La crisi finanziaria sorta nel 2007 negli Stati Uniti è ormai da anni al centro di dibattiti internazionali. L'elaborato è stato strutturato in maniera tale da fornire una spiegazione su quello che è stato lo sviluppo di una bolla speculativa generatasi nel mercato immobiliare statunitense all'inizio del ventunesimo secolo, e il contributo della stessa al crearsi della crisi. L'analisi partirà da una prima osservazione su quello che è stato l'andamento del mercato degli immobili tra il periodo immediatamente successivo la conclusione della Seconda Guerra Mondiale e la fine del ventesimo secolo. Particolare attenzione verrà successivamente posta nei confronti della politica monetaria intrapresa dal Federal Reserve System (Banca Centrale degli Stati Uniti d'America), e gli effetti che questa ha generato nel mercato in oggetto. Altri elementi che hanno sicuramente contribuito all'incremento della domanda immobiliare, e devono pertanto essere presi in considerazione, riguardano: le nuove politiche adottate dalle banche statunitensi per la concessione di prestiti e l'introduzione di strumenti finanziari innovativi (titoli obbligazionari garantiti da mutui ipotecari). Queste nuove politiche hanno apportato variazioni nelle regole di approvazione dei mutui rendendole molto meno severe. Tutto ciò ha comportato la concessione di prestiti anche a individui che hanno una probabilità relativamente alta di non essere in grado di ripagare il mutuo; tutti coloro che vengono definiti clienti ¿subprime¿. L'elaborato prosegue descrivendo il periodo che va dal 2003 al 2006, durante il quale si verificò la fase di massima crescita nei prezzi del mercato immobiliare. Viene poi aperta una parentesi sulla situazione europea dove il mercato di diversi paesi, seppure con tempistiche differenti, ha seguito lo stesso andamento di quello americano. La parte successiva tratterà la fase di crisi che affrontò il mercato immobiliare a partire dalla seconda metà del 2006 al quale è strettamente legato il crollo del mercato subprime e di tutti i titoli obbligazionari legati. Le dimensioni raggiunte dal mercato di questi titoli diede il suo importante contributo allo scatenarsi di una crisi finanziaria che avrebbe trascinato l'economia mondiale in una profonda recessione. In conclusione verrà fatto un breve accenno sull'attuale situazione americana e su quelli che possono presentarsi come potenziali pericoli all'orizzonte.
Il mercato immobiliare statunitense: una bolla speculativa che ha messo in crisi il sistema finanziario globale
DONATELLI, GIOVANNI
2011/2012
Abstract
La crisi finanziaria sorta nel 2007 negli Stati Uniti è ormai da anni al centro di dibattiti internazionali. L'elaborato è stato strutturato in maniera tale da fornire una spiegazione su quello che è stato lo sviluppo di una bolla speculativa generatasi nel mercato immobiliare statunitense all'inizio del ventunesimo secolo, e il contributo della stessa al crearsi della crisi. L'analisi partirà da una prima osservazione su quello che è stato l'andamento del mercato degli immobili tra il periodo immediatamente successivo la conclusione della Seconda Guerra Mondiale e la fine del ventesimo secolo. Particolare attenzione verrà successivamente posta nei confronti della politica monetaria intrapresa dal Federal Reserve System (Banca Centrale degli Stati Uniti d'America), e gli effetti che questa ha generato nel mercato in oggetto. Altri elementi che hanno sicuramente contribuito all'incremento della domanda immobiliare, e devono pertanto essere presi in considerazione, riguardano: le nuove politiche adottate dalle banche statunitensi per la concessione di prestiti e l'introduzione di strumenti finanziari innovativi (titoli obbligazionari garantiti da mutui ipotecari). Queste nuove politiche hanno apportato variazioni nelle regole di approvazione dei mutui rendendole molto meno severe. Tutto ciò ha comportato la concessione di prestiti anche a individui che hanno una probabilità relativamente alta di non essere in grado di ripagare il mutuo; tutti coloro che vengono definiti clienti ¿subprime¿. L'elaborato prosegue descrivendo il periodo che va dal 2003 al 2006, durante il quale si verificò la fase di massima crescita nei prezzi del mercato immobiliare. Viene poi aperta una parentesi sulla situazione europea dove il mercato di diversi paesi, seppure con tempistiche differenti, ha seguito lo stesso andamento di quello americano. La parte successiva tratterà la fase di crisi che affrontò il mercato immobiliare a partire dalla seconda metà del 2006 al quale è strettamente legato il crollo del mercato subprime e di tutti i titoli obbligazionari legati. Le dimensioni raggiunte dal mercato di questi titoli diede il suo importante contributo allo scatenarsi di una crisi finanziaria che avrebbe trascinato l'economia mondiale in una profonda recessione. In conclusione verrà fatto un breve accenno sull'attuale situazione americana e su quelli che possono presentarsi come potenziali pericoli all'orizzonte.File | Dimensione | Formato | |
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