Xylophagous insects feed on wood for their entire life cycle or part of it and they are very important in forestry because due to their trophic and reproductive activity or for simple shelter, they burrow tunnels into the wood causing the death of the plant, a decrease of the mechanical strength of structural woods or relevant technological damage. Nevertheless, xylophagous behavior is a fundamental component of the forest ecosystems because it contributes to the degradation of the organic matter as in the case of the species Ips typographus L., commonly known as the European spruce bark beetle. Abnormal weather events or anthropic activities may increase the number of the populations and consequently some pests, feeding on decaying or weakened plants, can also spread to healthy hosts causing consistent blights. Furthermore, some species such as Tomicus minor Harting and T. piniperda L. are carriers of blue-stain fungi; this fungi lead to a reduction in the value of timber or timber products by discoloring sapwood. All these problems can be caused by both native and alien species, but in the latter case the effects are more severe because, in absence of natural enemies, they can quickly spread affecting new areas. It is the case of the species Anoplophora chinensis (Forster) and the congeneric A. glabripennis (Motschulsky) recently introduced in Lombardy and Veneto regions, respectively. They are beetles native to Asia accidentally introduced by humans through the trade of infested plants or plant material. In both cases the larvae, with their trophic activity, damage the conducting vessels of the phloem and sapwood causing the interruption of the flow of sap, causing tree mortality. Since they are species highly polyphagous, the authorities decided to adopt strict control strategies especially against the species A. chinensis by a Ministerial Decree of mandatory control. It consists on the cutting down of the affected plants and in the creation of buffer zones where the host plants are periodically monitored. The use of alternative methods (chimica and biological) still being tested by many countries, including Italy, did not give actually any satisfactory results.
Gli insetti xilofagi si nutrono di legno per l'intero ciclo biologico o parte di esso e sono particolarmente importanti in campo forestale in quanto per necessità trofiche, riproduttive o di semplice ricovero scavano gallerie nel legno che possono nei casi più gravi portare a morte la pianta, diminuire la resistenza meccanica di legni strutturali o ancora arrecare danni tecnologici di rilievo. Non bisogna però dimenticare come la xilofagia rappresenti una componente fondamentale per il funzionamento degli ecosistemi forestali, in quanto contribuisce alla degradazione della sostanza organica come avviene ad esempio nel caso della specie Ips typographus L., meglio conosciuto come bostrico tipografo a carico prevalentemente dell'abete rosso. Eventi climatici anomali o interventi antropici in alcuni ambienti possono però aumentare il numero delle popolazioni presenti e di conseguenza alcune specie legate a piante deperienti o indebolite possono diffondersi anche su popolamenti sani causando morie consistenti. Inoltre alcuni insetti come Tomicus minor Harting e T. piniperda L. sono vettori di funghi responsabili dell'azzurramento e causano conseguenti riduzioni del valore estetico del legname che risulta deprezzato a causa del difetto nel colore. Tutte queste problematiche possono essere causate sia da specie autoctone che alloctone, ma in quest'ultimo caso gli effetti sono più gravi in quanto esse, in mancanza nei nuovi luoghi di limitatori naturali, possono diffondersi rapidamente come sta accadendo in regione Lombardia per la specie Anoplophora chinensis (Forster) e in Veneto per la specie congenere A. glabripennis (Motschulsky). Si tratta di coleotteri di origine asiatica introdotti accidentalmente dall'uomo attraverso il commercio di piante o materiale vegetale infestati. In entrambi i casi le larve con la loro attività trofica danneggiano i vasi conduttori del floema e dell'alburno provocando l'interruzione del flusso di linfa e conseguenti mortalità delle piante ospiti infestate. Sono specie caratterizzate da una spiccata polifagia e questo ha indotto le autorità ad adottare delle misure di lotta molto severe soprattutto nei confronti di A. chinensis per la quale è previsto un Decreto Ministeriale di lotta obbligatoria. Esso consiste essenzialmente nell'abbattimento delle piante colpite, nella rimozione dell'apparato radicale e nella creazione di una zona cuscinetto dove le piante vengono costantemente monitorate. I metodi di controllo alternativi (chimici e biologici) che attualmente diversi Paesi stanno sperimentando, tra cui l'Italia, non hanno al momento dato risultati soddisfacenti.
I principali insetti xilofagi di interesse forestale: il caso studio del genere Anoplophora
MARTIN, SONIA
2015/2016
Abstract
Gli insetti xilofagi si nutrono di legno per l'intero ciclo biologico o parte di esso e sono particolarmente importanti in campo forestale in quanto per necessità trofiche, riproduttive o di semplice ricovero scavano gallerie nel legno che possono nei casi più gravi portare a morte la pianta, diminuire la resistenza meccanica di legni strutturali o ancora arrecare danni tecnologici di rilievo. Non bisogna però dimenticare come la xilofagia rappresenti una componente fondamentale per il funzionamento degli ecosistemi forestali, in quanto contribuisce alla degradazione della sostanza organica come avviene ad esempio nel caso della specie Ips typographus L., meglio conosciuto come bostrico tipografo a carico prevalentemente dell'abete rosso. Eventi climatici anomali o interventi antropici in alcuni ambienti possono però aumentare il numero delle popolazioni presenti e di conseguenza alcune specie legate a piante deperienti o indebolite possono diffondersi anche su popolamenti sani causando morie consistenti. Inoltre alcuni insetti come Tomicus minor Harting e T. piniperda L. sono vettori di funghi responsabili dell'azzurramento e causano conseguenti riduzioni del valore estetico del legname che risulta deprezzato a causa del difetto nel colore. Tutte queste problematiche possono essere causate sia da specie autoctone che alloctone, ma in quest'ultimo caso gli effetti sono più gravi in quanto esse, in mancanza nei nuovi luoghi di limitatori naturali, possono diffondersi rapidamente come sta accadendo in regione Lombardia per la specie Anoplophora chinensis (Forster) e in Veneto per la specie congenere A. glabripennis (Motschulsky). Si tratta di coleotteri di origine asiatica introdotti accidentalmente dall'uomo attraverso il commercio di piante o materiale vegetale infestati. In entrambi i casi le larve con la loro attività trofica danneggiano i vasi conduttori del floema e dell'alburno provocando l'interruzione del flusso di linfa e conseguenti mortalità delle piante ospiti infestate. Sono specie caratterizzate da una spiccata polifagia e questo ha indotto le autorità ad adottare delle misure di lotta molto severe soprattutto nei confronti di A. chinensis per la quale è previsto un Decreto Ministeriale di lotta obbligatoria. Esso consiste essenzialmente nell'abbattimento delle piante colpite, nella rimozione dell'apparato radicale e nella creazione di una zona cuscinetto dove le piante vengono costantemente monitorate. I metodi di controllo alternativi (chimici e biologici) che attualmente diversi Paesi stanno sperimentando, tra cui l'Italia, non hanno al momento dato risultati soddisfacenti.File | Dimensione | Formato | |
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