This thesis, working on an ample catalogue of condescension, commonplace traditionally reverberated and questions even now connected with the the liquid contemporaneity, desires particularly to identify, dissect and critically explain the mass media portrayal of the most ancient criminal organization in the italian history: Cosa Nostra. To this purpose, the research will start with an historical, political, economical and cultural contextualization of the Sicilian mafia, then it will proceed to explore the sociological and anthropological studies of the Twentieth Century, from the first criminological attempt to the more recent post-culturalism. Once that is done, the thesis will analyze press, cinematography and television to clarify the communicative intents in modern infotainment: will be considered articles published by Corriere della Sera, La Stampa, La Repubblica, l'Espresso and Panorama; the first silent pictures and gangster movies in the 30's, the romanticized mafia in The Godfather directed by Francis Ford Coppola and the italian documentary films; the mafia-stories, from The Sopranos to Romanzo Criminale, to study the evolution, objectives and styles during the recent golden age of fiction television thanks to this new typology of entertainment. The research will make us of a multidisciplinary bibliography, a direct approach to an exhaustive and plentifully reviewed filmography and the now existent italian empirical studies about Cosa Nostra socio-cultural perception.
La tesi di laurea, prendendo le mosse da un vastissimo repertorio di sufficienza ideologica, luoghi comuni tradizionalmente riverberati e interrogativi insolubili tuttora connessi alla contemporaneità liquida, cangiante poiché costantemente privata dei propri riferimenti, si propone l'obiettivo principe di identificare, sezionare ed interpretare criticamente la rappresentazione mediatica della più antica organizzazione mafiosa nostrana: la Cosa Nostra siciliana. A tale scopo, la ricerca intraprenderà dapprima un tentativo di contestualizzazione storica, politico-economica e culturale del malaffare isolano, dopodiché procederà alla localizzazione della malavita così costituitasi tra le pagine della socio-antropologia novecentesca, abbracciando tanto la criminologia ante litteram quanto il post-culturalismo dominante di fine secolo. Fatto questo, quindi, essa intersecherà la stampa, la cinematografia e la televisione del Bel Paese alla scoperta dei filtri comunicativi adottati, tra regimi narrativi classici e trasposizioni moderne: nel primo caso saranno presi in considerazione articoli provenienti da quotidiani quali Corriere della Sera, La Stampa e La Repubblica, affiancati inoltre dalle riviste l'Espresso e Panorama; nel secondo, la ricerca approccerà le prime pellicole mute a sfondo criminale per poi scandagliare il gangsterismo anni trenta statunitense, ben rappresentato dal capolavoro Scarface, la mafia romanzata consegnata alla cultura popolare da Francis Ford Coppola attraverso Il Padrino e il docu-cinema italiano coevo; infine, l'indagine convoglierà sul piccolo schermo alla caccia delle numerose fiction e degli sceneggiati quotidianamente proposti al grande pubblico, da I Soprano a Romanzo Criminale, con l'intento di studiarne l'evoluzione rispetto alla dimensione filmica d'origine, gli obiettivi espliciti quanto impliciti e la formula rinnovatasi di conseguenza. Il tutto, naturalmente, coadiuvato da un'esaustiva bibliografia interdisciplinare, il recupero dell'evidenza empirica ad oggi collezionata sul nostro territorio e l'approccio diretto al materiale non accademico, ad esempio filmografie specifiche, trattazioni oppure recensioni specialistiche, reputato indispensabile alla completezza della tesi.
La Cosa Nostra mediata nella società liquida: i filtri comunicativi italiani tra etica della narrazione, logiche redazionali e di produzione nell'infotainment di massa
TRAETTINO, STEFANO
2015/2016
Abstract
La tesi di laurea, prendendo le mosse da un vastissimo repertorio di sufficienza ideologica, luoghi comuni tradizionalmente riverberati e interrogativi insolubili tuttora connessi alla contemporaneità liquida, cangiante poiché costantemente privata dei propri riferimenti, si propone l'obiettivo principe di identificare, sezionare ed interpretare criticamente la rappresentazione mediatica della più antica organizzazione mafiosa nostrana: la Cosa Nostra siciliana. A tale scopo, la ricerca intraprenderà dapprima un tentativo di contestualizzazione storica, politico-economica e culturale del malaffare isolano, dopodiché procederà alla localizzazione della malavita così costituitasi tra le pagine della socio-antropologia novecentesca, abbracciando tanto la criminologia ante litteram quanto il post-culturalismo dominante di fine secolo. Fatto questo, quindi, essa intersecherà la stampa, la cinematografia e la televisione del Bel Paese alla scoperta dei filtri comunicativi adottati, tra regimi narrativi classici e trasposizioni moderne: nel primo caso saranno presi in considerazione articoli provenienti da quotidiani quali Corriere della Sera, La Stampa e La Repubblica, affiancati inoltre dalle riviste l'Espresso e Panorama; nel secondo, la ricerca approccerà le prime pellicole mute a sfondo criminale per poi scandagliare il gangsterismo anni trenta statunitense, ben rappresentato dal capolavoro Scarface, la mafia romanzata consegnata alla cultura popolare da Francis Ford Coppola attraverso Il Padrino e il docu-cinema italiano coevo; infine, l'indagine convoglierà sul piccolo schermo alla caccia delle numerose fiction e degli sceneggiati quotidianamente proposti al grande pubblico, da I Soprano a Romanzo Criminale, con l'intento di studiarne l'evoluzione rispetto alla dimensione filmica d'origine, gli obiettivi espliciti quanto impliciti e la formula rinnovatasi di conseguenza. Il tutto, naturalmente, coadiuvato da un'esaustiva bibliografia interdisciplinare, il recupero dell'evidenza empirica ad oggi collezionata sul nostro territorio e l'approccio diretto al materiale non accademico, ad esempio filmografie specifiche, trattazioni oppure recensioni specialistiche, reputato indispensabile alla completezza della tesi.File | Dimensione | Formato | |
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