Lo sport e la politica hanno instaurato da più di un secolo un rapporto diretto: il primo spesso si sviluppa grazie alle evoluzioni della seconda, di cui riflette le condizioni; la seconda in molti casi si serve del primo per veicolare dei messaggi ad altre istituzioni o ai cittadini. Da Mussolini ad Hollande, passando per Berlusconi e Chirac, Francia ed Italia sono stati due palcoscenici ideali per lo sviluppo di una narrazione politica, che, servendosi dello sport, trasmette specifici messaggi alla comunità discorsiva di riferimento, rappresentata nella maggior parte dei casi dai cittadini. Dagli anni Ottanta dello Ventesimo secolo, poi, questa tipologia del racconto politico ha avuto a disposizione uno strumento nuovo, nato nel contesto statunitense e dimostratosi molto efficace per convincere le comunità discorsive: lo storytelling, ovvero l'arte di saper raccontare le storie. Attraverso questa tecnica discorsiva, utilizzata in primis nella cosa pubblica da Ronald Reagan e poi portata agli estremi da Clinton e dai suoi successori, la narrazione politica di tematiche sportive ha trovato un terreno molto fertile, essendo le vicende sportive molto inclini alla banalizzazione ed alla resa stilizzata tramite ¿storielle¿ di breve durata e dallo scarno contenuto. Questo elaborato si pone l'obiettivo di analizzare più da vicino uno dei protagonisti del palcoscenico politico degli ultimi anni, François Hollande, e di comprenderne, da un punto di vista linguistico e semantico, le tecniche discorsive utilizzate nella narrazione a tematica sportiva nel corso del quadriennio presidenziale maggio 2012-aprile 2016. Oggetto di analisi è un corpus di sedici discorsi, da cui sono state desunte considerazioni relative all'utilizzo dello storytelling da parte di Hollande, individuandone i tratti caratteristici, la semplicità narrativa ed i molti rimandi simbolici. Ne nasce l'immagine di un uomo politico apparentemente votato alla linearità discorsiva, alla descrizione di percorsi narrativi basilari e stilizzati, ma che, in realtà, concede ampio spazio ai simbolismi, sfruttando appieno il potenziale dei lessemi e la loro forza semantica. L'interesse dell'elaborato è stato, quindi, focalizzato in particolare sulla comprensione dei reali messaggi espressi dal presidente della Repubblica, analizzati attraverso l'interpretazione discorsiva suggerita dalla semantica strutturalista, di cui Algirdas Greimas e Joseph Courtés sono due dei massimi rappresentanti. Per un'analisi completa, sono stati legati un approccio prettamente quantitativo ed uno qualitativo, così da individuare le specificità e le consuetudini discorsive per poi trarre delle possibili conclusioni in merito alle correlazioni tra le stesse. Dall'esaltazione dello sforzo sportivo in quanto tale con i partecipanti alla regata Vendée Globe al ricordo di un grande podista e cittadino quale Alain Mimoun, passando per la narrazione ¿a puntate¿del percorso di avvicinamento della macchina organizzativa francese ai Campionati Europei di Calcio dell'estate 2016, Hollande descrive se stesso attraverso le storie che racconta ed i temi che volutamente approfondisce, smentendo l'apparente manifestazione di un linguaggio semplice e banale.

Sport e unità nazionale: i discorsi del presidente Hollande sullo sport (2012-2016)

CERUTTI, CARLO
2015/2016

Abstract

Lo sport e la politica hanno instaurato da più di un secolo un rapporto diretto: il primo spesso si sviluppa grazie alle evoluzioni della seconda, di cui riflette le condizioni; la seconda in molti casi si serve del primo per veicolare dei messaggi ad altre istituzioni o ai cittadini. Da Mussolini ad Hollande, passando per Berlusconi e Chirac, Francia ed Italia sono stati due palcoscenici ideali per lo sviluppo di una narrazione politica, che, servendosi dello sport, trasmette specifici messaggi alla comunità discorsiva di riferimento, rappresentata nella maggior parte dei casi dai cittadini. Dagli anni Ottanta dello Ventesimo secolo, poi, questa tipologia del racconto politico ha avuto a disposizione uno strumento nuovo, nato nel contesto statunitense e dimostratosi molto efficace per convincere le comunità discorsive: lo storytelling, ovvero l'arte di saper raccontare le storie. Attraverso questa tecnica discorsiva, utilizzata in primis nella cosa pubblica da Ronald Reagan e poi portata agli estremi da Clinton e dai suoi successori, la narrazione politica di tematiche sportive ha trovato un terreno molto fertile, essendo le vicende sportive molto inclini alla banalizzazione ed alla resa stilizzata tramite ¿storielle¿ di breve durata e dallo scarno contenuto. Questo elaborato si pone l'obiettivo di analizzare più da vicino uno dei protagonisti del palcoscenico politico degli ultimi anni, François Hollande, e di comprenderne, da un punto di vista linguistico e semantico, le tecniche discorsive utilizzate nella narrazione a tematica sportiva nel corso del quadriennio presidenziale maggio 2012-aprile 2016. Oggetto di analisi è un corpus di sedici discorsi, da cui sono state desunte considerazioni relative all'utilizzo dello storytelling da parte di Hollande, individuandone i tratti caratteristici, la semplicità narrativa ed i molti rimandi simbolici. Ne nasce l'immagine di un uomo politico apparentemente votato alla linearità discorsiva, alla descrizione di percorsi narrativi basilari e stilizzati, ma che, in realtà, concede ampio spazio ai simbolismi, sfruttando appieno il potenziale dei lessemi e la loro forza semantica. L'interesse dell'elaborato è stato, quindi, focalizzato in particolare sulla comprensione dei reali messaggi espressi dal presidente della Repubblica, analizzati attraverso l'interpretazione discorsiva suggerita dalla semantica strutturalista, di cui Algirdas Greimas e Joseph Courtés sono due dei massimi rappresentanti. Per un'analisi completa, sono stati legati un approccio prettamente quantitativo ed uno qualitativo, così da individuare le specificità e le consuetudini discorsive per poi trarre delle possibili conclusioni in merito alle correlazioni tra le stesse. Dall'esaltazione dello sforzo sportivo in quanto tale con i partecipanti alla regata Vendée Globe al ricordo di un grande podista e cittadino quale Alain Mimoun, passando per la narrazione ¿a puntate¿del percorso di avvicinamento della macchina organizzativa francese ai Campionati Europei di Calcio dell'estate 2016, Hollande descrive se stesso attraverso le storie che racconta ed i temi che volutamente approfondisce, smentendo l'apparente manifestazione di un linguaggio semplice e banale.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
785266_sporteunitànazionaleidiscorsidelpresidentehollandesullosport2012-2016.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 563.22 kB
Formato Adobe PDF
563.22 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/119304