La scelta dell'argomento, inerente la necessità della Forza Armata di garantire alle proprie unità strumenti e risorse necessarie per l'utilizzo della maggior parte, se non la totalità, dei mezzi e materiali di cui sono equipaggiati, prende spunto dagli studi conseguiti. Il lavoro, impostato come trattazione circa i modelli matematici impiegati nella progettazione di strumenti, militari e non, che permettano la fruizione di risorse elettriche, prevede inizialmente una introduzione alla materia trattata ed un inquadramento militare circa gli impieghi di tali materiali. Solo successivamente verrà approfondito lo strumento oggetto di trattazione, il generatore ad induzione elettrica, parlando del suo funzionamento, delle leggi matematiche utilizzate per la progettazione dello stesso e delle tipologie di generatori in dotazione, che si distinguono principalmente per capacità ed impiego. Il quesito iniziale posto riguarda il motivo della scelta operata dalla Forza Armata e ricaduta proprio sul generatore a induzione anziché, per fare un esempio, su pannelli fotovoltaici, presenti in realtà in alcune strutture per concessione di ditte civili, o sulle pale eoliche. Oltre ad evidenti questioni economiche, che comporterebbero un ingente innalzamento delle risorse pecuniarie necessarie, le origini di tale decisione hanno motivazione certamente pratica. Difatti la soluzione fotovoltaica, in ambito militare, risulta poco percorribile, specie fuori area, date le necessità di risorse elettriche per il funzionamento, soprattutto notturno, di materiali fondamentali per la difesa delle basi stesse, in merito alla Force Protection (FP), oltre a risultare poco agevole la loro disinstallazione istantanea, in caso di necessario abbandono della caserma. Per quanto riguarda, invece le pale eoliche, risulta ancora più evidente quanto tale soluzione sia poco praticabile in ambito militare in quanto la loro grandezza e imponenza ha una eccessiva rilevanza visiva e tempi di istallazione e disinstallazione troppo lunghi. Istallare pale eoliche significherebbe sottolineare in maniera evidente la posizione della base stessa e la presenza militare sul territorio a distanze rilevanti. La comodità del generatore ad induzione è imprescindibile per le necessità della Forza Armata, essendo possibile, in qualunque momento e circostanza, attingere a tale sorgente elettrica. Inoltre attraverso approfonditi studi, protratti nel tempo ed atti a rendere sempre più efficienti tali strumenti, sono stati progettati generatori di nuova generazione in grado di sfruttare nel migliore dei modi l'alimentazione dei motori annessi, nella maggior parte dei casi a gasolio, riducendo al minimo gli attriti e le resistenze. Il risultato è uno strumento che, a scapito di un modesto inquinamento acustico, che però in ambito militare è comunque da tenere in considerazione dal momento che facilita l'individuazione dell'installazione, permette al militare l'utilizzo di una vasta gamma di servizi che vanno dai sistemi di protezione e difesa, a quelli atti a migliorare la qualità di vita delle unità sul campo, come ad esempio depuratori di acqua o illuminazione. Da ciò possiamo capire l'importanza dell'argomento e la rilevanza nell'ambito militare; senza essi infatti, sarebbe impossibile la realizzazione di alcune operazioni, alla base dello strumento militare.

PRODUZIONE E UTILIZZO DI ENERGIA ELETTRICA IN INSTALLAZIONI MILITARI

MOLLENBECK PISANTI, ANDREA
2015/2016

Abstract

La scelta dell'argomento, inerente la necessità della Forza Armata di garantire alle proprie unità strumenti e risorse necessarie per l'utilizzo della maggior parte, se non la totalità, dei mezzi e materiali di cui sono equipaggiati, prende spunto dagli studi conseguiti. Il lavoro, impostato come trattazione circa i modelli matematici impiegati nella progettazione di strumenti, militari e non, che permettano la fruizione di risorse elettriche, prevede inizialmente una introduzione alla materia trattata ed un inquadramento militare circa gli impieghi di tali materiali. Solo successivamente verrà approfondito lo strumento oggetto di trattazione, il generatore ad induzione elettrica, parlando del suo funzionamento, delle leggi matematiche utilizzate per la progettazione dello stesso e delle tipologie di generatori in dotazione, che si distinguono principalmente per capacità ed impiego. Il quesito iniziale posto riguarda il motivo della scelta operata dalla Forza Armata e ricaduta proprio sul generatore a induzione anziché, per fare un esempio, su pannelli fotovoltaici, presenti in realtà in alcune strutture per concessione di ditte civili, o sulle pale eoliche. Oltre ad evidenti questioni economiche, che comporterebbero un ingente innalzamento delle risorse pecuniarie necessarie, le origini di tale decisione hanno motivazione certamente pratica. Difatti la soluzione fotovoltaica, in ambito militare, risulta poco percorribile, specie fuori area, date le necessità di risorse elettriche per il funzionamento, soprattutto notturno, di materiali fondamentali per la difesa delle basi stesse, in merito alla Force Protection (FP), oltre a risultare poco agevole la loro disinstallazione istantanea, in caso di necessario abbandono della caserma. Per quanto riguarda, invece le pale eoliche, risulta ancora più evidente quanto tale soluzione sia poco praticabile in ambito militare in quanto la loro grandezza e imponenza ha una eccessiva rilevanza visiva e tempi di istallazione e disinstallazione troppo lunghi. Istallare pale eoliche significherebbe sottolineare in maniera evidente la posizione della base stessa e la presenza militare sul territorio a distanze rilevanti. La comodità del generatore ad induzione è imprescindibile per le necessità della Forza Armata, essendo possibile, in qualunque momento e circostanza, attingere a tale sorgente elettrica. Inoltre attraverso approfonditi studi, protratti nel tempo ed atti a rendere sempre più efficienti tali strumenti, sono stati progettati generatori di nuova generazione in grado di sfruttare nel migliore dei modi l'alimentazione dei motori annessi, nella maggior parte dei casi a gasolio, riducendo al minimo gli attriti e le resistenze. Il risultato è uno strumento che, a scapito di un modesto inquinamento acustico, che però in ambito militare è comunque da tenere in considerazione dal momento che facilita l'individuazione dell'installazione, permette al militare l'utilizzo di una vasta gamma di servizi che vanno dai sistemi di protezione e difesa, a quelli atti a migliorare la qualità di vita delle unità sul campo, come ad esempio depuratori di acqua o illuminazione. Da ciò possiamo capire l'importanza dell'argomento e la rilevanza nell'ambito militare; senza essi infatti, sarebbe impossibile la realizzazione di alcune operazioni, alla base dello strumento militare.
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