Questa tesi si propone di analizzare Fairy and Folk Tales of the Irish Peasantry, raccolta di racconti del patrimonio folklorico irlandese pubblicata nel 1888 da un allora ventitreenne William Butler Yeats, una delle figure più importanti della letteratura Irlandese e una delle maggiori voci poetiche di lingua inglese degli ultimi cento anni. Dopo una breve introduzione sulla nascita dell'interesse verso il folklore in Europa e sul legame che Yeats aveva con quest'ultimo, si passa a parlare della raccolta introducendo quegli autori le cui opere si erano rivelate fondamentali nella costruzione della stessa (Thomas Crofton Croker, William Carleton, Lady Wilde e Douglas Hyde) cercando di delinearne le caratteristiche e, di conseguenza, le grandi differenze. Segue poi un'analisi schematica del modo in cui Yeats organizza i capitoli e alcune riflessioni sui principi che dichiara di seguire nel farsi folklorist, cioè la preferenza di un approccio letterario a uno scientifico nell'occuparsi di folklore e il rifiuto di qualsiasi tentativo di razionalizzazione. Si passa a questo punto a un'analisi puntuale di tutti i capitoli dell'opera, cercando di cogliere il più possibile le immagini che Yeats vuole evocare con la scelta dei racconti inclusi nella raccolta e con la loro disposizione: dall'aspetto delle creature fatate al loro comportamento, dalle implicazioni sociali che emergono in alcune storie a quelle eziologiche. Si cercherà inoltre di far emergere dove possibile qualcosa dal vastissimo sistema di collegamenti con gli antichi miti celtici e con il loro sistema di divinità e di eroi che, sovente, fa irruzione nel racconto popolare accanto a elementi cristiani. Si cercherà infine di mettere in evidenza gli obiettivi che Yeats si prefiggeva scrivendo Fairy and Folk Tales of the Irish Peasantry: lo si farà introducendo il concetto di Celtic imagination e analizzando il modo in cui Yeats porta avanti il suo lavoro di folklorist rifiutando sempre qualsiasi tipo di approssimazione e creando così una piccola enciclopedia del folklore irlandese.
W.B. Yeats: Fairy and Folk Tales of the Irish Peasantry - Il Poeta come Studioso di Folklore
BENEDETTO, MATTEO
2011/2012
Abstract
Questa tesi si propone di analizzare Fairy and Folk Tales of the Irish Peasantry, raccolta di racconti del patrimonio folklorico irlandese pubblicata nel 1888 da un allora ventitreenne William Butler Yeats, una delle figure più importanti della letteratura Irlandese e una delle maggiori voci poetiche di lingua inglese degli ultimi cento anni. Dopo una breve introduzione sulla nascita dell'interesse verso il folklore in Europa e sul legame che Yeats aveva con quest'ultimo, si passa a parlare della raccolta introducendo quegli autori le cui opere si erano rivelate fondamentali nella costruzione della stessa (Thomas Crofton Croker, William Carleton, Lady Wilde e Douglas Hyde) cercando di delinearne le caratteristiche e, di conseguenza, le grandi differenze. Segue poi un'analisi schematica del modo in cui Yeats organizza i capitoli e alcune riflessioni sui principi che dichiara di seguire nel farsi folklorist, cioè la preferenza di un approccio letterario a uno scientifico nell'occuparsi di folklore e il rifiuto di qualsiasi tentativo di razionalizzazione. Si passa a questo punto a un'analisi puntuale di tutti i capitoli dell'opera, cercando di cogliere il più possibile le immagini che Yeats vuole evocare con la scelta dei racconti inclusi nella raccolta e con la loro disposizione: dall'aspetto delle creature fatate al loro comportamento, dalle implicazioni sociali che emergono in alcune storie a quelle eziologiche. Si cercherà inoltre di far emergere dove possibile qualcosa dal vastissimo sistema di collegamenti con gli antichi miti celtici e con il loro sistema di divinità e di eroi che, sovente, fa irruzione nel racconto popolare accanto a elementi cristiani. Si cercherà infine di mettere in evidenza gli obiettivi che Yeats si prefiggeva scrivendo Fairy and Folk Tales of the Irish Peasantry: lo si farà introducendo il concetto di Celtic imagination e analizzando il modo in cui Yeats porta avanti il suo lavoro di folklorist rifiutando sempre qualsiasi tipo di approssimazione e creando così una piccola enciclopedia del folklore irlandese.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/119737