Le operazioni forestali che comportano l'utilizzo della motosega rappresentano uno dei principali settori lavorativi dove si possono riscontrare pericoli per il boscaiolo. La motosega ha aiutato sensibilmente il lavoro del boscaiolo, tuttavia risulta molto pericolosa in quanto può provocare danni alla salute quali ¿la malattia delle dita bianche¿, alcuni danni irreversibili all'udito e ferite profonde, talvolta anche mortali. Le motoseghe si possono suddividere in due grandi categorie: motoseghe a scoppio, azionate da un motore endotermico generalmente a due tempi, e motoseghe elettriche, ossia azionate da un motore elettrico. In aggiunta, quest'ultime possono essere ancora suddivise in funzione del tipo di alimentazione: cavo oppure batterie. A tal proposito sono stati analizzati alcuni lavori scientifici riguardanti le prestazioni di entrambe le categorie al fine di evidenziare vantaggi e svantaggi nell'utilizzo di ognuna. I principali vantaggi delle motoseghe a scoppio sono da ricondursi nella maggiore potenza disponibile, maggiore lubrificazione della barra di taglio, maggiore libertà di movimento da parte dell'operatore, e da una maggiore versatilità dell'attrezzatura. Per contro, tale tipologia di motosega necessita di una maggiore manutenzione ed è contraddistinta da un maggiore peso e costo di esercizio. Inoltre, è da sottolineare il suo elevato inquinamento ambientale provocato dai gas di scarico, elevato inquinamento acustico generato dal motore a scoppio e l'elevata presenza di vibrazioni sulle impugnature che possono provocare malattie croniche all'utilizzatore (malattia della delle dita bianche). Per contro, l'impiego di una motosega elettrica risulta vantaggiosa soprattutto per la sua semplice manutenzione ordinaria, l'immediata accensione (interruttore on/off) e l'utilizzo anche in ambienti chiusi a fronte dell'assenza di emissioni di gas nocivi durante l'azionamento. Tuttavia, tali motoseghe presentano una limitata autonomia se si impiegano modelli a batteria oppure una limitata mobilità se si impiegano modelli a cavo. Le motoseghe elettriche presenti oggi sul mercato a confronto di quelle a scoppio evidenziano ancora potenze ridotte e basse velocità di taglio che compromettono significativamente la produttività del lavoro. Proprio per tali motivi, tali motoseghe risultano idonee nei lavori di giardinaggio (potatura e abbattimento di piccoli alberi) oppure nei cantieri edili dove l'assenza di rumore ne permette l'utilizzo anche vicino ad operatori non provvisti di otoprotettori specifici.

Evoluzione della motosega

ZUNINO, ANDREA
2015/2016

Abstract

Le operazioni forestali che comportano l'utilizzo della motosega rappresentano uno dei principali settori lavorativi dove si possono riscontrare pericoli per il boscaiolo. La motosega ha aiutato sensibilmente il lavoro del boscaiolo, tuttavia risulta molto pericolosa in quanto può provocare danni alla salute quali ¿la malattia delle dita bianche¿, alcuni danni irreversibili all'udito e ferite profonde, talvolta anche mortali. Le motoseghe si possono suddividere in due grandi categorie: motoseghe a scoppio, azionate da un motore endotermico generalmente a due tempi, e motoseghe elettriche, ossia azionate da un motore elettrico. In aggiunta, quest'ultime possono essere ancora suddivise in funzione del tipo di alimentazione: cavo oppure batterie. A tal proposito sono stati analizzati alcuni lavori scientifici riguardanti le prestazioni di entrambe le categorie al fine di evidenziare vantaggi e svantaggi nell'utilizzo di ognuna. I principali vantaggi delle motoseghe a scoppio sono da ricondursi nella maggiore potenza disponibile, maggiore lubrificazione della barra di taglio, maggiore libertà di movimento da parte dell'operatore, e da una maggiore versatilità dell'attrezzatura. Per contro, tale tipologia di motosega necessita di una maggiore manutenzione ed è contraddistinta da un maggiore peso e costo di esercizio. Inoltre, è da sottolineare il suo elevato inquinamento ambientale provocato dai gas di scarico, elevato inquinamento acustico generato dal motore a scoppio e l'elevata presenza di vibrazioni sulle impugnature che possono provocare malattie croniche all'utilizzatore (malattia della delle dita bianche). Per contro, l'impiego di una motosega elettrica risulta vantaggiosa soprattutto per la sua semplice manutenzione ordinaria, l'immediata accensione (interruttore on/off) e l'utilizzo anche in ambienti chiusi a fronte dell'assenza di emissioni di gas nocivi durante l'azionamento. Tuttavia, tali motoseghe presentano una limitata autonomia se si impiegano modelli a batteria oppure una limitata mobilità se si impiegano modelli a cavo. Le motoseghe elettriche presenti oggi sul mercato a confronto di quelle a scoppio evidenziano ancora potenze ridotte e basse velocità di taglio che compromettono significativamente la produttività del lavoro. Proprio per tali motivi, tali motoseghe risultano idonee nei lavori di giardinaggio (potatura e abbattimento di piccoli alberi) oppure nei cantieri edili dove l'assenza di rumore ne permette l'utilizzo anche vicino ad operatori non provvisti di otoprotettori specifici.
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