Introduzione Nella società odierna si assiste sempre più ad un progressivo invecchiamento della popolazione, con un aumento notevole della percentuale di anziani al suo interno. Proprio per questo è importante cambiare l'approccio sanitario alla cura; si dovrebbe puntare sempre più alla prevenzione, al progettare la vecchiaia per tempo, informando ed educando i cittadini e sviluppando un approccio anziano-centrico. Per fare ciò è necessario prima conoscere l'ambiente in cui si desidera andare ad agire, organizzando quindi programmi di screening o progetti di indagine. L'obbiettivo è quello di conoscere l'anziano sotto tutti i punti di vista che compongono la vita di tutti i giorni per poter meglio agire e prevenirne la fragilità. Obbiettivo L'obbiettivo della ricerca è di indagare la situazione socio-economica, lo stato di salute e il livello di autonomia nelle attività di vita quotidiana, le abitudini alimentari e quelle relative all'esercizio fisico della popolazione over 65 anni nel Comune di San Giorio di Susa. Materiali e metodi Si è deciso di prendere in esame la popolazione over 65 anni perché da linee guida questa è l'età in cui inizia l'anzianità; è stato creato un questionario ad hoc, ispirato al progetto "PASSI d'argento" e alla revisione della letteratura. Sono stati effettuati alcuni incontri con il sindaco, gli assessori e i rappresentanti dei cittadini, in seguito è stato messo a punto il questionario definitivo ed è iniziata la raccolta dati. Il questionario era suddiviso in tre macro aree: sezione socio-anagrafica, abitudini di vita e sezione stato di salute. Per quanto riguarda l'analisi dei dati, è stato utilizzato Microsoft Excel per l'analisi descrittiva e il software sul sito OpenEpi per l'analisi della varianza (ANOVA). Risultati e Discussione Sono stati distribuiti circa 230 questionari, restituiti 131. La media dei BMI del campione è 26,11 e gli uomini hanno un BMI più alto rispetto alla donne in maniera statisticamente significativa (all'analisi di ANOVA p<0,1). Nell'analisi dei risultati, inoltre, è emerso che le donne vivono più a lungo degli uomini e questo, secondo studi scientifici, è dovuto alle patologie cardiovascolari che sugli uomini hanno un impatto fulminante, mentre nelle donne cronicizzano; nel campione le malattie più diffuse sono l'ipertensione e l'artrosi rispettivamente con il 67,1% e il 53,4%, illustrate anche da articoli scientifici tra le più comuni (disordini cardiovascolari, osteoporosi e malattie gastrointestinali); non c'è differenza statisticamente significativa tra uomini e donne nella distribuzione della malattie. Le emozioni provate più spesso sono la mancanza di energia (69 persone) e la voglia di non fare niente (57), all'ultimo posto troviamo la solitudine (33); le donne provano più spesso le emozioni negative in maniera statisticamente significativa (all'analisi di ANOVA p<0,1), si rileva comunque un medio benessere emotivo a causa del buono stato di salute e della vita in "compagnia". Si tratta di una popolazioni quasi totalmente autosufficiente secondo la scale delle ADL (104 persone). Risulterebbe utile un progetto di educazione sanitaria per quanto riguarda il consumo di sale, correlato all'ipertensione, e l'attività fisica come rimedio per l'artrosi e un aiuto per chi ha difficoltà negli spostamenti a medio e lungo raggio. Conclusioni In conclusione si può dire di aver ottenuto risultati esaustivi, tali da dare un quadro completo del campione in questione sulle macro are
ANALISI DEI BISOGNI DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE OVER 65 IN UN PAESE DELLA VAL DI SUSA
THIEBAT, CLAUDIA
2015/2016
Abstract
Introduzione Nella società odierna si assiste sempre più ad un progressivo invecchiamento della popolazione, con un aumento notevole della percentuale di anziani al suo interno. Proprio per questo è importante cambiare l'approccio sanitario alla cura; si dovrebbe puntare sempre più alla prevenzione, al progettare la vecchiaia per tempo, informando ed educando i cittadini e sviluppando un approccio anziano-centrico. Per fare ciò è necessario prima conoscere l'ambiente in cui si desidera andare ad agire, organizzando quindi programmi di screening o progetti di indagine. L'obbiettivo è quello di conoscere l'anziano sotto tutti i punti di vista che compongono la vita di tutti i giorni per poter meglio agire e prevenirne la fragilità. Obbiettivo L'obbiettivo della ricerca è di indagare la situazione socio-economica, lo stato di salute e il livello di autonomia nelle attività di vita quotidiana, le abitudini alimentari e quelle relative all'esercizio fisico della popolazione over 65 anni nel Comune di San Giorio di Susa. Materiali e metodi Si è deciso di prendere in esame la popolazione over 65 anni perché da linee guida questa è l'età in cui inizia l'anzianità; è stato creato un questionario ad hoc, ispirato al progetto "PASSI d'argento" e alla revisione della letteratura. Sono stati effettuati alcuni incontri con il sindaco, gli assessori e i rappresentanti dei cittadini, in seguito è stato messo a punto il questionario definitivo ed è iniziata la raccolta dati. Il questionario era suddiviso in tre macro aree: sezione socio-anagrafica, abitudini di vita e sezione stato di salute. Per quanto riguarda l'analisi dei dati, è stato utilizzato Microsoft Excel per l'analisi descrittiva e il software sul sito OpenEpi per l'analisi della varianza (ANOVA). Risultati e Discussione Sono stati distribuiti circa 230 questionari, restituiti 131. La media dei BMI del campione è 26,11 e gli uomini hanno un BMI più alto rispetto alla donne in maniera statisticamente significativa (all'analisi di ANOVA p<0,1). Nell'analisi dei risultati, inoltre, è emerso che le donne vivono più a lungo degli uomini e questo, secondo studi scientifici, è dovuto alle patologie cardiovascolari che sugli uomini hanno un impatto fulminante, mentre nelle donne cronicizzano; nel campione le malattie più diffuse sono l'ipertensione e l'artrosi rispettivamente con il 67,1% e il 53,4%, illustrate anche da articoli scientifici tra le più comuni (disordini cardiovascolari, osteoporosi e malattie gastrointestinali); non c'è differenza statisticamente significativa tra uomini e donne nella distribuzione della malattie. Le emozioni provate più spesso sono la mancanza di energia (69 persone) e la voglia di non fare niente (57), all'ultimo posto troviamo la solitudine (33); le donne provano più spesso le emozioni negative in maniera statisticamente significativa (all'analisi di ANOVA p<0,1), si rileva comunque un medio benessere emotivo a causa del buono stato di salute e della vita in "compagnia". Si tratta di una popolazioni quasi totalmente autosufficiente secondo la scale delle ADL (104 persone). Risulterebbe utile un progetto di educazione sanitaria per quanto riguarda il consumo di sale, correlato all'ipertensione, e l'attività fisica come rimedio per l'artrosi e un aiuto per chi ha difficoltà negli spostamenti a medio e lungo raggio. Conclusioni In conclusione si può dire di aver ottenuto risultati esaustivi, tali da dare un quadro completo del campione in questione sulle macro areFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/120647