The effects of two different water status on leaf area, nitrogen content, phenolic content and several other berry characteristics were investigated. The present study was carried out in a vineyard (Vitis vinifera L., cv. Cabernet Franc) located in Sicily, Southern Italy. Half of the plants were irrigated, whereas the other half were not irrigated. The irrigation was established by maintaining an average mid-day stem water potential higher than -0,8 MPa. For the non-irrigated treatment the aim was to keep it between -1,5 and -0,8 MPa. Concerning leaf area and contents of nitrogen and phenols, no signicant differences were found. At harvest, berries were divided according to position on the rachis (apical, median and basal) and separated into three dimensional classes. Berry weight, transverse and longitudinal diameters, skin weight, sugar concentration and pH were evaluated for each classes. Irrigation determined and increase in berry weight, which showed also a positive correlation with berry size. Irrigation increased as well berry longitudinal diameter, that was positive correlated to berry dimension. Considering berry size was registered a higher variability in terms of berry weight and longitudinal diameter for big berries, compared to the variability that was observed in the small ones. Skin weight was lower in case of irrigation and a negative correlation was observed between skin weight and berry dimension. Sugar concentration was influenced only by berry dimension, small berries were more concentrated. pH was significantly lower in the irrigated treatment. As a result of this research, it is concluded that irrigation caused an increase in berry weight and longitudinal diameter and a decrease in skin weight. It also induced a reduction in terms of pH. With the exception of the influence on pH, with irrigation a loss in grape quality was . The results, at the end, highlighted that irrigation could have been avoided, enhancing berry quality and saving water.
Lo scopo di questa sperimentazione è stato osservare le modifiche conseguenti a regimi idrici differenti riscontrabili a livello di pianta ma soprattutto a livello di acino per la cultivar Cabernet Franc. Lo studio è stato condotto presso la Tenuta Rapitalà a Camporeale (PA). In particolare, sono state considerate due parcelle, la prima non irrigata e la seconda irrigata. Ogni parcella era costituita da tre blocchi sperimentali. L'obiettivo finale è stato raggiungere potenziali idrici del fusto compresi tra -1,5 e -0,8 MPa nel caso asciutto e superiori a -0,8 MPa nel caso irriguo. Analizzando i risultati ottenuti, non significativo si è dimostrato il differente stato idrico per quanto riguarda la componente azotata, valutata come percentuale di azoto fogliare, la superficie fogliare e la componente fenolica, valutata attraverso l'indice di polifenoli totali e la percentuale di antociani estraibili. Alla vendemmia sono stati prelevati tre grappoli per ciascun blocco e per ciascun acino sono stati valutati il peso, il diametro assiale, il diametro longitudinale, il grado zuccherino, il pH di ed il peso della buccia, in relazione non solo al regime idrico della parcella di appartenenza ma anche alla posizione all'interno del grappolo (acini in posizione basale, mediale e apicale) e alla classe dimensionale dell'acino (piccolo, medio, grande). Di questi tre fattori sono state valutate anche le interazioni e la loro significatività. Il peso dell'acino è stato influenzato dal regime idrico, gli acini delle parcelle asciutte hanno infatti registrato un peso inferiore di quelli nelle parcelle irrigate e dalla dimensione, il peso ha infatti mostrato una correlazione positiva con la dimensione. E' stato poi interessante andare a valutare, all'interno di ciascun gruppo dimensionale, il grado di variabilità, il quale non è stato omogeneo. Il peso degli acini grandi, e in minor misura quello degli acini medi, ha avuto un range di variabilità maggiore rispetto a quello degli acini piccoli. Il peso dell'acino è stato infine influenzato dall'interazione fra il regime idrico e la dimensione degli acini. Il diametro longitudinale è stato influenzato da una parte dal regime idrico, ovvero acini provenienti dalla parcella irrigata hanno avuto diametri maggiori rispetto a quelli in asciutto, e d'altra parte ha mostrato influenze significative la dimensione degli acini, correlata positivamente al diametro. E' stata valutata ancora una volta la variabilità del diametro in ogni classe dimensionale e nuovamente questa è stata maggiore negli acini grandi. Lo stress idrico ha determinato un peso della buccia maggiore nella tesi asciutta rispetto a quella irrigua. Oltre all'effetto tesi, sul peso della buccia ha determinato differenze significative anche la dimensione dell'acino, mostrando con quest'ultima una correlazione negativa. Il grado zuccherino è stato influenzato, nella presente sperimentazione, unicamente dalla dimensione dell'acino; acini piccoli sono risultati più concentrati. Nel caso presentato, dunque, l'irrigazione ha influenzato, aumentandone entrambi i valori medi, il peso ed il diametro longitudinale dell'acino. Ha inoltre diminuito il peso medio della buccia. In tali condizioni pare perciò evitabile l'irrigazione, se non in termini di interventi in condizioni di stress molto elevati, dando spazio non solo a miglioramenti qualitativi ma anche a risparmi idrici.
