La relazione concerne le modalità attraverso le quali vengono autorizzate concessioni e modalità per operare nel settore del gioco d'azzardo. Le concessioni vengono rilasciate tramite gare d'appalto ed autorizzazioni amministrative e da parte della polizia al fine di evitare la continua diffusione di attività illecite (le quali risultano perdite per le casse dello Stato). Viene esaminato il caso StanleyBet (compagnia che opera nel campo delle scommesse sportive in Italia da circa 15 anni) la quale svolgeva la sua attività senza autorizzazioni. A causa di ciò, il titolare del centro StanleyBet di Frosinone ha subito il sequestro dei beni senza contropartita economica. Il gestore rivolgendosi alla Corte di giustizia europea, ha ottenuto l'annullamento del suddetto sequestro in quanto i beni di suo possesso sono stati sequestrati senza ottenere una remunerazione dalla vendita di questi. In conclusione, la sentenza del giudice è fortemente discutibile, in quanto il titolare del centro scommesse ha operato per un rilevante arco temporale senza possedere, né titoli concessori, né autorizzazioni di polizia, come prevede la legge nazionale.
La tutela pubblica in materia di gioco d'azzardo. Il caso CGUE del 28-01-2016 (concessione per la raccolta di scommesse)
SOATTO, GABRIELE
2015/2016
Abstract
La relazione concerne le modalità attraverso le quali vengono autorizzate concessioni e modalità per operare nel settore del gioco d'azzardo. Le concessioni vengono rilasciate tramite gare d'appalto ed autorizzazioni amministrative e da parte della polizia al fine di evitare la continua diffusione di attività illecite (le quali risultano perdite per le casse dello Stato). Viene esaminato il caso StanleyBet (compagnia che opera nel campo delle scommesse sportive in Italia da circa 15 anni) la quale svolgeva la sua attività senza autorizzazioni. A causa di ciò, il titolare del centro StanleyBet di Frosinone ha subito il sequestro dei beni senza contropartita economica. Il gestore rivolgendosi alla Corte di giustizia europea, ha ottenuto l'annullamento del suddetto sequestro in quanto i beni di suo possesso sono stati sequestrati senza ottenere una remunerazione dalla vendita di questi. In conclusione, la sentenza del giudice è fortemente discutibile, in quanto il titolare del centro scommesse ha operato per un rilevante arco temporale senza possedere, né titoli concessori, né autorizzazioni di polizia, come prevede la legge nazionale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/121692