La presente dissertazione finale si pone l'obiettivo di indagare le rappresentazioni dell'assistente sociale nei media. Nello specifico, rifletterà su quanto la professione sia rappresentata in modo parziale e stereotipato, cercando di comprendere i motivi e le difficoltà che alimentano un'immagine dell'assistente sociale spesso riduttiva ed incapace di comprendere le mille sfaccettature di un incarico che, ancora oggi, possiede scarso credito sociale. Si intende, altresì, evidenziare la necessità per i futuri assistenti sociale di formarsi per sviluppare la capacità di lavorare con i mezzi di comunicazione di massa. In questo modo sarà più semplice dar voce agli assistenti sociali e comunicare la propria professione in modo efficace. Eliminando gli atteggiamenti vittimisti e autoreferenziali si potrà porre l'attenzione anche su ciò che funziona e non sempre e solo sulle criticità, offrendo maggior spazio alla quotidianità invece che all'eccezionalità. Iniziando dall'analisi dei media, del loro potere e di come si leghino alle rappresentazioni degli individui, si procederà nell'osservare, nello specifico, quali sono le rappresentazioni dell'assistente sociale più frequentemente presentate nei quotidiani, e nelle produzioni cinematografiche.
L'assistente sociale nei media. Una sfida del presente per superare stereotipi e semplificazioni
VAZQUEZ, ELIA CARLOS
2015/2016
Abstract
La presente dissertazione finale si pone l'obiettivo di indagare le rappresentazioni dell'assistente sociale nei media. Nello specifico, rifletterà su quanto la professione sia rappresentata in modo parziale e stereotipato, cercando di comprendere i motivi e le difficoltà che alimentano un'immagine dell'assistente sociale spesso riduttiva ed incapace di comprendere le mille sfaccettature di un incarico che, ancora oggi, possiede scarso credito sociale. Si intende, altresì, evidenziare la necessità per i futuri assistenti sociale di formarsi per sviluppare la capacità di lavorare con i mezzi di comunicazione di massa. In questo modo sarà più semplice dar voce agli assistenti sociali e comunicare la propria professione in modo efficace. Eliminando gli atteggiamenti vittimisti e autoreferenziali si potrà porre l'attenzione anche su ciò che funziona e non sempre e solo sulle criticità, offrendo maggior spazio alla quotidianità invece che all'eccezionalità. Iniziando dall'analisi dei media, del loro potere e di come si leghino alle rappresentazioni degli individui, si procederà nell'osservare, nello specifico, quali sono le rappresentazioni dell'assistente sociale più frequentemente presentate nei quotidiani, e nelle produzioni cinematografiche.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
746648_lassistentesocialeneimediaunasfidadelpresentepersuperarestereotipiesemplificazion.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.17 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.17 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/121416