In questa trattazione, mi ripropongo di analizzare l'importanza dell'imperium romanum a livello politico; di provare a scandagliare le ragioni politico-amministrative che hanno reso il dominio di Roma antica un esempio e un modello. L'idea di partenza è stata quella di osservare alcuni degli aspetti fondamentali in cui l'impero romano eccelleva e che rappresentavano la base della sua potenza, considerandole come parte di quelle strategie adottate con cui mantennero un controllo su territori eterogenei per lingua, tradizioni, costumi e mentalità. Tra i più importanti e significativi, ricordiamo sicuramente le capacità di conquista che si concretizzavano nelle sue legioni, nell'abilità di organizzare e controllare i territori appena conquistati e nella capacità di suscitare una subitanea adesione e partecipazione da parte degli sconfitti. È relativamente facile conquistare territori o sconfiggere armate nemiche, ma la difficoltà più grande sorge immediatamente dopo; il problema si presenta nella fase successiva, quando cioè si deve essere in grado di mantenere, preservare e conservare a lungo tale dominio, in modo che esso superi la vita del suo fondatore. Si pensi a Gengis Khan, in grado di dare momentaneamente vita al più grande impero terrestre della storia umana, ma la cui durata si misura in meno due secoli (1206-1368), o ancora meglio ad Alessandro Magno e al suo sconfinato ma neanche ventennale impero, che sopravvisse alla morte del suo fondatore, solo frammentandosi nei minori e litigiosi regni ellenistici. Ecco che quindi anche in questo caso l'impero romano, uno dei più longevi imperi della storia insieme a quello Cinese, rappresenta un caso eccezionale, da studiare, analizzare e approfondire e in certo qual modo ammirare. Ciò che mi ripropongo in questo saggio quindi è analizzare brevemente alcuni fondamentali aspetti che hanno permesso all'impero romano di durare così a lungo; quelle caratteristiche basilari sviluppate ben prima dell'età imperiale e il cui sapiente e sagace impiego vale ancora attualmente e rimane sempre un argomento di discussione; quegli stratagemmi e accorgimenti che hanno rappresentato la chiave di volta nella realizzazione e preservazione dell' imperium romanum, come l'esercito, l'uso della cittadinanza come strumento di controllo e asservimento della popolazione o la sagace organizzazione del territorio attraverso la costruzione di strade, ponti, acquedotti, e, soprattutto, città . Sono stati proprio questi elementi infatti e queste qualità che hanno sostenuto così a lungo l'impero romano; che hanno attirato l'attenzione degli storici nel corso dei secoli successivi e che sono stati sempre e costantemente ripresi come inevitabili punti di riferimento e di confronto, sia che fosse criticato o apprezzato come istituzione. Tra coloro che sicuramente hanno attinto e si sono serviti maggiormente dell'impero romano e delle sue metodologie, o che comunque hanno guardato ad esso, troviamo il mondo anglosassone ed in particolare gli Stati Uniti. E sarà proprio a loro che guarderò nella parte finale di questa tesina, cercando di capire e di trovare il perché di una simile ripresa e pretesa di continuazione.

Imperium Romanum: affermazione e longevità di un impero

PEDRAZZO, GABRIELE
2011/2012

Abstract

In questa trattazione, mi ripropongo di analizzare l'importanza dell'imperium romanum a livello politico; di provare a scandagliare le ragioni politico-amministrative che hanno reso il dominio di Roma antica un esempio e un modello. L'idea di partenza è stata quella di osservare alcuni degli aspetti fondamentali in cui l'impero romano eccelleva e che rappresentavano la base della sua potenza, considerandole come parte di quelle strategie adottate con cui mantennero un controllo su territori eterogenei per lingua, tradizioni, costumi e mentalità. Tra i più importanti e significativi, ricordiamo sicuramente le capacità di conquista che si concretizzavano nelle sue legioni, nell'abilità di organizzare e controllare i territori appena conquistati e nella capacità di suscitare una subitanea adesione e partecipazione da parte degli sconfitti. È relativamente facile conquistare territori o sconfiggere armate nemiche, ma la difficoltà più grande sorge immediatamente dopo; il problema si presenta nella fase successiva, quando cioè si deve essere in grado di mantenere, preservare e conservare a lungo tale dominio, in modo che esso superi la vita del suo fondatore. Si pensi a Gengis Khan, in grado di dare momentaneamente vita al più grande impero terrestre della storia umana, ma la cui durata si misura in meno due secoli (1206-1368), o ancora meglio ad Alessandro Magno e al suo sconfinato ma neanche ventennale impero, che sopravvisse alla morte del suo fondatore, solo frammentandosi nei minori e litigiosi regni ellenistici. Ecco che quindi anche in questo caso l'impero romano, uno dei più longevi imperi della storia insieme a quello Cinese, rappresenta un caso eccezionale, da studiare, analizzare e approfondire e in certo qual modo ammirare. Ciò che mi ripropongo in questo saggio quindi è analizzare brevemente alcuni fondamentali aspetti che hanno permesso all'impero romano di durare così a lungo; quelle caratteristiche basilari sviluppate ben prima dell'età imperiale e il cui sapiente e sagace impiego vale ancora attualmente e rimane sempre un argomento di discussione; quegli stratagemmi e accorgimenti che hanno rappresentato la chiave di volta nella realizzazione e preservazione dell' imperium romanum, come l'esercito, l'uso della cittadinanza come strumento di controllo e asservimento della popolazione o la sagace organizzazione del territorio attraverso la costruzione di strade, ponti, acquedotti, e, soprattutto, città . Sono stati proprio questi elementi infatti e queste qualità che hanno sostenuto così a lungo l'impero romano; che hanno attirato l'attenzione degli storici nel corso dei secoli successivi e che sono stati sempre e costantemente ripresi come inevitabili punti di riferimento e di confronto, sia che fosse criticato o apprezzato come istituzione. Tra coloro che sicuramente hanno attinto e si sono serviti maggiormente dell'impero romano e delle sue metodologie, o che comunque hanno guardato ad esso, troviamo il mondo anglosassone ed in particolare gli Stati Uniti. E sarà proprio a loro che guarderò nella parte finale di questa tesina, cercando di capire e di trovare il perché di una simile ripresa e pretesa di continuazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/121244