L'intenzione di questo elaborato è di approfondire il maltrattamento infantile. In prima analisi esso viene trattato in forma generale partendo dalla storia fino ai giorni nostri delineando le varie forme in cui si può manifestare, i diversi fattori di rischio e di protezione che possono aumentare o diminuire la probabilità di subire violenze. Secondo i dati prelevati da una ricerca effettuata nel 2015 dall'Autorità garante dell'infanzia e dell'adolescenza, CISMAI e Terre des hommes, il numero di bambini e adolescenti maltrattati, in Italia, ammonta a 457.453. Un dato allarmante. La seconda parte, invece, si focalizza sull'analisi del punto di vista di Alice Miller che ci da una possibile interpretazione delle cause che rendono difficile l'accettazione dell'esistenza del maltrattamento infantile e ostacolano l'intervento di supporto. Tutto ha inizio fin da piccoli, quando veniamo "educati" attraverso la pedagogia nera. Gli strumenti che essa utilizza sono: umiliazioni, percosse e assenza di affetto con cui l'adulto cerca di creare un bambino educato e sottomesso ai suoi bisogni e desideri. Esso inoltre, per rispettare il quarto comandamento, non deve ribellarsi a tutto ciò, non deve esprimere la sua rabbia e il suo odio nei confronti del genitore. Il bambino deve, quindi, attuare diverse strategie per poter sopravvivere alla situazione maltrattante che mantengono nascosti i suoi veri sentimenti. Quest'ultimi potranno manifestarsi sotto forma di diversi sintomi e malattie o, in modo più adattivo, con l'arte. Ma la conseguenza più importante e illuminante per comprendere le cause della perpetuazione delle violenze sta proprio nell'alta probabilità che, una volta cresciute, queste persone attiveranno gli stessi comportamenti subiti sui loro figli. Fondamentale, quindi, è diffondere il più possibile questa teoria per poter aiutare le nuove famiglie a creare un rapporto paritario, di supporto, rispetto e amore utilizzando la pedagogia bianca. L'obbiettivo di questa tesi è appunto quello di approfondire un argomento così scomodo per poter aiutare non solo le vittime ma anche gli operatori nell'attuazione di interventi più efficaci e consapevoli delle cause alla base del maltrattamento.

Infanzia negata: la pedagogia nera di Alice Miller

MESSA, SOFIA
2015/2016

Abstract

L'intenzione di questo elaborato è di approfondire il maltrattamento infantile. In prima analisi esso viene trattato in forma generale partendo dalla storia fino ai giorni nostri delineando le varie forme in cui si può manifestare, i diversi fattori di rischio e di protezione che possono aumentare o diminuire la probabilità di subire violenze. Secondo i dati prelevati da una ricerca effettuata nel 2015 dall'Autorità garante dell'infanzia e dell'adolescenza, CISMAI e Terre des hommes, il numero di bambini e adolescenti maltrattati, in Italia, ammonta a 457.453. Un dato allarmante. La seconda parte, invece, si focalizza sull'analisi del punto di vista di Alice Miller che ci da una possibile interpretazione delle cause che rendono difficile l'accettazione dell'esistenza del maltrattamento infantile e ostacolano l'intervento di supporto. Tutto ha inizio fin da piccoli, quando veniamo "educati" attraverso la pedagogia nera. Gli strumenti che essa utilizza sono: umiliazioni, percosse e assenza di affetto con cui l'adulto cerca di creare un bambino educato e sottomesso ai suoi bisogni e desideri. Esso inoltre, per rispettare il quarto comandamento, non deve ribellarsi a tutto ciò, non deve esprimere la sua rabbia e il suo odio nei confronti del genitore. Il bambino deve, quindi, attuare diverse strategie per poter sopravvivere alla situazione maltrattante che mantengono nascosti i suoi veri sentimenti. Quest'ultimi potranno manifestarsi sotto forma di diversi sintomi e malattie o, in modo più adattivo, con l'arte. Ma la conseguenza più importante e illuminante per comprendere le cause della perpetuazione delle violenze sta proprio nell'alta probabilità che, una volta cresciute, queste persone attiveranno gli stessi comportamenti subiti sui loro figli. Fondamentale, quindi, è diffondere il più possibile questa teoria per poter aiutare le nuove famiglie a creare un rapporto paritario, di supporto, rispetto e amore utilizzando la pedagogia bianca. L'obbiettivo di questa tesi è appunto quello di approfondire un argomento così scomodo per poter aiutare non solo le vittime ma anche gli operatori nell'attuazione di interventi più efficaci e consapevoli delle cause alla base del maltrattamento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/122048