La novità del pensiero di Dante all'interno della Commedia rispetto al periodo che lo precede è stata sottolineata da numerosi studiosi e riguarda gli ambiti più vari. Questo lavoro si propone di sottolineare l'innovazione del pensiero di Dante in ambito artistico, e più in particolare nella miniatura, prendendo in considerazione il Canto XI del Purgatorio e le figure dei due miniatori che Dante cita nel canto, Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese. Analizzando il contesto in cui il poeta fiorentino inserisce le figure dei due miniatori (che proprio grazie a lui, nonostante le scarse informazioni pervenuteci sul loro conto, sono diventati nomi rappresentativi della miniatura tra Due e Trecento), possono essere sviluppate numerose considerazioni. Innanzitutto si può delineare, in modo generale, il pensiero artistico personale di Dante. Inoltre è possibile operare un confronto tra il testo della Commedia e l'immagine del miniatore medievale da un punto di vista sociale (per come era diffusa negli anni precedenti e contemporanei al poeta). Oltre a questo si possono confrontare le affermazioni dantesche con un quadro più generale dell'arte e dell'estetica medievale. Da questa analisi risulterà chiara la novità del pensiero dantesco rispetto non solo al pensiero medievale, ma anche al contesto già di per sé innovativo in cui il poeta si trova inserito. Si sono poi analizzate le opere dei commentatori danteschi cronologicamente più prossimi alla stesura della Commedia per cercare le informazioni che al loro interno vengono fornite sulle figure di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese: le informazioni che dai commentatori si possono ricavare risultano importanti perché utili a porre l'accento sul problema della relazione tra due miniatori e della loro posizione all'interno di un panorama regionale: i pareri dei commentatori sulla questione si rivelano essere vari, ma possono portare ad ulteriori conclusioni se affiancati agli studi, legati allo stile dei due miniatori, realizzati dagli storici dell'arte. Per realizzare queste osservazioni si sono considerati i principali saggi scritti sull'argomento sia in ambito storico-artistico che in ambito filologico-letterario: infatti, sebbene alcuni storici dell'arte si siano occupati delle figure di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese partendo dalle osservazioni dantesche, e i critici letterari abbiano più volte analizzato il passo di Pg XI, non si è mai cercato di dare una lettura complessiva e sintetica della questione, considerando in modo unitario sia gli aspetti artistici che quelli letterari. Per questo motivo si sono voluti associare i risultati raggiunti tanto dagli storici dell'arte quanto dalla critica letteraria per cercare di presentare un quadro il più possibile completo degli argomenti trattati.
I miniatori e la miniatura nel Canto XI del Purgatorio
AMATEIS, SARA
2015/2016
Abstract
La novità del pensiero di Dante all'interno della Commedia rispetto al periodo che lo precede è stata sottolineata da numerosi studiosi e riguarda gli ambiti più vari. Questo lavoro si propone di sottolineare l'innovazione del pensiero di Dante in ambito artistico, e più in particolare nella miniatura, prendendo in considerazione il Canto XI del Purgatorio e le figure dei due miniatori che Dante cita nel canto, Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese. Analizzando il contesto in cui il poeta fiorentino inserisce le figure dei due miniatori (che proprio grazie a lui, nonostante le scarse informazioni pervenuteci sul loro conto, sono diventati nomi rappresentativi della miniatura tra Due e Trecento), possono essere sviluppate numerose considerazioni. Innanzitutto si può delineare, in modo generale, il pensiero artistico personale di Dante. Inoltre è possibile operare un confronto tra il testo della Commedia e l'immagine del miniatore medievale da un punto di vista sociale (per come era diffusa negli anni precedenti e contemporanei al poeta). Oltre a questo si possono confrontare le affermazioni dantesche con un quadro più generale dell'arte e dell'estetica medievale. Da questa analisi risulterà chiara la novità del pensiero dantesco rispetto non solo al pensiero medievale, ma anche al contesto già di per sé innovativo in cui il poeta si trova inserito. Si sono poi analizzate le opere dei commentatori danteschi cronologicamente più prossimi alla stesura della Commedia per cercare le informazioni che al loro interno vengono fornite sulle figure di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese: le informazioni che dai commentatori si possono ricavare risultano importanti perché utili a porre l'accento sul problema della relazione tra due miniatori e della loro posizione all'interno di un panorama regionale: i pareri dei commentatori sulla questione si rivelano essere vari, ma possono portare ad ulteriori conclusioni se affiancati agli studi, legati allo stile dei due miniatori, realizzati dagli storici dell'arte. Per realizzare queste osservazioni si sono considerati i principali saggi scritti sull'argomento sia in ambito storico-artistico che in ambito filologico-letterario: infatti, sebbene alcuni storici dell'arte si siano occupati delle figure di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese partendo dalle osservazioni dantesche, e i critici letterari abbiano più volte analizzato il passo di Pg XI, non si è mai cercato di dare una lettura complessiva e sintetica della questione, considerando in modo unitario sia gli aspetti artistici che quelli letterari. Per questo motivo si sono voluti associare i risultati raggiunti tanto dagli storici dell'arte quanto dalla critica letteraria per cercare di presentare un quadro il più possibile completo degli argomenti trattati.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/119808