Negli ultimi duecento anni circa la concentrazione dei gas serra nell'atmosfera è cresciuta enormemente, portando ad un potenziamento dell'effetto serra naturale e causando l'alterazione degli equilibri climatici terrestri. Tra i maggiori responsabili delle emissioni di gas serra vi è il settore alimentare, si calcola infatti che, iniziando dalla coltivazione e l'allevamento, passando per la trasformazione, il confezionamento, la distribuzione, la vendita, il consumo fino allo smaltimento dei rifiuti, in Europa esso sia responsabile per un terzo delle emissioni di gas serra globali. Per frenare questo pericoloso trend è assolutamente necessario procedere all'adozione di politiche efficaci, alla diffusione di una nuova cultura, ad una rivisitazione degli stili di vita e dei modi di produrre su cui si basa la nostra società. Un metodo che è stato proposto per raggiungere questi ambiziosi obiettivi è la ¿carbon label¿, un'etichetta apposta su un prodotto che ne riporta la relativa impronta di carbonio, ovvero la quantità di CO2 emessa, associata al suo ciclo di vita, calcolata tramite un'analisi LCA (Life Cycle Assessment) limitata alle emissioni che hanno effetto sul fenomeno del surriscaldamento globale. Il caso preso in analisi è quello del progetto ¿Per il clima¿ di Legambiente applicato ai prodotti Pomì. L'Etichetta ¿Per il clima¿ ha l'obiettivo di assegnare un riconoscimento pubblico ai prodotti/servizi che dichiarano l'impatto ambientale su una o più fasi del loro ciclo di vita ed in modo particolare il loro contributo all'effetto serra, in modo che i consumatori possano scegliere i loro acquisti non più solo in base alla convenienza e alla qualità, ma anche in base alla loro sostenibilità ambientale. Le informazioni espresse attraverso l'Etichetta ¿Per il clima¿ aiutano inoltre le aziende a valutare il contributo al riscaldamento globale sia per quanto riguarda le proprie emissioni sia per quanto riguarda quei processi della filiera produttiva che non controllano direttamente. Pomì, azienda italiana leader nel settore alimentare, ha deciso di apporre l'Etichetta ¿Per il clima¿ a 9 dei suoi prodotti a partire dal 2011.

Le emissioni di CO2 dalle produzioni alimentari: il caso Pomì e il progetto ¿Per il clima¿ di Legambiente.

DEDOMINICI, CRISTINA
2011/2012

Abstract

Negli ultimi duecento anni circa la concentrazione dei gas serra nell'atmosfera è cresciuta enormemente, portando ad un potenziamento dell'effetto serra naturale e causando l'alterazione degli equilibri climatici terrestri. Tra i maggiori responsabili delle emissioni di gas serra vi è il settore alimentare, si calcola infatti che, iniziando dalla coltivazione e l'allevamento, passando per la trasformazione, il confezionamento, la distribuzione, la vendita, il consumo fino allo smaltimento dei rifiuti, in Europa esso sia responsabile per un terzo delle emissioni di gas serra globali. Per frenare questo pericoloso trend è assolutamente necessario procedere all'adozione di politiche efficaci, alla diffusione di una nuova cultura, ad una rivisitazione degli stili di vita e dei modi di produrre su cui si basa la nostra società. Un metodo che è stato proposto per raggiungere questi ambiziosi obiettivi è la ¿carbon label¿, un'etichetta apposta su un prodotto che ne riporta la relativa impronta di carbonio, ovvero la quantità di CO2 emessa, associata al suo ciclo di vita, calcolata tramite un'analisi LCA (Life Cycle Assessment) limitata alle emissioni che hanno effetto sul fenomeno del surriscaldamento globale. Il caso preso in analisi è quello del progetto ¿Per il clima¿ di Legambiente applicato ai prodotti Pomì. L'Etichetta ¿Per il clima¿ ha l'obiettivo di assegnare un riconoscimento pubblico ai prodotti/servizi che dichiarano l'impatto ambientale su una o più fasi del loro ciclo di vita ed in modo particolare il loro contributo all'effetto serra, in modo che i consumatori possano scegliere i loro acquisti non più solo in base alla convenienza e alla qualità, ma anche in base alla loro sostenibilità ambientale. Le informazioni espresse attraverso l'Etichetta ¿Per il clima¿ aiutano inoltre le aziende a valutare il contributo al riscaldamento globale sia per quanto riguarda le proprie emissioni sia per quanto riguarda quei processi della filiera produttiva che non controllano direttamente. Pomì, azienda italiana leader nel settore alimentare, ha deciso di apporre l'Etichetta ¿Per il clima¿ a 9 dei suoi prodotti a partire dal 2011.
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