Introduzione: l'insufficienza cardiaca attualmente, come si evince dai dati epidemiologici, colpisce dallo 0,4 al 2% della popolazione adulta europea, con un aumento esponenziale con l'avanzare dell'età. In Italia, lo scompenso cardiaco è la principale causa di ospedalizzazione delle persone con età superiore ai 65 anni; infatti la frequenza di riammissione in ospedale rimane elevata. I ricoveri ospedalieri potrebbero essere in diminuzione grazie ad un potenziamento dell'assistenza ambulatoriale e domiciliare. Obiettivo: descrivere le conoscenze circa lo scompenso cardiaco degli assistiti afferenti alla S.C. di Medicina Interna di Ceva, evidenziando gli aspetti informativi ed educativi più rilevanti in ottica di continuità delle cure a domicilio. Materiali e Metodi: lo studio, di tipo quantitativo-osservazionale, è stato condotto nel periodo settembre 2016 e gennaio 2017. Nel primo periodo è stata eseguita la revisione della letteratura e l'elaborazione del questionario. Nel secondo periodo sono stati somministrati i questionari ed analizzati i dati ottenuti. Risultati hanno risposto al questionario 15 assistiti; sono stati analizzati 240 dati. Dai risultati emerge che, nonostante la popolazione oggetto d'indagine sia già affetta da patologia e, pertanto, ritenuta almeno in parte informata sulle principali nozioni, vi sia una conoscenza non sempre corretta dell'importanza di attuare determinati accorgimenti. Inoltre, sono state rilevate in alcuni casi difformità nelle risposte in relazione all'età dei partecipanti.   Discussione e conclusione: l'indagine evidenzia come vi siano maggiori conoscenze circa il monitoraggio del peso corporeo, la terapia e gli edemi declivi, rispetto al regime alimentare, il buon riposo e la nicturia. Emerge come, nonostante gli interventi educativi/informativi attuati già durante il processo di cura, vi siano ancora necessità formative degli assistiti. Questo studio potrebbe rappresentare lo spunto per successivi approfondimenti finalizzati alla progettazione di metodi e strumenti mirati a potenziare la presa in carico di tale popolazione di pazienti. Parole chiave: ¿Scompenso Cardiaco¿, ¿prevenzione secondaria¿, ¿conoscenze¿, ¿comportamenti'', ¿informazione/educazione¿.
La persona in scompenso cardiaco e la continuità assistenziale a domicilio: studio quantitativo presso la S.C. di Medicina di Ceva
GIAILEVRA, ARIANNA
2015/2016
Abstract
Introduzione: l'insufficienza cardiaca attualmente, come si evince dai dati epidemiologici, colpisce dallo 0,4 al 2% della popolazione adulta europea, con un aumento esponenziale con l'avanzare dell'età. In Italia, lo scompenso cardiaco è la principale causa di ospedalizzazione delle persone con età superiore ai 65 anni; infatti la frequenza di riammissione in ospedale rimane elevata. I ricoveri ospedalieri potrebbero essere in diminuzione grazie ad un potenziamento dell'assistenza ambulatoriale e domiciliare. Obiettivo: descrivere le conoscenze circa lo scompenso cardiaco degli assistiti afferenti alla S.C. di Medicina Interna di Ceva, evidenziando gli aspetti informativi ed educativi più rilevanti in ottica di continuità delle cure a domicilio. Materiali e Metodi: lo studio, di tipo quantitativo-osservazionale, è stato condotto nel periodo settembre 2016 e gennaio 2017. Nel primo periodo è stata eseguita la revisione della letteratura e l'elaborazione del questionario. Nel secondo periodo sono stati somministrati i questionari ed analizzati i dati ottenuti. Risultati hanno risposto al questionario 15 assistiti; sono stati analizzati 240 dati. Dai risultati emerge che, nonostante la popolazione oggetto d'indagine sia già affetta da patologia e, pertanto, ritenuta almeno in parte informata sulle principali nozioni, vi sia una conoscenza non sempre corretta dell'importanza di attuare determinati accorgimenti. Inoltre, sono state rilevate in alcuni casi difformità nelle risposte in relazione all'età dei partecipanti. Discussione e conclusione: l'indagine evidenzia come vi siano maggiori conoscenze circa il monitoraggio del peso corporeo, la terapia e gli edemi declivi, rispetto al regime alimentare, il buon riposo e la nicturia. Emerge come, nonostante gli interventi educativi/informativi attuati già durante il processo di cura, vi siano ancora necessità formative degli assistiti. Questo studio potrebbe rappresentare lo spunto per successivi approfondimenti finalizzati alla progettazione di metodi e strumenti mirati a potenziare la presa in carico di tale popolazione di pazienti. Parole chiave: ¿Scompenso Cardiaco¿, ¿prevenzione secondaria¿, ¿conoscenze¿, ¿comportamenti'', ¿informazione/educazione¿.File | Dimensione | Formato | |
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