Insegnare la geografia oggi nella scuola primaria non è soltanto conoscere l'ambiente esterno, cioè tutto quello che circonda l'uomo, ma riflettere sui cambiamenti e sugli spostamenti di oggetti e soggetti sulla Terra. Sarebbe opportuno dedicare più tempo agli insegnamenti geografici che fanno parte di una realtà contemporanea dinamica. Per insegnare bene la geografia non si dovrebbe amare soltanto la materia, ma anche e soprattutto, in modo appassionato, il suo oggetto di studio, cioè il nostro pianeta. Lo studio sul movimento nelle sue numerose accezioni e sfaccettature, costituisce il tema della tesi. Conoscere a fondo questo argomento dà modo di affrontare i fenomeni geografici sotto una chiave di lettura differente. Lo scopo della tesi è proporre una geografia del movimento che analizzi la rete di flussi di persone, di merci, di idee e di materia che caratterizza la nostra società nell'era della globalizzazione. Nel primo capitolo si parla della metodologia didattica statunitense dei cinque pilastri per l'insegnamento della geografia dal momento che uno dei cinque fondamenti è rappresentato proprio dal movimento. Dopo un inquadramento a livello teorico del tema è presente un affondo sul concetto di movimento analizzato in maniera specifica in riferimento alla mobilità delle persone, delle merci e degli elementi naturali. Nel secondo capitolo sono trattate le spinte che l'uomo, nella sua evoluzione, ha accolto per spostarsi andando sempre oltre i suoi limiti. Infine nell'ultimo, è presente un tentativo di integrazione del concetto di movimento all'interno di attività didattiche originali ed innovative. Si tratta del nucleo centrale del lavoro in quanto l'autrice ha inventato tre unità didattiche che avessero come obiettivi quello di insegnare ai bambini a cogliere gli aspetti legati al movimento dietro ai contenuti geografici proposti e quello di infondere una sensibilità al tema della sostenibilità.
Il concetto di movimento nella didattica della geografia nella scuola primaria
PERSICO, IRENE
2015/2016
Abstract
Insegnare la geografia oggi nella scuola primaria non è soltanto conoscere l'ambiente esterno, cioè tutto quello che circonda l'uomo, ma riflettere sui cambiamenti e sugli spostamenti di oggetti e soggetti sulla Terra. Sarebbe opportuno dedicare più tempo agli insegnamenti geografici che fanno parte di una realtà contemporanea dinamica. Per insegnare bene la geografia non si dovrebbe amare soltanto la materia, ma anche e soprattutto, in modo appassionato, il suo oggetto di studio, cioè il nostro pianeta. Lo studio sul movimento nelle sue numerose accezioni e sfaccettature, costituisce il tema della tesi. Conoscere a fondo questo argomento dà modo di affrontare i fenomeni geografici sotto una chiave di lettura differente. Lo scopo della tesi è proporre una geografia del movimento che analizzi la rete di flussi di persone, di merci, di idee e di materia che caratterizza la nostra società nell'era della globalizzazione. Nel primo capitolo si parla della metodologia didattica statunitense dei cinque pilastri per l'insegnamento della geografia dal momento che uno dei cinque fondamenti è rappresentato proprio dal movimento. Dopo un inquadramento a livello teorico del tema è presente un affondo sul concetto di movimento analizzato in maniera specifica in riferimento alla mobilità delle persone, delle merci e degli elementi naturali. Nel secondo capitolo sono trattate le spinte che l'uomo, nella sua evoluzione, ha accolto per spostarsi andando sempre oltre i suoi limiti. Infine nell'ultimo, è presente un tentativo di integrazione del concetto di movimento all'interno di attività didattiche originali ed innovative. Si tratta del nucleo centrale del lavoro in quanto l'autrice ha inventato tre unità didattiche che avessero come obiettivi quello di insegnare ai bambini a cogliere gli aspetti legati al movimento dietro ai contenuti geografici proposti e quello di infondere una sensibilità al tema della sostenibilità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/119554