La mia tesi è nata dal desiderio di sapere come abbia fatto il Giappone alla fine della seconda guerra mondiale a diventare una nazione leader nel commercio. Mi sono soffermata a descrivere le conferenze in cui gli Alleati hanno progettato l'assetto post-bellico mondiale decretando le condizioni della resa giapponese. La Cina, nei piani di Roosevelt, avrebbe dovuto essere «amica», «forte» e «unita», il suo compito sarebbe stato quello di sostituire il Giappone disarmato e drasticamente ridimensionato quale potenza dominate dell'Estremo Oriente; ma i comunisti cinesi, avendo instaurato un buon rapporto con le genti con cui venivano a contatto, ebbero la meglio su i nazionalisti di Chiang Kai-shek che viceversa erano inclini alla corruzione. Vanno distinti due momenti cruciali in quello che sarà il futuro del Giappone: il primo fu quando vinse la corrente di pensiero che considerava più opportuno fare gestire da un governo locale il Paese nell'immediato dopo-guerra; il secondo è lo scoppio della Guerra di Corea che rivitalizzò fortemente l'economia giapponese. La prima parte della tesi riguarda l'antropologia: capire chi sono i giapponesi è utile come chiave di lettura del testo. Nel secondo capitolo invece vediamo i tardi e rari contatti che il Paese del Sol Levante ha avuto con l'Occidente. Ho utilizzato alcune fonti giornalistiche dell'epoca per poter arricchire le vicende storiche con reportage.
Sguardo e influenza. Il Giappone e L'Occidente
COSTA, DAIANE DE FATIMA
2011/2012
Abstract
La mia tesi è nata dal desiderio di sapere come abbia fatto il Giappone alla fine della seconda guerra mondiale a diventare una nazione leader nel commercio. Mi sono soffermata a descrivere le conferenze in cui gli Alleati hanno progettato l'assetto post-bellico mondiale decretando le condizioni della resa giapponese. La Cina, nei piani di Roosevelt, avrebbe dovuto essere «amica», «forte» e «unita», il suo compito sarebbe stato quello di sostituire il Giappone disarmato e drasticamente ridimensionato quale potenza dominate dell'Estremo Oriente; ma i comunisti cinesi, avendo instaurato un buon rapporto con le genti con cui venivano a contatto, ebbero la meglio su i nazionalisti di Chiang Kai-shek che viceversa erano inclini alla corruzione. Vanno distinti due momenti cruciali in quello che sarà il futuro del Giappone: il primo fu quando vinse la corrente di pensiero che considerava più opportuno fare gestire da un governo locale il Paese nell'immediato dopo-guerra; il secondo è lo scoppio della Guerra di Corea che rivitalizzò fortemente l'economia giapponese. La prima parte della tesi riguarda l'antropologia: capire chi sono i giapponesi è utile come chiave di lettura del testo. Nel secondo capitolo invece vediamo i tardi e rari contatti che il Paese del Sol Levante ha avuto con l'Occidente. Ho utilizzato alcune fonti giornalistiche dell'epoca per poter arricchire le vicende storiche con reportage.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/119726