INTRODUZIONE Nel presente elaborato analizzerò la letteratura più recente in merito alla relazione tra neuroni specchio e disturbo autistico. Sebbene non abbia la pretesa dell'esaustività, ho tentato di approfondire in particolare i trattamenti che tengono conto della relazione tra autismo e il complesso sistema dei neuroni specchio. I neuroni specchio sono una specifica classe di neuroni che si attivano in situazioni particolari, ovvero quando un individuo compie un'azione o quando assiste alla stessa azione compiuta da qualche altra persona. Partendo dai dati ricavati dagli esperimenti sui primati si è passati al modello umano che hanno confermato la presenza anche nell'uomo di un sistema mirror. Anche se la letteratura neuroscientifica non ha unanimemente accettato questa scoperta, ormai la sua esistenza è confermata da innumerevoli studi. I principali studi sui neuroni specchio nell'uomo riguardano l'imitazione, il linguaggio e più in generale la dimensione dell'interazione sociale. Proprio per questo motivo è interessante studiare il rapporto tra i neuroni specchio e l'autismo, un disturbo dello sviluppo neurologico caratterizzato dalla compromissione dell'interazione sociale e da numerosi, e caratteristici, deficit sia della comunicazione verbale che di quella non verbale e che provoca comportamenti non sempre socialmente ritenuti normali. Nel primo capitolo si è voluto descrivere il sistema dei neuroni specchio utilizzando come linea guida tutti gli esperimenti svolti al fine di comprendere al meglio la sua complessità e per poter sfruttare al meglio le sue potenzialità; partendo dalla sua localizzazione anatomica si è esplorata la sua implicazione in attività complesse come il linguaggio e più in generale i rapporti sociali. Nel secondo capitolo si è analizzato il disturbo autistico seguendo sia le linee guide del DSM-IV, sia del più recente DSM-V, ovvero i più completi manuali diagnostici e statistici dei disturbi mentali. Sono stati messi in luce non solo l'evoluzione e il decorso del disturbo, ma anche i possibili trattamenti. Infine, sono state descritte le più recenti spiegazioni anatomo-fisiologiche del disturbo autistico. Nel terzo, e ultimo, capitolo sono stati analizzati alcuni dei contributi scientifici che hanno messo in relazione il disturbo autistico in particolare con il linguaggio e la relazione empatica. Infine sono state descritte alcune delle più recenti applicazioni terapeutiche delle scoperte scientifiche.

Neuroni specchio e autismo

CAVIGLIA, PAOLO
2015/2016

Abstract

INTRODUZIONE Nel presente elaborato analizzerò la letteratura più recente in merito alla relazione tra neuroni specchio e disturbo autistico. Sebbene non abbia la pretesa dell'esaustività, ho tentato di approfondire in particolare i trattamenti che tengono conto della relazione tra autismo e il complesso sistema dei neuroni specchio. I neuroni specchio sono una specifica classe di neuroni che si attivano in situazioni particolari, ovvero quando un individuo compie un'azione o quando assiste alla stessa azione compiuta da qualche altra persona. Partendo dai dati ricavati dagli esperimenti sui primati si è passati al modello umano che hanno confermato la presenza anche nell'uomo di un sistema mirror. Anche se la letteratura neuroscientifica non ha unanimemente accettato questa scoperta, ormai la sua esistenza è confermata da innumerevoli studi. I principali studi sui neuroni specchio nell'uomo riguardano l'imitazione, il linguaggio e più in generale la dimensione dell'interazione sociale. Proprio per questo motivo è interessante studiare il rapporto tra i neuroni specchio e l'autismo, un disturbo dello sviluppo neurologico caratterizzato dalla compromissione dell'interazione sociale e da numerosi, e caratteristici, deficit sia della comunicazione verbale che di quella non verbale e che provoca comportamenti non sempre socialmente ritenuti normali. Nel primo capitolo si è voluto descrivere il sistema dei neuroni specchio utilizzando come linea guida tutti gli esperimenti svolti al fine di comprendere al meglio la sua complessità e per poter sfruttare al meglio le sue potenzialità; partendo dalla sua localizzazione anatomica si è esplorata la sua implicazione in attività complesse come il linguaggio e più in generale i rapporti sociali. Nel secondo capitolo si è analizzato il disturbo autistico seguendo sia le linee guide del DSM-IV, sia del più recente DSM-V, ovvero i più completi manuali diagnostici e statistici dei disturbi mentali. Sono stati messi in luce non solo l'evoluzione e il decorso del disturbo, ma anche i possibili trattamenti. Infine, sono state descritte le più recenti spiegazioni anatomo-fisiologiche del disturbo autistico. Nel terzo, e ultimo, capitolo sono stati analizzati alcuni dei contributi scientifici che hanno messo in relazione il disturbo autistico in particolare con il linguaggio e la relazione empatica. Infine sono state descritte alcune delle più recenti applicazioni terapeutiche delle scoperte scientifiche.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/121022