità online
SPANO, MAURA
2015/2016
Abstract
Oggetto di questa dissertazione è la relazione tra società, media ed identità. La società postmoderna è caratterizzata dalla liquidità dei legami, dei valori, dei sentimenti, delle emozioni, della vita. I media e i loro messaggi contribuiscono a questa "liquefazione" e in essi si formano e si trasformano le identità degli individui che se non hanno un buon spirito critico per leggerli ed "addomesticarli" rischiano di omologarsi e diventare come chi li guida vorrebbe, dandogli l'illusione di essere degli strumenti democratici. Un'attenzione particolare occorre darla ai soggetti in formazione, a coloro che hanno un'eccellente capacità di usare i media ma non hanno le competenze critiche per abitarli. Sia per i nativi digitali che per gli immigrati digitali, la Media education potrebbe prevenire eventi a volte drammatici di cui si sente parlare sovente: bullismo e cyberbullismo. Questi non dipendono solo ed esclusivamente dai media, ma una vasta letteratura a riguardo conferma che essi hanno un'immensa influenza su episodi di violenza tra i minori, nonostante le misure di tutela prese dagli Organi competenti. I percorsi di Media education insegnano non solo a saper leggere i media ma anche a saperli abitare. Sono tante le iniziative nate per contrastare situazioni di prevaricazione e sopruso messe in atto da una o più persone verso un'altra più debole. Tra queste associazioni come ¿telefono azzurro¿, ¿Polizia Postale¿, ¿InformaGiovani¿, il Governo e tante associazioni no-profit offrono il loro sostegno a chi è interessato o coinvolto, informando, sensibilizzando, dando la possibilità di denunciare anonimamente eventi spiacevoli anche non vissuti direttamente sulla propria pelle.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/122125