La subordinazione della donna all'uomo è millenaria e investe non solo la sfera familiare, ma anche quella delle relazioni sociali, politiche ed economiche. E' solo con l'inizio del '900 che la donna inizia a prendere coscienza della propria identità e diventa soggetto della storia alla pari con l'uomo. Il modello femminile che emerge oggi è quello di una donna ¿imprenditrice/manager¿ che dà valore centrale ad un network cooperativo che include affari, comunità e famiglia; e , nonostante l'attuale crisi, le imprese al femminile registrano una maggior crescita rispetto a quelle maschili. La donna è ormai diventata un' essenziale risorsa per la società e per il mondo e l'occupazione femminile un moltiplicatore economico: genera circoli virtuosi per l'occupazione, la produzione, il consumo e l'investimento, trasformandosi così in un antidoto alla crisi. Inoltre diversi studi attestano i riscontri benefici della diversificazione di genere, dimostrando il nesso positivo tra la percentuale di donne in posizionii chiave e le prestazioni aziendali. Nonostante ciò, continuano a persistere diversi ostacoli alla carriera femminile, endogeni (l'autoesclusione) ed esogeni (stereotipi culturali) e la carenza di infrastrutture sociali che favoriscano la conciliazione dei tempi. Diventa così sempre più necessaria una maggiore integrazione col territorio e la garanzia delle pari opportunità sul lavoro, affinchè si possano sviluppare e coltivare i talenti femminili.
L'investimento al femminile: alcune riflessioni
CARAMELLO, CRISTINA
2011/2012
Abstract
La subordinazione della donna all'uomo è millenaria e investe non solo la sfera familiare, ma anche quella delle relazioni sociali, politiche ed economiche. E' solo con l'inizio del '900 che la donna inizia a prendere coscienza della propria identità e diventa soggetto della storia alla pari con l'uomo. Il modello femminile che emerge oggi è quello di una donna ¿imprenditrice/manager¿ che dà valore centrale ad un network cooperativo che include affari, comunità e famiglia; e , nonostante l'attuale crisi, le imprese al femminile registrano una maggior crescita rispetto a quelle maschili. La donna è ormai diventata un' essenziale risorsa per la società e per il mondo e l'occupazione femminile un moltiplicatore economico: genera circoli virtuosi per l'occupazione, la produzione, il consumo e l'investimento, trasformandosi così in un antidoto alla crisi. Inoltre diversi studi attestano i riscontri benefici della diversificazione di genere, dimostrando il nesso positivo tra la percentuale di donne in posizionii chiave e le prestazioni aziendali. Nonostante ciò, continuano a persistere diversi ostacoli alla carriera femminile, endogeni (l'autoesclusione) ed esogeni (stereotipi culturali) e la carenza di infrastrutture sociali che favoriscano la conciliazione dei tempi. Diventa così sempre più necessaria una maggiore integrazione col territorio e la garanzia delle pari opportunità sul lavoro, affinchè si possano sviluppare e coltivare i talenti femminili.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/119518