ABSTRACT Introduzione La sicurezza dei pazienti in sala operatoria risulta essere uno dei principali obiettivi assistenziali, vista l'elevata complessità tecnica ed organizzativa delle attività chirurgiche. I sistemi per la gestione del rischio clinico (Clinical Risk Management), come nello specifico le checklist preoperatorie, sono volti a prevenire gli errori evitabili e a ridurre il loro effetto dannoso, garantendo quindi la qualità dei servizi erogati. Obiettivo L'elaborato ha l'obiettivo di rilevare la presenza della checklist preoperatoria nella cartella clinica e di valutare la corretta compilazione da parte dei professionisti. Materiali e metodi Per la realizzazione del progetto è stato condotto uno studio retrospettivo tra Luglio 2016 e Gennaio 2017 presso un presidio ospedaliero piemontese. Sono state analizzate le cartelle della chirurgia ortopedica, generale e urologica dei pazienti ricoveranti nei mesi di Ottobre 2015 e Ottobre 2016. Sono state analizzate le checklist preoperatorie presenti nelle cartelle cliniche, composte da una parte compilata dall'equipe medica e una infermieristica. Per l'analisi sono state identificate 3 categorie: compilazione totale, parziale e mancante. Per quanto riguarda l'analisi dei dati è stato utilizzato Microsoft Excel. Risultati Sono state analizzate 455 cartelle cliniche nelle quali sono state riscontrate 233 checklist; per la chirurgia generale sono risultate completamente assenti le schede. Dall'analisi delle checklist risulta che, per quanto concerne l'area medica, l'item meno compilato è quello riguardante l'elezione o l'emergenza dell'intervento chirurgico (50%). Nell'area infermieristica l'item meno compilato risulta essere quello concernente l'accesso venoso del paziente (45%). La parte compilata in maniera parziale è quella riguardate i beni e/o le protesi del paziente. Discussione I dati emersi dallo studio non sono concordi per quanto riguarda l'accesso venoso e il catetere vescicale in quanto non fanno parte delle linee guida Ministeriali ¿Raccomandazione per la corretta identificazione dei pazienti, del sito chirurgico e della procedura¿. Risultano mancanti i seguenti item: Abbigliamento adeguato per la sala operatoria, modalità d'invio del paziente in sala operatoria, sospensione del fumo di tabacco nei giorni precedenti l'intervento in elezione. In ottemperanza alle linee guida sarebbe necessario approfondire la parte della terapia preoperatoria, inserendo un item apposito in cui è presente un elenco di farmaci per macroaree in cui si segna quello che viene somministrato al paziente prima dell'intervento chirurgico. Conclusioni Per migliorare la gestione del rischio nell'azienda campione sarebbe necessario proseguire con degli incontri con le varie equipe per restituire i risultati della ricerca, indagare le conoscenze degli operatori a riguardo del risk management ed eventualmente integrarle con adeguati strumenti formativi. Questo potrebbe favorire la revisione della checklist rendendola più funzionale e soprattutto condivisa da tutte le figure che la utilizzano. Il fatto che molte checklist siano incomplete o mancanti conferma la necessità di costante monitorizzazione da parte degli organi competenti, abbinata alla formazione e al coinvolgimento degli operatori. La sicurezza dei pazienti rappresenta un obiettivo sia per il macrosistema sia per il singolo infermiere nello svolgimento della professione.

Studio retrospettivo sulla corretta compilazione delle check list pre operatorie

BROCCHI, KEVIN
2015/2016

Abstract

ABSTRACT Introduzione La sicurezza dei pazienti in sala operatoria risulta essere uno dei principali obiettivi assistenziali, vista l'elevata complessità tecnica ed organizzativa delle attività chirurgiche. I sistemi per la gestione del rischio clinico (Clinical Risk Management), come nello specifico le checklist preoperatorie, sono volti a prevenire gli errori evitabili e a ridurre il loro effetto dannoso, garantendo quindi la qualità dei servizi erogati. Obiettivo L'elaborato ha l'obiettivo di rilevare la presenza della checklist preoperatoria nella cartella clinica e di valutare la corretta compilazione da parte dei professionisti. Materiali e metodi Per la realizzazione del progetto è stato condotto uno studio retrospettivo tra Luglio 2016 e Gennaio 2017 presso un presidio ospedaliero piemontese. Sono state analizzate le cartelle della chirurgia ortopedica, generale e urologica dei pazienti ricoveranti nei mesi di Ottobre 2015 e Ottobre 2016. Sono state analizzate le checklist preoperatorie presenti nelle cartelle cliniche, composte da una parte compilata dall'equipe medica e una infermieristica. Per l'analisi sono state identificate 3 categorie: compilazione totale, parziale e mancante. Per quanto riguarda l'analisi dei dati è stato utilizzato Microsoft Excel. Risultati Sono state analizzate 455 cartelle cliniche nelle quali sono state riscontrate 233 checklist; per la chirurgia generale sono risultate completamente assenti le schede. Dall'analisi delle checklist risulta che, per quanto concerne l'area medica, l'item meno compilato è quello riguardante l'elezione o l'emergenza dell'intervento chirurgico (50%). Nell'area infermieristica l'item meno compilato risulta essere quello concernente l'accesso venoso del paziente (45%). La parte compilata in maniera parziale è quella riguardate i beni e/o le protesi del paziente. Discussione I dati emersi dallo studio non sono concordi per quanto riguarda l'accesso venoso e il catetere vescicale in quanto non fanno parte delle linee guida Ministeriali ¿Raccomandazione per la corretta identificazione dei pazienti, del sito chirurgico e della procedura¿. Risultano mancanti i seguenti item: Abbigliamento adeguato per la sala operatoria, modalità d'invio del paziente in sala operatoria, sospensione del fumo di tabacco nei giorni precedenti l'intervento in elezione. In ottemperanza alle linee guida sarebbe necessario approfondire la parte della terapia preoperatoria, inserendo un item apposito in cui è presente un elenco di farmaci per macroaree in cui si segna quello che viene somministrato al paziente prima dell'intervento chirurgico. Conclusioni Per migliorare la gestione del rischio nell'azienda campione sarebbe necessario proseguire con degli incontri con le varie equipe per restituire i risultati della ricerca, indagare le conoscenze degli operatori a riguardo del risk management ed eventualmente integrarle con adeguati strumenti formativi. Questo potrebbe favorire la revisione della checklist rendendola più funzionale e soprattutto condivisa da tutte le figure che la utilizzano. Il fatto che molte checklist siano incomplete o mancanti conferma la necessità di costante monitorizzazione da parte degli organi competenti, abbinata alla formazione e al coinvolgimento degli operatori. La sicurezza dei pazienti rappresenta un obiettivo sia per il macrosistema sia per il singolo infermiere nello svolgimento della professione.
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