Influenze del regime idrico sulle caratteristiche dell'acino
BRESCIANI, FRANCESCA
2014/2015
Abstract
Lo scopo di questa sperimentazione è stato osservare le modifiche conseguenti a regimi idrici differenti riscontrabili a livello di pianta ma soprattutto a livello di acino per la cultivar Cabernet Franc. Lo studio è stato condotto presso la Tenuta Rapitalà a Camporeale (PA). In particolare, sono state considerate due parcelle, la prima non irrigata e la seconda irrigata. Ogni parcella era costituita da tre blocchi sperimentali. L'obiettivo finale è stato raggiungere potenziali idrici del fusto compresi tra -1,5 e -0,8 MPa nel caso asciutto e superiori a -0,8 MPa nel caso irriguo. Analizzando i risultati ottenuti, non significativo si è dimostrato il differente stato idrico per quanto riguarda la componente azotata, valutata come percentuale di azoto fogliare, la superficie fogliare e la componente fenolica, valutata attraverso l'indice di polifenoli totali e la percentuale di antociani estraibili. Alla vendemmia sono stati prelevati tre grappoli per ciascun blocco e per ciascun acino sono stati valutati il peso, il diametro assiale, il diametro longitudinale, il grado zuccherino, il pH di ed il peso della buccia, in relazione non solo al regime idrico della parcella di appartenenza ma anche alla posizione all'interno del grappolo (acini in posizione basale, mediale e apicale) e alla classe dimensionale dell'acino (piccolo, medio, grande). Di questi tre fattori sono state valutate anche le interazioni e la loro significatività. Il peso dell'acino è stato influenzato dal regime idrico, gli acini delle parcelle asciutte hanno infatti registrato un peso inferiore di quelli nelle parcelle irrigate e dalla dimensione, il peso ha infatti mostrato una correlazione positiva con la dimensione. E' stato poi interessante andare a valutare, all'interno di ciascun gruppo dimensionale, il grado di variabilità, il quale non è stato omogeneo. Il peso degli acini grandi, e in minor misura quello degli acini medi, ha avuto un range di variabilità maggiore rispetto a quello degli acini piccoli. Il peso dell'acino è stato infine influenzato dall'interazione fra il regime idrico e la dimensione degli acini. Il diametro longitudinale è stato influenzato da una parte dal regime idrico, ovvero acini provenienti dalla parcella irrigata hanno avuto diametri maggiori rispetto a quelli in asciutto, e d'altra parte ha mostrato influenze significative la dimensione degli acini, correlata positivamente al diametro. E' stata valutata ancora una volta la variabilità del diametro in ogni classe dimensionale e nuovamente questa è stata maggiore negli acini grandi. Lo stress idrico ha determinato un peso della buccia maggiore nella tesi asciutta rispetto a quella irrigua. Oltre all'effetto tesi, sul peso della buccia ha determinato differenze significative anche la dimensione dell'acino, mostrando con quest'ultima una correlazione negativa. Il grado zuccherino è stato influenzato, nella presente sperimentazione, unicamente dalla dimensione dell'acino; acini piccoli sono risultati più concentrati. Nel caso presentato, dunque, l'irrigazione ha influenzato, aumentandone entrambi i valori medi, il peso ed il diametro longitudinale dell'acino. Ha inoltre diminuito il peso medio della buccia. In tali condizioni pare perciò evitabile l'irrigazione, se non in termini di interventi in condizioni di stress molto elevati, dando spazio non solo a miglioramenti qualitativi ma anche a risparmi idrici.File | Dimensione | Formato | |
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