Lo scopo principale dell'elaborato è quello di analizzare un fenomeno sempre più diffuso del marketing contemporaneo: l'uso della paura nelle pubblicità, soprattutto nelle campagne sociali e di promozione della salute, ma anche in campagne pubblicitarie commerciali, per influenzare e indirizzare il comportamento del consumatore. È una disciplina di recente utilizzo che rimane ancora inesplorata in molti suoi aspetti. Gli studi fino ad oggi effettuati lasciano aperti molti interrogativi, a partire dall'efficacia degli appelli della paura, alla loro reale utilità nel provocare un cambiamento comportamentale del consumatore nel lungo periodo. Gli aspetti etici della diffusione di messaggi che utilizzano sentimenti di minaccia e di angoscia sono da valutare attentamente, c'è il rischio che questi messaggi provochino danni ai soggetti che, anche non facendo parte del target a cui la campagna è rivolta, si troveranno a visualizzare le immagini di paura, ma anche negli stessi soggetti già fragili e in balia della dipendenza da un comportamento non salutare o da una sostanza nociva. L'uso della paura nel marketing è una strategia che necessita ancora di perfezionamento nell'individuazione della struttura più corretta ed efficace, nella combinazione dei sentimenti utilizzati, nella scelta delle immagini e dei messaggi.

Il marketing emozionale: l'uso della paura per influenzare il comportamento del consumatore

BROVERO, GIUDITTA ADELE SILVIA
2015/2016

Abstract

Lo scopo principale dell'elaborato è quello di analizzare un fenomeno sempre più diffuso del marketing contemporaneo: l'uso della paura nelle pubblicità, soprattutto nelle campagne sociali e di promozione della salute, ma anche in campagne pubblicitarie commerciali, per influenzare e indirizzare il comportamento del consumatore. È una disciplina di recente utilizzo che rimane ancora inesplorata in molti suoi aspetti. Gli studi fino ad oggi effettuati lasciano aperti molti interrogativi, a partire dall'efficacia degli appelli della paura, alla loro reale utilità nel provocare un cambiamento comportamentale del consumatore nel lungo periodo. Gli aspetti etici della diffusione di messaggi che utilizzano sentimenti di minaccia e di angoscia sono da valutare attentamente, c'è il rischio che questi messaggi provochino danni ai soggetti che, anche non facendo parte del target a cui la campagna è rivolta, si troveranno a visualizzare le immagini di paura, ma anche negli stessi soggetti già fragili e in balia della dipendenza da un comportamento non salutare o da una sostanza nociva. L'uso della paura nel marketing è una strategia che necessita ancora di perfezionamento nell'individuazione della struttura più corretta ed efficace, nella combinazione dei sentimenti utilizzati, nella scelta delle immagini e dei messaggi.
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