La malattia di Alzheimer rappresenta la più diffusa forma di demenza, nonché una delle patologie a più grave impatto sociale. Nonostante le cause siano ad oggi ancora incerte, l'utilizzo di approccio integrato, ha permesso di intervenire non solo sui sintomi cognitivi ma anche su quelli psicologici. Le terapie non farmacologiche consentono, infatti, di gestire uno degli elementi più destabilizzanti sia per il paziente che per la famiglia, vale a dire i cosiddetti BPSD, i disturbi comportamentali e psicologici. Di fronte a persone così fragili inoltre,il clinico non può soltanto "curare" ma deve "prendersi cura"e un comportamento eticamente corretto è ciò che, anzitutto, permette al curante di agire nell'interesse del paziente e nel rispetto della sua dignità
il ruolo dello psicologo nel trattamento dei disturbi neurocognitivi: il modello etico nella pratica clinica
ZULIAN, ZAIRA
2015/2016
Abstract
La malattia di Alzheimer rappresenta la più diffusa forma di demenza, nonché una delle patologie a più grave impatto sociale. Nonostante le cause siano ad oggi ancora incerte, l'utilizzo di approccio integrato, ha permesso di intervenire non solo sui sintomi cognitivi ma anche su quelli psicologici. Le terapie non farmacologiche consentono, infatti, di gestire uno degli elementi più destabilizzanti sia per il paziente che per la famiglia, vale a dire i cosiddetti BPSD, i disturbi comportamentali e psicologici. Di fronte a persone così fragili inoltre,il clinico non può soltanto "curare" ma deve "prendersi cura"e un comportamento eticamente corretto è ciò che, anzitutto, permette al curante di agire nell'interesse del paziente e nel rispetto della sua dignitàFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/120300