The new technologies are today crucial in including a process called active ageing which enables the elderly to maintain an active role in the society avoiding the risk of being considered only as a weak and needy subject. Despite that, the analysis of the literature still shows in Italy some backwardness regarding the use of these means, especially among the sexagenarians. This dissertation, throughout an explorative research made with the collaboration of thirty old people living in two residential facilities in Turin and Genoa and with a group of control made of peers living in their own houses, it wants to support the potential, not only recreational and rehabilitative, but especially communicational and socializing offered by the ICT considered as means able to improve the quality of life of the ¿institutionalized¿ and socially isolated elderly. In this subject, the social and cultural Educator is a professional who, in the modern society based on an unstoppable process of digitalization, aims to acknowledge and to teach the elderly about these modern means of communication.
Le nuove tecnologie appaiono oggi determinanti per favorire un processo di invecchiamento attivo (active ageing) che consenta all'anziano di mantenere un ruolo attivo nella società anziché rischiare di essere percepito solamente come un soggetto debole e portatore di bisogni. Nonostante ciò, l'analisi della letteratura evidenzia in Italia ed in particolare all'interno della fascia di popolazione ultrasessantacinquenne, ancora una certa arretratezza nell'utilizzo di questi strumenti. Questo lavoro, attraverso una ricerca esplorativa effettuata con la collaborazione di 30 anziani ospiti di due strutture residenziali di Torino e di Genova e di un gruppo di controllo composto da persone di pari età che vivono al proprio domicilio, conferma le potenzialità non solo ricreative o riabilitative ma soprattutto comunicative e socializzanti offerte dalle ICT quali strumenti atti a valorizzare e a migliorare la qualità di vita specie per gli anziani ¿istituzionalizzati¿ più soggetti a isolamento sociale. Proprio in quest'ottica, l'Educatore socio-culturale è il professionista che, nella società odierna caratterizzata da un inarrestabile processo di digitalizzazione, può contribuire a rendere consapevole e a formare la popolazione anziana all'utilizzo di questi moderni strumenti di comunicazione.
Anziani e nuove tecnologie: una ricerca esplorativa in ambito residenziale e domiciliare
FERRUA, GIULIA
2015/2016
Abstract
Le nuove tecnologie appaiono oggi determinanti per favorire un processo di invecchiamento attivo (active ageing) che consenta all'anziano di mantenere un ruolo attivo nella società anziché rischiare di essere percepito solamente come un soggetto debole e portatore di bisogni. Nonostante ciò, l'analisi della letteratura evidenzia in Italia ed in particolare all'interno della fascia di popolazione ultrasessantacinquenne, ancora una certa arretratezza nell'utilizzo di questi strumenti. Questo lavoro, attraverso una ricerca esplorativa effettuata con la collaborazione di 30 anziani ospiti di due strutture residenziali di Torino e di Genova e di un gruppo di controllo composto da persone di pari età che vivono al proprio domicilio, conferma le potenzialità non solo ricreative o riabilitative ma soprattutto comunicative e socializzanti offerte dalle ICT quali strumenti atti a valorizzare e a migliorare la qualità di vita specie per gli anziani ¿istituzionalizzati¿ più soggetti a isolamento sociale. Proprio in quest'ottica, l'Educatore socio-culturale è il professionista che, nella società odierna caratterizzata da un inarrestabile processo di digitalizzazione, può contribuire a rendere consapevole e a formare la popolazione anziana all'utilizzo di questi moderni strumenti di comunicazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/119873