La donna, nel mondo Romano, era sotto il completo controllo maschile, dalla nascita, sino alla morte. Prima era soggetta al volere del padre, o di chi ne faceva le veci, poi del marito. Doveva possedere virtù quali la riservatezza e la morigeratezza, espresse principalmente dalla capacità di rimanere in silenzio ed al proprio posto in ogni occasione. Figura unica nell'immaginario mitologico delle origini della Storia Romana, Lavinia, la giovane figlia del re Latino, è simbolo ed esempio perfetto delle virtù della donna romana. Cornelia si inserisce bene in questa tradizione, anzi la esalta. La nobiltà per Cornelia è una ragione per tenersi dentro ogni lacerazione senza dare soddisfazione a nessuno, anzi, per trasformarla in orgogliosa fierezza. La rigida tradizione e una mentalità condizionata dal maschile e dal mos maiorum, l'hanno indissolubilmente vincolata ai suoi uomini, rendendola un personaggio indimenticabile per la sua ammaliante inafferrabilità. Questo modello di comportamento femminile e di rapporto fra i due sessi si è dimostrato talmente solido, da aver varcato le soglie di oltre due millenni ed essere arrivato sino a noi.
Donne romane fra mito e storia. Lavinia e Cornelia: due casi studio.
ZUCCONI, CECILIA
2015/2016
Abstract
La donna, nel mondo Romano, era sotto il completo controllo maschile, dalla nascita, sino alla morte. Prima era soggetta al volere del padre, o di chi ne faceva le veci, poi del marito. Doveva possedere virtù quali la riservatezza e la morigeratezza, espresse principalmente dalla capacità di rimanere in silenzio ed al proprio posto in ogni occasione. Figura unica nell'immaginario mitologico delle origini della Storia Romana, Lavinia, la giovane figlia del re Latino, è simbolo ed esempio perfetto delle virtù della donna romana. Cornelia si inserisce bene in questa tradizione, anzi la esalta. La nobiltà per Cornelia è una ragione per tenersi dentro ogni lacerazione senza dare soddisfazione a nessuno, anzi, per trasformarla in orgogliosa fierezza. La rigida tradizione e una mentalità condizionata dal maschile e dal mos maiorum, l'hanno indissolubilmente vincolata ai suoi uomini, rendendola un personaggio indimenticabile per la sua ammaliante inafferrabilità. Questo modello di comportamento femminile e di rapporto fra i due sessi si è dimostrato talmente solido, da aver varcato le soglie di oltre due millenni ed essere arrivato sino a noi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/119376