Viviamo ormai da qualche anno a questa parte in una società che sempre di più dà importanza allo sviluppo delle tecnologie e all'utilizzo dei Media: come ¿passatempo¿ e come utile strumento per interagire e apprendere, se utilizzato nel modo corretto. La maggior parte della gente tende ancora ad essere contraria all'uso dei Media e del Web come intrattenimento e non riesce a vederne benefici. Si pensi per esempio ad una delle tante citazioni: ¿Il connubio di odio e tecnologia è il massimo pericolo che sovrasti l'umanità. E non mi riferisco alla sola grande tecnologia della bomba atomica, mi riferisco anche alla ¿piccola¿ tecnologia della vita di ogni giorno: conosco persone che stanno per ore davanti al televisore perché hanno disimparato a comunicare tra loro¿ (Wiesenthal). Il mondo della scuola si riparte ancora in due correnti di pensiero: chi ne apprezza la valenza didattica (minoranza) e chi si dimostra dubbioso o contrario all'ingresso della tecnologia nell'insegnamento perché lo vede come ¿un di più¿ non come uno strumento: non ne apprezza l'utilizzo per l'apprendimento, per la ricerca-azione, per la condivisione, tanto meno lo vede come ambiente di apprendimento. Coloro che credono nella didattica dei/attraverso i Media, ne apprezzano e promuovono l'utilizzo in quanto ritengono che possano offrire grandi opportunità pedagogiche-didattiche ai ragazzi già fin dalla tenera età e stimolano l'apprendimento cooperativo e il tutoraggio fra pari. Inoltre i docenti innovativi spesso incontrano difficoltà perché l'istituzione scuola non è dotata di strumenti aggiornati; molte volte sono gli stessi docenti che sopperiscono utilizzando i materiali personali. Sono però proprio questi insegnanti che, seppur con fatica, ne promuovono la diffusione, documentando in Rete i percorsi svolti in classe-laboratorio, richiedendo l'adesione della scuola a bandi ministeriali o ricercando finanziamenti. Ovviamente si parla di un utilizzo dei Media in modo consapevole e con finalità didattiche e di educare all'uso dei Media per lo studio e la comunicazione.

Coding creativo: la Robotica Educativa come ambiente di apprendimento

GIRAUDI, CHIARA
2015/2016

Abstract

Viviamo ormai da qualche anno a questa parte in una società che sempre di più dà importanza allo sviluppo delle tecnologie e all'utilizzo dei Media: come ¿passatempo¿ e come utile strumento per interagire e apprendere, se utilizzato nel modo corretto. La maggior parte della gente tende ancora ad essere contraria all'uso dei Media e del Web come intrattenimento e non riesce a vederne benefici. Si pensi per esempio ad una delle tante citazioni: ¿Il connubio di odio e tecnologia è il massimo pericolo che sovrasti l'umanità. E non mi riferisco alla sola grande tecnologia della bomba atomica, mi riferisco anche alla ¿piccola¿ tecnologia della vita di ogni giorno: conosco persone che stanno per ore davanti al televisore perché hanno disimparato a comunicare tra loro¿ (Wiesenthal). Il mondo della scuola si riparte ancora in due correnti di pensiero: chi ne apprezza la valenza didattica (minoranza) e chi si dimostra dubbioso o contrario all'ingresso della tecnologia nell'insegnamento perché lo vede come ¿un di più¿ non come uno strumento: non ne apprezza l'utilizzo per l'apprendimento, per la ricerca-azione, per la condivisione, tanto meno lo vede come ambiente di apprendimento. Coloro che credono nella didattica dei/attraverso i Media, ne apprezzano e promuovono l'utilizzo in quanto ritengono che possano offrire grandi opportunità pedagogiche-didattiche ai ragazzi già fin dalla tenera età e stimolano l'apprendimento cooperativo e il tutoraggio fra pari. Inoltre i docenti innovativi spesso incontrano difficoltà perché l'istituzione scuola non è dotata di strumenti aggiornati; molte volte sono gli stessi docenti che sopperiscono utilizzando i materiali personali. Sono però proprio questi insegnanti che, seppur con fatica, ne promuovono la diffusione, documentando in Rete i percorsi svolti in classe-laboratorio, richiedendo l'adesione della scuola a bandi ministeriali o ricercando finanziamenti. Ovviamente si parla di un utilizzo dei Media in modo consapevole e con finalità didattiche e di educare all'uso dei Media per lo studio e la comunicazione.
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