Questa tesi nasce da due passioni che si intrecciano, quella per le lingue e quella per la storia. Al suo interno tratterò dell'Asia Centrale, ovvero l'aera compresa tra il Mar Caspio ad ovest ed i confini della Cina ad est e più precisamente le cinque repubbliche (ex-sovietiche) di Uzbekistan, Tagikistan, Kirghizistan, Turkmenistan e Kazakistan. L'interesse verso questi particolari settori della storia e della lingua, ovvero l'interconnessione fra le politiche dell'epoca sovietica e l'evolversi delle lingue nell'area dell'Asia Centrale in un rapporto di costante influenza reciproca, scaturisce dal desiderio di conoscere e studiare i popoli dell'est Europa e dell'Asia Centrale. Lo sguardo che questo lavoro intende dare su questo ampio territorio è quello di un doppio approccio storico-linguistico, nel quale verranno analizzate le innumerevoli tematiche riguardanti la formazione, la creazione e l'evoluzione di questi stati, assieme alla scelta, la successiva grammatizzazione ed evoluzione delle loro lingue. Inoltre, questo tipo di lavoro terrà conto, assieme ai due argomenti sopra accennati, di un terzo tema, ovvero l'aspetto sociologico. In relazione a ciò, mi sono posto alcune domande: Come reagirono i popoli assoggettati al potere russo alle politiche provenienti dal governo centrale di Mosca? Quale effetto ebbero le imposizioni forzate di una lingua straniera e non appartenente alla propria cultura su determinati gruppi sociali? Quali gli effetti della convivenza forzata di popoli diversi in un unico nuovo territorio? Ed andando un po' più a ritroso, Come influirono vicendevolmente le dinamiche di ¿grammatizzazione¿ delle lingue e ridisegnamento dei confini nell'Asia Centrale di allora? Queste sono solo alcune delle domande cui tenterò di dare una risposta all'interno di questa tesi. Altra coordinata fondamentale, oltre a quelle geografiche e linguistiche già indicate, è la durata del dominio sovietico sui territori dell'Asia Centrale. Un arco temporale di circa settanta anni è il periodo che interessa questa tesi, ovvero quello che va dagli anni Venti sino ai primi anni Novanta del XX secolo, con uno sguardo all'oggi e alle prospettive future degli stati interessati. A ciò si accompagnerà di conseguenza un'esplorazione di alcuni dei personaggi chiave della politica e delle intellighenzie autoctone dei vari paesi nell'arco di queste sette decadi, protagonisti di un'elite spesso in contrasto col governo centrale ma, in certi casi, vicini al potere russo per interessi personali. La tesi si orienterà su diversi argomenti strettamente connessi fra loro, che verranno trattati, per quanto possibile, rispettando un ordine temporale. L'arco di tempo che verrà esaminato è pressoché coincidente con la nascita, durata e fine di quella che fu l'Unione Sovietica. La parte iniziale si focalizzerà sul ventennio che va dagli anni Venti agli anni Quaranta. Verrà fatto un accenno al periodo stante fra gli anni Cinquanta ed Ottanta che, seppur meno ricco di grandi cambiamenti e stravolgimenti a livello linguistico rispetto alle decadi precedenti, fu nondimeno teatro di politiche che ebbero effetti sociali importanti sulla popolazione dell'Asia Centrale. Grande attenzione sarà infine dedicata alla fine degli anni Ottanta e alla decade degli anni Novanta, in cui le repubbliche argomento della trattazione ottennero l'indipendenza ed avviarono nuove politiche linguistiche.

La politica delle lingue in Asia Centrale in epoca sovietica.

FINESSI, ALDO
2015/2016

Abstract

Questa tesi nasce da due passioni che si intrecciano, quella per le lingue e quella per la storia. Al suo interno tratterò dell'Asia Centrale, ovvero l'aera compresa tra il Mar Caspio ad ovest ed i confini della Cina ad est e più precisamente le cinque repubbliche (ex-sovietiche) di Uzbekistan, Tagikistan, Kirghizistan, Turkmenistan e Kazakistan. L'interesse verso questi particolari settori della storia e della lingua, ovvero l'interconnessione fra le politiche dell'epoca sovietica e l'evolversi delle lingue nell'area dell'Asia Centrale in un rapporto di costante influenza reciproca, scaturisce dal desiderio di conoscere e studiare i popoli dell'est Europa e dell'Asia Centrale. Lo sguardo che questo lavoro intende dare su questo ampio territorio è quello di un doppio approccio storico-linguistico, nel quale verranno analizzate le innumerevoli tematiche riguardanti la formazione, la creazione e l'evoluzione di questi stati, assieme alla scelta, la successiva grammatizzazione ed evoluzione delle loro lingue. Inoltre, questo tipo di lavoro terrà conto, assieme ai due argomenti sopra accennati, di un terzo tema, ovvero l'aspetto sociologico. In relazione a ciò, mi sono posto alcune domande: Come reagirono i popoli assoggettati al potere russo alle politiche provenienti dal governo centrale di Mosca? Quale effetto ebbero le imposizioni forzate di una lingua straniera e non appartenente alla propria cultura su determinati gruppi sociali? Quali gli effetti della convivenza forzata di popoli diversi in un unico nuovo territorio? Ed andando un po' più a ritroso, Come influirono vicendevolmente le dinamiche di ¿grammatizzazione¿ delle lingue e ridisegnamento dei confini nell'Asia Centrale di allora? Queste sono solo alcune delle domande cui tenterò di dare una risposta all'interno di questa tesi. Altra coordinata fondamentale, oltre a quelle geografiche e linguistiche già indicate, è la durata del dominio sovietico sui territori dell'Asia Centrale. Un arco temporale di circa settanta anni è il periodo che interessa questa tesi, ovvero quello che va dagli anni Venti sino ai primi anni Novanta del XX secolo, con uno sguardo all'oggi e alle prospettive future degli stati interessati. A ciò si accompagnerà di conseguenza un'esplorazione di alcuni dei personaggi chiave della politica e delle intellighenzie autoctone dei vari paesi nell'arco di queste sette decadi, protagonisti di un'elite spesso in contrasto col governo centrale ma, in certi casi, vicini al potere russo per interessi personali. La tesi si orienterà su diversi argomenti strettamente connessi fra loro, che verranno trattati, per quanto possibile, rispettando un ordine temporale. L'arco di tempo che verrà esaminato è pressoché coincidente con la nascita, durata e fine di quella che fu l'Unione Sovietica. La parte iniziale si focalizzerà sul ventennio che va dagli anni Venti agli anni Quaranta. Verrà fatto un accenno al periodo stante fra gli anni Cinquanta ed Ottanta che, seppur meno ricco di grandi cambiamenti e stravolgimenti a livello linguistico rispetto alle decadi precedenti, fu nondimeno teatro di politiche che ebbero effetti sociali importanti sulla popolazione dell'Asia Centrale. Grande attenzione sarà infine dedicata alla fine degli anni Ottanta e alla decade degli anni Novanta, in cui le repubbliche argomento della trattazione ottennero l'indipendenza ed avviarono nuove politiche linguistiche.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/120502