Il concetto di consapevolezza corporea è uno degli aspetti fondamentali dell'autoconsapevolezza e della costruzione coerente non solo di un sé corporeo, ma soprattutto della nostra identità individuale. Il modo con cui ci relazioniamo con il nostro corpo, compreso la maniera in cui lo percepiamo, lo controlliamo e come reagiamo affettivamente a ciò che gli accade, è differente dal modo in cui ci relazioniamo con tutti gli altri corpi, od oggetti. Recentemente, la ricerca si è concentrata sulle evidenze fisiologiche dell'esperienza di body ownership e disownership: in questa tesi, in linea con questo orientamento di ricerca, ci siamo posti l'obiettivo di esplorare maggiormente la relazione tra il senso di body ownership ed uno specifico correlato fisiologico, spesso rilevato negli studi sulla Rubber Hand Illusion: la risposta di conduttanza cutanea. La prima parte del presente elaborato è dedicata ai riferimenti bibliografici ed alle teorie più importanti su cui si basa la nostra ricerca, poi descritta nelle seconda parte. Nel primo capitolo, dopo aver cercato di dare una definizione esaustiva del senso body-ownership, abbiamo messo in evidenza la sua distinzione dal fenomeno di embodizzazione, poiché spesso erroneamente considerati come sinonimi. Abbiamo inoltre, riportato uno dei principali paradigmi attraverso il quale, mediante la manipolazione di oggetti esterni al fine di indurre una percezione alterata del proprio corpo, negli ultimi decenni si è cercato di scoprire di più sulle basi neurali e psicologiche sottostanti il senso di consapevolezza corporea: si tratta della Rubber hand Illusion (RHI). Poiché nella RHI, spesso, per controllare la veridicità delle affermazioni dei soggetti, sottoposti a tale illusione, ci si è serviti della rilevazione del parametro fisiologico della conduttanza cutanea, nel secondo capitolo ci siamo posti l'obiettivo di spiegare di che cosa si tratta, quali sono gli strumenti attraverso il quale si misura e la portata delle informazioni che ci fornisce. Nel terzo capitolo abbiamo, poi, riportato gli studi principali sulla Rubber Hand Illusion, condotti attraverso la rilevazione della risposta di conduttanza cutanea: in primis quello di Armel e Ramachandran e in seguito quello di Garbarini, Fornia, Fossataro, Berti, Pia e Gindri, nel quale sono presenti anche pazienti cerebrolesi (pazienti E+) e quello condotto da Ferri e Costantini su soggetti con funzioni cerebrali intatte. Questi ultimi due costituiscono il punto di partenza della nostra ricerca descritta nella seconda parte di questa tesi. In essa abbiamo nuovamente analizzato la relazione tra risposta di conduttanza cutanea e senso di body ownership per capire se fosse possibile replicare un effetto simile a quello trovato negli studi esposti nel capitolo terzo; ovvero, comprendere se una parte del corpo non propria (come una mano di gomma) possa essere embodizzata, così profondamente da implicare un incremento rilevante della SCR, anche in un paradigma differente da quello utilizzato nella RHI, ugualmente volto a modulare il senso di body ownership. In questo studio, in particolare, abbiamo registrato la risposta di conduttanza della mano sinistra, mentre la mano destra o una mano aliena veniva stimolata o solamente minacciata da un apposito strumento. I metodi, i risultati e le discussioni di questa ricerca sono stati ampiamente descritti nei capitoli quarto e quinto.

Modulazione fisiologica della body ownership: misura della conduttanza cutanea durante l'illusione della mano di gomma.

BRINO, SARA
2014/2015

Abstract

Il concetto di consapevolezza corporea è uno degli aspetti fondamentali dell'autoconsapevolezza e della costruzione coerente non solo di un sé corporeo, ma soprattutto della nostra identità individuale. Il modo con cui ci relazioniamo con il nostro corpo, compreso la maniera in cui lo percepiamo, lo controlliamo e come reagiamo affettivamente a ciò che gli accade, è differente dal modo in cui ci relazioniamo con tutti gli altri corpi, od oggetti. Recentemente, la ricerca si è concentrata sulle evidenze fisiologiche dell'esperienza di body ownership e disownership: in questa tesi, in linea con questo orientamento di ricerca, ci siamo posti l'obiettivo di esplorare maggiormente la relazione tra il senso di body ownership ed uno specifico correlato fisiologico, spesso rilevato negli studi sulla Rubber Hand Illusion: la risposta di conduttanza cutanea. La prima parte del presente elaborato è dedicata ai riferimenti bibliografici ed alle teorie più importanti su cui si basa la nostra ricerca, poi descritta nelle seconda parte. Nel primo capitolo, dopo aver cercato di dare una definizione esaustiva del senso body-ownership, abbiamo messo in evidenza la sua distinzione dal fenomeno di embodizzazione, poiché spesso erroneamente considerati come sinonimi. Abbiamo inoltre, riportato uno dei principali paradigmi attraverso il quale, mediante la manipolazione di oggetti esterni al fine di indurre una percezione alterata del proprio corpo, negli ultimi decenni si è cercato di scoprire di più sulle basi neurali e psicologiche sottostanti il senso di consapevolezza corporea: si tratta della Rubber hand Illusion (RHI). Poiché nella RHI, spesso, per controllare la veridicità delle affermazioni dei soggetti, sottoposti a tale illusione, ci si è serviti della rilevazione del parametro fisiologico della conduttanza cutanea, nel secondo capitolo ci siamo posti l'obiettivo di spiegare di che cosa si tratta, quali sono gli strumenti attraverso il quale si misura e la portata delle informazioni che ci fornisce. Nel terzo capitolo abbiamo, poi, riportato gli studi principali sulla Rubber Hand Illusion, condotti attraverso la rilevazione della risposta di conduttanza cutanea: in primis quello di Armel e Ramachandran e in seguito quello di Garbarini, Fornia, Fossataro, Berti, Pia e Gindri, nel quale sono presenti anche pazienti cerebrolesi (pazienti E+) e quello condotto da Ferri e Costantini su soggetti con funzioni cerebrali intatte. Questi ultimi due costituiscono il punto di partenza della nostra ricerca descritta nella seconda parte di questa tesi. In essa abbiamo nuovamente analizzato la relazione tra risposta di conduttanza cutanea e senso di body ownership per capire se fosse possibile replicare un effetto simile a quello trovato negli studi esposti nel capitolo terzo; ovvero, comprendere se una parte del corpo non propria (come una mano di gomma) possa essere embodizzata, così profondamente da implicare un incremento rilevante della SCR, anche in un paradigma differente da quello utilizzato nella RHI, ugualmente volto a modulare il senso di body ownership. In questo studio, in particolare, abbiamo registrato la risposta di conduttanza della mano sinistra, mentre la mano destra o una mano aliena veniva stimolata o solamente minacciata da un apposito strumento. I metodi, i risultati e le discussioni di questa ricerca sono stati ampiamente descritti nei capitoli quarto e quinto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/12176