Background: The treatment of vestibular schwannomas (VS) still remains a major challenge in neurosurgery. The need for radicality in tumour removal must be combined with the need to preserve facial nerve function, which represents the element with the greatest impact on the patient’s quality of life. Several techniques have been proposed to improve VS surgical management. In recent years the use of endoscopic assistance in the retrosigmoid approach has been evaluated, exploiting direct illumination and the wide dynamic and angular vision provided by the endoscope. Objectives: The aim of the study is to evaluate the feasibility, advantages and limitations of endoscopic assistance in VS surgery, analysing both surgical and functional outcomes. Materials and methods: This is a case-control study comparing prospective data of patients undergoing VS removal with endoscope-assisted retrosigmoid approach to a historical cohort who underwent surgery by using classical microscopic technique. Patients operated from 2019 to 2021 in a single centre were considered. A minimum follow-up of 6 months, the availability of clinical and radiological data and the evaluation of facial nerve function according to the House-Brackmann (HB) scale were the inclusion criteria. In the perspective cohort, the endoscope-assisted technique was performed with a rigid endoscope with 0, 30 and 45° optics. Endoscope was used especially in two moments: at the beginning of the operation in order to identify the facial nerve in its cisternal course; in the meatus, to improve visualisation of the internal acoustic canal and increase the extent of resection. The utility of the endoscope in VS surgery was assessed through a survey submitted to surgeons. The results were analysed according to the System Usability Scale. Results: A total of 26 patients (9 M, 17 F) were included in the study, divided into two groups: 15 patients in the historical cohort, 11 in the prospective one. The mean follow up was 19 months in the first group and 8.5 in the second one. The mean VS size was 25.9 mm in the historical cohort (4 cases T2, 2 T3a, 4 T3b, 5 T4a according to Samii classification) and 18.8 mm in the other (1 case T2, 6 T3a, 2 T3b, 1 T4a, 1 T4b). In the historical group, the resection was gross total (GTR) in 8/15 (53.3%), subtotal (STR) in 2 (13.3%) and near total (NTR) in the remaining 5 (33.3%). In the prospective group, 6/11 (54.5%) GTR and 5 (45.5%) NTR. In the immediate postoperative period, 11/15 patients (73.3%) had good facial nerve function (HB 1-2) and 3 (20%) deficit (HB 3-6) in the historical group. In the endoscopic group, 7/11 (63.7%) good function and 4 (36.4%) deficit. At the 3 month-FU, patients with good function were 13/15 (86.7%) in the historical cohort and 9/11 (81.9%) in the endoscopic one. Finally, the analysis of the survey’s answers gave positive feedback on the use of the technique. Conclusion: The endoscope could represent a useful tool in order to improve the extent of VS resection and to ensure, together with the key role of neurophysiological monitoring, the preservation of the facial nerve by providing better visualisation of its course and its relationship with the tumour. The use of angled optics and the dynamism of the endoscope also make it possible to improve the visualisation of the intra-meatal component, increasing the possibility of obtaining a gross total resection.

