Questa tesi nasce per esplorare un settore che tutt'ora è sfruttato male e poco nel nostro paese. In particolare, intendo analizzare l'aspetto della comunicazione e del marketing relativo alla distribuzione automatica, per dimostrare come sia fondamentale una buona strategia comunicativa nel Vending. Inoltre, in questa tesi intendo dimostrare che un distributore automatico può diventare un veicolo comunicativo e un'opportunità per diffondere il nome di un'azienda. Negli ultimi anni l'attenzione verso il mondo della distribuzione automatica è cresciuta in modo esponenziale. Si sono occupati del tema economisti come Antonio Barbangelo, docente presso l'Università Bocconi di Milano, che nel suo libro Pausa caffè ha analizzato nel dettaglio il mercato italiano per quanto riguarda l'aspetto della distribuzione di bevande calde e alimenti. Anche l'importante testata giornalistica del Sole 24 ore ha dedicato uno spazio su Markup proprio al settore Vending. Il primo passo consiste nell'analisi del settore Vending partendo dalla sua nascita e percorrendo alcune tappe storiche fondamentali. Dai primi distributori targati Coca Cola alla nascita delle aziende produttrici di macchinari made in Italy. Si passa poi a un'analisi generale del mercato internazionale, per arrivare al panorama italiano, che si differenzia principalmente per la tipologia di prodotti trattati. Il settore, fortemente sviluppato all'estero, in Italia è ancora poco sviluppato per quanto riguarda i prodotti non-food. Le potenzialità del Vending derivano dalla possibilità di raggiungere target molto diversi tra loro, sia nell'età che nel reddito e nello stile di vita. Per scegliere una buona strategia comunicativa, dopo lo studio del target, è necessario analizzare vari aspetti. In primo luogo bisogna ragionare su quale prodotto distribuire. Non tutti i prodotti sono infatti adatti a questo canale di distribuzione. Dopo la scelta del ¿cosa¿, bisogna capire quale sia il luogo adatto in cui installare le macchine. Ogni prodotto ha, infatti, dei luoghi che meglio di altri si prestano alla sua vendita. Il passo successivo consiste nella scelta del prezzo, elemento che nel settore può fare la differenza. La promozione infine è un aspetto importante, ma spesso si può notare che il Vending, piuttosto che essere soggetto di promozione, ne diventa oggetto e veicolo. Proprio a tal proposito ho voluto soffermarmi sulle possibilità di sfruttare i distributori automatici per promuovere prodotti, l'immagine di un'azienda, iniziative a sfondo sociale e culturale, iniziative ecologiche e così via. In particolar modo, ho focalizzato l'attenzione sui distributori brandizzati, ovvero quei distributori che vendono solo prodotti di una determinata marca e sono sviluppati dalle aziende stesse per raggiungere un maggior numero di consumatori sfruttando la possibilità di rendere il prodotto disponibile a qualsiasi ora, qualsiasi giorno della settimana. Infine ho riportato il progetto sviluppato durante il periodo di stage curricolare presso la Giemme di d'Agostino s.r.l. Tale progetto prevede l'installazione di distributori automatici con capsule per la vendita di merchandising sportivo. Un esempio sono i distributori che, in futuro, si potrebbero trovare negli stadi e grazie ai quali si potranno acquistare portachiavi, pupazzetti di piccole dimensioni, ecc della squadra del cuore.
Il marketing del vending: la comunicazione nella distribuzione automatica.
GOLZIO, ROBERTA
2011/2012
Abstract
Questa tesi nasce per esplorare un settore che tutt'ora è sfruttato male e poco nel nostro paese. In particolare, intendo analizzare l'aspetto della comunicazione e del marketing relativo alla distribuzione automatica, per dimostrare come sia fondamentale una buona strategia comunicativa nel Vending. Inoltre, in questa tesi intendo dimostrare che un distributore automatico può diventare un veicolo comunicativo e un'opportunità per diffondere il nome di un'azienda. Negli ultimi anni l'attenzione verso il mondo della distribuzione automatica è cresciuta in modo esponenziale. Si sono occupati del tema economisti come Antonio Barbangelo, docente presso l'Università Bocconi di Milano, che nel suo libro Pausa caffè ha analizzato nel dettaglio il mercato italiano per quanto riguarda l'aspetto della distribuzione di bevande calde e alimenti. Anche l'importante testata giornalistica del Sole 24 ore ha dedicato uno spazio su Markup proprio al settore Vending. Il primo passo consiste nell'analisi del settore Vending partendo dalla sua nascita e percorrendo alcune tappe storiche fondamentali. Dai primi distributori targati Coca Cola alla nascita delle aziende produttrici di macchinari made in Italy. Si passa poi a un'analisi generale del mercato internazionale, per arrivare al panorama italiano, che si differenzia principalmente per la tipologia di prodotti trattati. Il settore, fortemente sviluppato all'estero, in Italia è ancora poco sviluppato per quanto riguarda i prodotti non-food. Le potenzialità del Vending derivano dalla possibilità di raggiungere target molto diversi tra loro, sia nell'età che nel reddito e nello stile di vita. Per scegliere una buona strategia comunicativa, dopo lo studio del target, è necessario analizzare vari aspetti. In primo luogo bisogna ragionare su quale prodotto distribuire. Non tutti i prodotti sono infatti adatti a questo canale di distribuzione. Dopo la scelta del ¿cosa¿, bisogna capire quale sia il luogo adatto in cui installare le macchine. Ogni prodotto ha, infatti, dei luoghi che meglio di altri si prestano alla sua vendita. Il passo successivo consiste nella scelta del prezzo, elemento che nel settore può fare la differenza. La promozione infine è un aspetto importante, ma spesso si può notare che il Vending, piuttosto che essere soggetto di promozione, ne diventa oggetto e veicolo. Proprio a tal proposito ho voluto soffermarmi sulle possibilità di sfruttare i distributori automatici per promuovere prodotti, l'immagine di un'azienda, iniziative a sfondo sociale e culturale, iniziative ecologiche e così via. In particolar modo, ho focalizzato l'attenzione sui distributori brandizzati, ovvero quei distributori che vendono solo prodotti di una determinata marca e sono sviluppati dalle aziende stesse per raggiungere un maggior numero di consumatori sfruttando la possibilità di rendere il prodotto disponibile a qualsiasi ora, qualsiasi giorno della settimana. Infine ho riportato il progetto sviluppato durante il periodo di stage curricolare presso la Giemme di d'Agostino s.r.l. Tale progetto prevede l'installazione di distributori automatici con capsule per la vendita di merchandising sportivo. Un esempio sono i distributori che, in futuro, si potrebbero trovare negli stadi e grazie ai quali si potranno acquistare portachiavi, pupazzetti di piccole dimensioni, ecc della squadra del cuore.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/119919