Gli incendi boschivi sono spesso considerati eventi devastanti e catastrofici, con impatto fortemente negativo per gli ecosistemi soggetti al disturbo. In realtà, molti studi hanno smentito questa credenza; è stato dimostrato come molti ecosistemi a livello globale si siano adattati agli incendi, divenendone addirittura dipendenti. Per quanto riguarda la componente animale, molti autori hanno analizzato la sua risposta nei vari stadi temporali successivi all'incendio e sono stati pubblicati molti lavori su questo argomento. In particolare, in questa relazione si sono analizzati gli effetti del fuoco sugli ungulati. Sono stati approfonditi soprattutto gli studi effettuati su questo argomento in alcuni ecosistemi forestali del Nord America, in cui il fuoco svolge un ruolo ecologico rilevante Interessanti sono le analisi comportamentali degli ungulati in seguito agli incendi nel Parco Nazionale di Yellowstone del 1988. È stato osservato come gli effetti del passaggio del fuoco nei confronti degli ungulati, diversamente da quello che ci si aspettava, siano maggiormente rilevanti e visibili nel lungo termine rispetto al breve periodo. Dal punto di vista dell'impatto diretto, la mobilità di questi animali permette loro, nella maggior parte dei casi, di sfuggire al fronte di fiamma e alla morte; la causa principale di mortalità durante l'evento è spesso l'inalazione dei gas prodotti durante la combustione. Sono invece soprattutto gli effetti indiretti, attraverso le alterazioni dell'habitat che vengono prodotte dal disturbo, unitamente alla stagione in cui quest'ultimo si verifica ed alle condizioni meteorologiche nelle stagioni successive, a determinare il tasso di mortalità e ad esercitare una notevole influenza sugli ungulati. L'incendio, in seguito al suo passaggio, grazie all'aumento della quantità e della qualità della vegetazione, crea condizioni che possono favorire l'insediamento di molte specie di ungulati, con tempistiche differenti in base alla loro capacità di adattamento. L'aumento della concentrazione di questi animali modifica lo sfruttamento delle risorse dell'area, influenzando, di conseguenza, le relazioni che questi hanno con la vegetazione. Inoltre si è osservato che il rapporto tra preda e predatore svolge un ruolo importante nell'ecosistema, controllando la densità e il comportamento della fauna e permettendo il corretto sviluppo della vegetazione. Lo studio degli effetti degli incendi nei confronti degli ungulati e l'analisi della loro influenza sulla ridistribuzione della fauna e sulle relazioni trofiche che vengono a crearsi nel post-disturbo forniscono importanti indicazioni per una corretta gestione degli ecosistemi forestali, anche attraverso l'utilizzo del fuoco come strumento per la gestione e per la conservazione della componente animale. Una conoscenza approfondita degli effetti del passaggio del fuoco, a breve e lungo termine, può consentire inoltre di prevedere eventuali ripercussioni legate ad alterazioni del regime di incendio come conseguenza del global change ed eventualmente porre in atto strategie di mitigazione dell'impatto.

Incendi boschivi e ungulati selvatici: effetti ecologici e implicazioni gestionali

POLI, GIORGIA
2014/2015

Abstract

Gli incendi boschivi sono spesso considerati eventi devastanti e catastrofici, con impatto fortemente negativo per gli ecosistemi soggetti al disturbo. In realtà, molti studi hanno smentito questa credenza; è stato dimostrato come molti ecosistemi a livello globale si siano adattati agli incendi, divenendone addirittura dipendenti. Per quanto riguarda la componente animale, molti autori hanno analizzato la sua risposta nei vari stadi temporali successivi all'incendio e sono stati pubblicati molti lavori su questo argomento. In particolare, in questa relazione si sono analizzati gli effetti del fuoco sugli ungulati. Sono stati approfonditi soprattutto gli studi effettuati su questo argomento in alcuni ecosistemi forestali del Nord America, in cui il fuoco svolge un ruolo ecologico rilevante Interessanti sono le analisi comportamentali degli ungulati in seguito agli incendi nel Parco Nazionale di Yellowstone del 1988. È stato osservato come gli effetti del passaggio del fuoco nei confronti degli ungulati, diversamente da quello che ci si aspettava, siano maggiormente rilevanti e visibili nel lungo termine rispetto al breve periodo. Dal punto di vista dell'impatto diretto, la mobilità di questi animali permette loro, nella maggior parte dei casi, di sfuggire al fronte di fiamma e alla morte; la causa principale di mortalità durante l'evento è spesso l'inalazione dei gas prodotti durante la combustione. Sono invece soprattutto gli effetti indiretti, attraverso le alterazioni dell'habitat che vengono prodotte dal disturbo, unitamente alla stagione in cui quest'ultimo si verifica ed alle condizioni meteorologiche nelle stagioni successive, a determinare il tasso di mortalità e ad esercitare una notevole influenza sugli ungulati. L'incendio, in seguito al suo passaggio, grazie all'aumento della quantità e della qualità della vegetazione, crea condizioni che possono favorire l'insediamento di molte specie di ungulati, con tempistiche differenti in base alla loro capacità di adattamento. L'aumento della concentrazione di questi animali modifica lo sfruttamento delle risorse dell'area, influenzando, di conseguenza, le relazioni che questi hanno con la vegetazione. Inoltre si è osservato che il rapporto tra preda e predatore svolge un ruolo importante nell'ecosistema, controllando la densità e il comportamento della fauna e permettendo il corretto sviluppo della vegetazione. Lo studio degli effetti degli incendi nei confronti degli ungulati e l'analisi della loro influenza sulla ridistribuzione della fauna e sulle relazioni trofiche che vengono a crearsi nel post-disturbo forniscono importanti indicazioni per una corretta gestione degli ecosistemi forestali, anche attraverso l'utilizzo del fuoco come strumento per la gestione e per la conservazione della componente animale. Una conoscenza approfondita degli effetti del passaggio del fuoco, a breve e lungo termine, può consentire inoltre di prevedere eventuali ripercussioni legate ad alterazioni del regime di incendio come conseguenza del global change ed eventualmente porre in atto strategie di mitigazione dell'impatto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/120083