Background: Il trattamento degli schwannomi vestibolari (SV) resta una sfida importante nell’ambito della neurochirurgia. L’esigenza di radicalità nella rimozione del tumore si deve coniugare con la necessità di preservare la funzione del nervo faciale, che spesso rappresenta l’outcome di maggior impatto sulla qualità di vita del paziente. Al fine di migliorare la gestione chirurgica degli SV, sono state proposte diverse tecniche. Tra queste, negli ultimi anni è stato valutato l’impiego dell’assistenza endoscopica nell’approccio retrosigmoideo, sfruttando l’illuminazione diretta e l’ampia visione dinamica e angolare fornita dall’endoscopio. Obiettivo: L’obiettivo dello studio è valutare la fattibilità, i vantaggi e gli svantaggi dell’assistenza endoscopica nella chirurgia degli SV, analizzandone gli esiti chirurgici e funzionali. Materiali e metodi: Lo studio caso-controllo confronta i dati prospettici di pazienti sottoposti ad exeresi di SV con approccio retrosigmoideo endoscope-assisted con una coorte storica operata col solo microscopio. Sono stati considerati i pazienti operati dal 2019 al 2021 in un singolo centro. Un follow up minimo di 6 mesi, la disponibilità dei dati clinici e radiologici e la valutazione della funzionalità del faciale secondo la scala di House-Brackmann (HB) sono stati considerati criteri di inclusione dello studio. Nella coorte prospettica, la tecnica endoscope-assisted è stata eseguita con un endoscopio rigido con ottiche a 0, 30 e 45°. Il suo utilizzo si è concentrato in due momenti: all’inizio dell’operazione, per individuare il nervo faciale nella sua porzione cisternale; nella fase intrameatale, per migliorare la visualizzazione del canale acustico interno e incrementare l’entità della resezione. L’utilità dell’endoscopio nella chirurgia degli SV è stata valutata tramite questionari sottoposti ai chirurghi, i cui risultati sono stati analizzati utilizzando la System Usability Scale. Risultati: Un totale di 26 pazienti (9 M, 17 F) sono stati inclusi nello studio, ripartiti nei due gruppi: 15 pazienti nella coorte storica, 11 nella coorte prospettica. Il follow up medio è stato di 19 mesi nella coorte storica, di 8.5 nella coorte endoscopica. Le dimensioni medie degli SV sono state di 25.9 mm nella coorte storica (4 casi T2, 2 T3a, 4 T3b, 5 T4a secondo Samii) e di 18.82 mm nell’altra (1 caso T2, 6 T3a, 2 T3b, 1 T4a, 1 T4b). Nel gruppo storico, la resezione è stata gross total (GTR) in 8/15 (53.3%), subtotal (STR) in 2 (13.3%) e near total (NTR) nelle restanti 5 (33.3%). Nel gruppo prospettico, 6/11 (54.5%) GTR e 5 (45.5%) NTR. Nell’immediato postoperatorio, nel gruppo storico 11/15 pazienti (73.3%) avevano buona funzione del faciale (HB 1-2) e 3 (20%) deficit (HB 3-6). Nel gruppo endoscopico, 7/11 (63.7%) buona funzione e 4 (36.4%) deficit. Al follow up a 3 mesi, i pazienti con buona funzione risultavano essere 13/15 (86.7%) nella coorte storica e 9/11 (81.9%) in quella endoscopica. Infine, le risposte dei questionari sottoposti ai chirurghi hanno dato feedback positivo sull’uso della tecnica. Conclusione: L’endoscopio rappresenta uno strumento utile al fine di migliorare l’entità di resezione degli SV e di garantire, congiuntamente al ruolo chiave del monitoraggio neurofisiologico, la preservazione del nervo faciale fornendo la possibilità di valutarne meglio il decorso e i rapporti con il tumore. L’utilizzo dell’ottica angolata e la dinamicità dell’endoscopio permettono inoltre di migliorare la visualizzazione della componente intrameatale, incrementando la possibilità di ottenere una gross total resection.

L'utilizzo dell'endoscopio 3D nell'approccio retrosigmoideo per la chirurgia degli schwannomi vestibolari: esperienza preliminare di un singolo centro.

