Questo lavoro si compone di due sezioni differenti, ma complementari ed ugualmente funzionali ad un'analisi critica del teatro di Beckett (con particolare riferimento a "Finale di partita"). La prima parte è dedicata allo studio del linguaggio teatrale beckettiano. La seconda, di carattere più marcatamente pratico, si fonda invece sul confronto tra due allestimenti registici di "Finale di partita" proposti da Carlo Cecchi e Massimo Castri, rispettivamente nel 1995 e nel 2010. Nel complesso questo scritto si configura come un percorso di riavvicinamento alla lettera del testo beckettiano, ormai ¿ da anni ¿ vittima di speculazioni filosofiche di ogni genere tendenti ad oscurarne la brillante autenticità.

IL LINGUAGGIO TEATRALE BECKETTIANO: CASTRI E CECCHI A CONFRONTO SULLA SCACCHIERA DI "FINALE DI PARTITA"

NICOLOTTI, CECILIA
2015/2016

Abstract

Questo lavoro si compone di due sezioni differenti, ma complementari ed ugualmente funzionali ad un'analisi critica del teatro di Beckett (con particolare riferimento a "Finale di partita"). La prima parte è dedicata allo studio del linguaggio teatrale beckettiano. La seconda, di carattere più marcatamente pratico, si fonda invece sul confronto tra due allestimenti registici di "Finale di partita" proposti da Carlo Cecchi e Massimo Castri, rispettivamente nel 1995 e nel 2010. Nel complesso questo scritto si configura come un percorso di riavvicinamento alla lettera del testo beckettiano, ormai ¿ da anni ¿ vittima di speculazioni filosofiche di ogni genere tendenti ad oscurarne la brillante autenticità.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/119648