In creating and doing my work I put as target to analyze differences and points of contact of two major theories of deviance: the theory of social control and the theory of subculture. The first theory, which Travis Hirschi is the most authoritative exponent, see how social ties are weak because of the deviation, then reading in pessimistic key the human nature. Will be more likely that a person commits an offense when his emotional ties, material, temporal and moral society is precarious. The theory of subculture, developed by the Chicago School in 1929, looking rather like the deviance arises in a criminal subculture in which the subject is complying and that has other different values and standards than those of society in general, which are transmitted through communication with other people in the same group from generation to generation. Both theories are based on the influence and social control but giving merits and different causes, focusing on the contrast between social and cultural structure and analyzing the environment in which we live. Even under these different optics, the individual takes a more active or passive role: it is considered morally weak in the theory of social control, holding an active role in relation to society, becomes secondary to the true subject of the theory of deviant subculture, the group. The aim of my thesis is therefore to investigate and to compare two different lines of thought that have dealt with the same theme.
Nel creare e svolgere il mio lavoro mi pongo come obiettivo analizzare divergenze e punti di contatto di due importanti teorie della devianza: la teoria del controllo sociale e la teoria della subcultura. La prima teoria, di cui Travis Hirschi è il più autorevole esponente, osserva come siano i legami sociali deboli la causa della devianza, leggendo dunque in chiave pessimistica la natura umana. Sarà più probabile che un soggetto compia un reato quando i suoi legami affettivi, materiali, temporali e morali con la società sono precari. La teoria della subcultura, sviluppata dalla scuola di Chicago nel 1929, osserva invece come la devianza nasca in una subcultura criminale a cui il soggetto si conforma e che ha valori e norme diversi da quelli della società in generale, che vengono trasmessi attraverso la comunicazione con altre persone appartenenti allo stesso gruppo di generazione in generazione. Entrambe le teorie si basano sull'influenza e sul controllo sociale ma conferendogli meriti e cause differenti, soffermandosi sul contrasto tra struttura sociale e culturale e analizzando l'ambiente in cui si vive. Anche l'individuo assume, sotto queste diverse ottiche, un ruolo più attivo o passivo: se è considerato moralmente debole nella teoria del controllo sociale, detenendo un ruolo attivo in rapporto alla società, diviene più secondario di fronte al vero soggetto deviante della teoria della subcultura, il gruppo. L'intento della mia tesi è dunque quello di approfondire e mettere a confronto due linee di pensiero differenti che si sono occupate dello stesso tema.
L'influenza dell'ambiente sui comportamenti devianti.
FAVA, ARIANNA
2011/2012
Abstract
Nel creare e svolgere il mio lavoro mi pongo come obiettivo analizzare divergenze e punti di contatto di due importanti teorie della devianza: la teoria del controllo sociale e la teoria della subcultura. La prima teoria, di cui Travis Hirschi è il più autorevole esponente, osserva come siano i legami sociali deboli la causa della devianza, leggendo dunque in chiave pessimistica la natura umana. Sarà più probabile che un soggetto compia un reato quando i suoi legami affettivi, materiali, temporali e morali con la società sono precari. La teoria della subcultura, sviluppata dalla scuola di Chicago nel 1929, osserva invece come la devianza nasca in una subcultura criminale a cui il soggetto si conforma e che ha valori e norme diversi da quelli della società in generale, che vengono trasmessi attraverso la comunicazione con altre persone appartenenti allo stesso gruppo di generazione in generazione. Entrambe le teorie si basano sull'influenza e sul controllo sociale ma conferendogli meriti e cause differenti, soffermandosi sul contrasto tra struttura sociale e culturale e analizzando l'ambiente in cui si vive. Anche l'individuo assume, sotto queste diverse ottiche, un ruolo più attivo o passivo: se è considerato moralmente debole nella teoria del controllo sociale, detenendo un ruolo attivo in rapporto alla società, diviene più secondario di fronte al vero soggetto deviante della teoria della subcultura, il gruppo. L'intento della mia tesi è dunque quello di approfondire e mettere a confronto due linee di pensiero differenti che si sono occupate dello stesso tema.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/121236