VERCELLI, ALBERTO
2020/2021

Abstract

Background: Il trattamento degli schwannomi vestibolari (SV) resta una sfida importante nell’ambito della neurochirurgia. L’esigenza di radicalità nella rimozione del tumore si deve coniugare con la necessità di preservare la funzione del nervo faciale, che spesso rappresenta l’outcome di maggior impatto sulla qualità di vita del paziente. Al fine di migliorare la gestione chirurgica degli SV, sono state proposte diverse tecniche. Tra queste, negli ultimi anni è stato valutato l’impiego dell’assistenza endoscopica nell’approccio retrosigmoideo, sfruttando l’illuminazione diretta e l’ampia visione dinamica e angolare fornita dall’endoscopio. Obiettivo: L’obiettivo dello studio è valutare la fattibilità, i vantaggi e gli svantaggi dell’assistenza endoscopica nella chirurgia degli SV, analizzandone gli esiti chirurgici e funzionali. Materiali e metodi: Lo studio caso-controllo confronta i dati prospettici di pazienti sottoposti ad exeresi di SV con approccio retrosigmoideo endoscope-assisted con una coorte storica operata col solo microscopio. Sono stati considerati i pazienti operati dal 2019 al 2021 in un singolo centro. Un follow up minimo di 6 mesi, la disponibilità dei dati clinici e radiologici e la valutazione della funzionalità del faciale secondo la scala di House-Brackmann (HB) sono stati considerati criteri di inclusione dello studio. Nella coorte prospettica, la tecnica endoscope-assisted è stata eseguita con un endoscopio rigido con ottiche a 0, 30 e 45°. Il suo utilizzo si è concentrato in due momenti: all’inizio dell’operazione, per individuare il nervo faciale nella sua porzione cisternale; nella fase intrameatale, per migliorare la visualizzazione del canale acustico interno e incrementare l’entità della resezione. L’utilità dell’endoscopio nella chirurgia degli SV è stata valutata tramite questionari sottoposti ai chirurghi, i cui risultati sono stati analizzati utilizzando la System Usability Scale. Risultati: Un totale di 26 pazienti (9 M, 17 F) sono stati inclusi nello studio, ripartiti nei due gruppi: 15 pazienti nella coorte storica, 11 nella coorte prospettica. Il follow up medio è stato di 19 mesi nella coorte storica, di 8.5 nella coorte endoscopica. Le dimensioni medie degli SV sono state di 25.9 mm nella coorte storica (4 casi T2, 2 T3a, 4 T3b, 5 T4a secondo Samii) e di 18.82 mm nell’altra (1 caso T2, 6 T3a, 2 T3b, 1 T4a, 1 T4b). Nel gruppo storico, la resezione è stata gross total (GTR) in 8/15 (53.3%), subtotal (STR) in 2 (13.3%) e near total (NTR) nelle restanti 5 (33.3%). Nel gruppo prospettico, 6/11 (54.5%) GTR e 5 (45.5%) NTR. Nell’immediato postoperatorio, nel gruppo storico 11/15 pazienti (73.3%) avevano buona funzione del faciale (HB 1-2) e 3 (20%) deficit (HB 3-6). Nel gruppo endoscopico, 7/11 (63.7%) buona funzione e 4 (36.4%) deficit. Al follow up a 3 mesi, i pazienti con buona funzione risultavano essere 13/15 (86.7%) nella coorte storica e 9/11 (81.9%) in quella endoscopica. Infine, le risposte dei questionari sottoposti ai chirurghi hanno dato feedback positivo sull’uso della tecnica. Conclusione: L’endoscopio rappresenta uno strumento utile al fine di migliorare l’entità di resezione degli SV e di garantire, congiuntamente al ruolo chiave del monitoraggio neurofisiologico, la preservazione del nervo faciale fornendo la possibilità di valutarne meglio il decorso e i rapporti con il tumore. L’utilizzo dell’ottica angolata e la dinamicità dell’endoscopio permettono inoltre di migliorare la visualizzazione della componente intrameatale, incrementando la possibilità di ottenere una gross total resection.
3D endoscopy in retrosigmoid approach for vestibular schwannomas surgery: preliminary experience from a single referral center.
Background: The treatment of vestibular schwannomas (VS) still remains a major challenge in neurosurgery. The need for radicality in tumour removal must be combined with the need to preserve facial nerve function, which represents the element with the greatest impact on the patient’s quality of life. Several techniques have been proposed to improve VS surgical management. In recent years the use of endoscopic assistance in the retrosigmoid approach has been evaluated, exploiting direct illumination and the wide dynamic and angular vision provided by the endoscope. Objectives: The aim of the study is to evaluate the feasibility, advantages and limitations of endoscopic assistance in VS surgery, analysing both surgical and functional outcomes. Materials and methods: This is a case-control study comparing prospective data of patients undergoing VS removal with endoscope-assisted retrosigmoid approach to a historical cohort who underwent surgery by using classical microscopic technique. Patients operated from 2019 to 2021 in a single centre were considered. A minimum follow-up of 6 months, the availability of clinical and radiological data and the evaluation of facial nerve function according to the House-Brackmann (HB) scale were the inclusion criteria. In the perspective cohort, the endoscope-assisted technique was performed with a rigid endoscope with 0, 30 and 45° optics. Endoscope was used especially in two moments: at the beginning of the operation in order to identify the facial nerve in its cisternal course; in the meatus, to improve visualisation of the internal acoustic canal and increase the extent of resection. The utility of the endoscope in VS surgery was assessed through a survey submitted to surgeons. The results were analysed according to the System Usability Scale. Results: A total of 26 patients (9 M, 17 F) were included in the study, divided into two groups: 15 patients in the historical cohort, 11 in the prospective one. The mean follow up was 19 months in the first group and 8.5 in the second one. The mean VS size was 25.9 mm in the historical cohort (4 cases T2, 2 T3a, 4 T3b, 5 T4a according to Samii classification) and 18.8 mm in the other (1 case T2, 6 T3a, 2 T3b, 1 T4a, 1 T4b). In the historical group, the resection was gross total (GTR) in 8/15 (53.3%), subtotal (STR) in 2 (13.3%) and near total (NTR) in the remaining 5 (33.3%). In the prospective group, 6/11 (54.5%) GTR and 5 (45.5%) NTR. In the immediate postoperative period, 11/15 patients (73.3%) had good facial nerve function (HB 1-2) and 3 (20%) deficit (HB 3-6) in the historical group. In the endoscopic group, 7/11 (63.7%) good function and 4 (36.4%) deficit. At the 3 month-FU, patients with good function were 13/15 (86.7%) in the historical cohort and 9/11 (81.9%) in the endoscopic one. Finally, the analysis of the survey’s answers gave positive feedback on the use of the technique. Conclusion: The endoscope could represent a useful tool in order to improve the extent of VS resection and to ensure, together with the key role of neurophysiological monitoring, the preservation of the facial nerve by providing better visualisation of its course and its relationship with the tumour. The use of angled optics and the dynamism of the endoscope also make it possible to improve the visualisation of the intra-meatal component, increasing the possibility of obtaining a gross total resection.
IMPORT TESI SOLO SU ESSE3 DAL 2018
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