L'ecosistema delle startup si sta confrontando con una moltitudine di investitori e di imprese di ventur capital all'affannosa ricerca di idee innovative e di potenziali di crescita. La numerosità, la specificità e il diverso grado di maturazione delle startup non consentono di basare le scelte di investimento su semplici valutazioni empiriche dei rischi e dei potenziali benefici di ciascuna impresa. Appare sempre più necessario analizzarli su basi quantitative, apprezzando scientificamente tutti i fattori di successo dell'impresa innovativa. Fra questi, nel mondo scientifico sta prendendo forma l'idea che uno degli ingredienti del successo di una startup sia costituito dagli psico-comportamenti del capitale umano della neo-impresa, per lo più circoscritto agli stessi soci fondatori, in gergo ¿startupper¿. Partendo da basi teoriche sono state identificate alcune caratteristiche psico-comportamentali specifiche che possono facilitare o meno la crescita e lo sviluppo dell'iniziativa. Tuttavia, per giustificare la ripetibilità del rapporto di causa-effetto e rendere così più affidabili le scelte degli investitori, è necessario ottenere una adeguata evidenza sperimentale. Così, di recente sono state condotte indagini sperimentali atte a raccogliere una base di dati opportuna per correlare queste caratteristiche psico-comportamentali al successo, o all'insuccesso, della startup. Lo scopo di questo studio è proprio quello di analizzare i dati sperimentali raccolti e di cercare le correlazioni statistiche più significative tra alcune di queste caratteristiche (ciascuna identificata da una variabile/mutabile specifica) e il grado di successo della startup. I risultati, sebbene ancora basati su un campione limitato, sono tuttavia confortanti e consentono di tracciare quantitativamente le relazioni suddette così da poterle conglobare all'interno di un modello causale.

Il fattore umano come elemento di successo nelle startup

LOMBARDI, LIVIA
2015/2016

Abstract

L'ecosistema delle startup si sta confrontando con una moltitudine di investitori e di imprese di ventur capital all'affannosa ricerca di idee innovative e di potenziali di crescita. La numerosità, la specificità e il diverso grado di maturazione delle startup non consentono di basare le scelte di investimento su semplici valutazioni empiriche dei rischi e dei potenziali benefici di ciascuna impresa. Appare sempre più necessario analizzarli su basi quantitative, apprezzando scientificamente tutti i fattori di successo dell'impresa innovativa. Fra questi, nel mondo scientifico sta prendendo forma l'idea che uno degli ingredienti del successo di una startup sia costituito dagli psico-comportamenti del capitale umano della neo-impresa, per lo più circoscritto agli stessi soci fondatori, in gergo ¿startupper¿. Partendo da basi teoriche sono state identificate alcune caratteristiche psico-comportamentali specifiche che possono facilitare o meno la crescita e lo sviluppo dell'iniziativa. Tuttavia, per giustificare la ripetibilità del rapporto di causa-effetto e rendere così più affidabili le scelte degli investitori, è necessario ottenere una adeguata evidenza sperimentale. Così, di recente sono state condotte indagini sperimentali atte a raccogliere una base di dati opportuna per correlare queste caratteristiche psico-comportamentali al successo, o all'insuccesso, della startup. Lo scopo di questo studio è proprio quello di analizzare i dati sperimentali raccolti e di cercare le correlazioni statistiche più significative tra alcune di queste caratteristiche (ciascuna identificata da una variabile/mutabile specifica) e il grado di successo della startup. I risultati, sebbene ancora basati su un campione limitato, sono tuttavia confortanti e consentono di tracciare quantitativamente le relazioni suddette così da poterle conglobare all'interno di un modello causale.
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